Diario del capitano
Ora vi dirò di come si possa rimanere incastrati in autostrada per otto ore. Ora vi dirò dell'insoddisfazione nel pagare al casello di un'autostrada buona, al limite, per una cronoscalata. Ora vi dirò che farsi millecinquecento km in un giorno è stressante (per fortuna che c'era un Game Boy Advance). Ora testimonierò che dopo quasi ventiquattrore di trasferta si può dormire un sonno senza sogni, come sotto anestesia.
Ora mi sono sfogato, mi sento un uomo migliore. E posso parlare di Kuru Kuru Kururin, il gioco che mi ha salvato dalla follia, quando un camionista premuroso sotto il sole cocente delle 3 di pomeriggio mi ha detto "l'autostrada è bloccata per un'incidente, me l'hanno detto per radio, prima di due ore non se ne parla". Se anche non voleste leggere la recensione di questo gioco per GBA, sappiate che, dopo i primi frustranti minuti di giocatore pc convertito alla console per forza, mi sono divertito. Ho scoperto le motivazioni alla base del successo di queste microscopiche macchinette dalle limitatissime risorse hardware. Chiedono poco, danno tanto. Lo stesso principio che ci fa amare il nostro cane.
Viva il GBA.