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Cosa vorremmo in… Dino Crisis

La paura di essere afferrati alle spalle da artigli taglienti e divorati da denti affilati: torneremo un giorno a provare queste emozioni grazie a un altro Dino Crisis?

RUBRICA di Massimo Reina   —   12/10/2018

Cosa vorremmo in... è una rubrica a cadenza mensile dedicata ai giochi più attesi dal pubblico. Ma rispetto alle tradizionali anteprime, essa tratta l'argomento in maniera più diffusa, immaginando come potrebbe essere un titolo, o come si vorrebbe che fosse, piuttosto di come sarà.

Dopo l'interessantissimo remake di Resident Evil 2, Capcom sembra intenzionata a rispolverare alcuni dei suoi vecchi marchi caduti un pò nel dimenticatoio per riproporli finalmente sulle console di nuova generazione attraverso nuovi episodi o dei veri e propri rifacimenti degli originali. Tra i maggiori indiziati ci sono le serie Onimusha e Dino Crisis. Di quest'ultima, tra l'altro, Shinji Mikami va spesso dicendo di avere numerose idee nel cassetto per rivitalizzarla. Ma al momento tutto sembra demandato al pubblico e al modo in cui questi accoglierà il sopra citato rifacimento di Resident Evil 2: se il gioco, come asupicato, avrà successo, è probabile che Capcom decida di produrre un reamke di Resident Evil 3 Nemesis e magari proprio un titolo legato a Dino Crisis. In fondo, fra alti e bassi, la saga ha saputo imporsi e affascinare milioni di utenti in tutto il mondo, ed è palese il fatto che il brand abbia grandi potenzialità che, se sfruttate a dovere, potrebbero a nostro parere far "riesplodere" la dinosauro-mania targata Capcom.

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Artigli nelle tenebre

Era il 1999 quando il prolifico Shinji Mikami, il papà di Resident Evil, fece capire al pubblico che gi zombi e le creature mutate non bastavano più per esprimere le sue fantasie e che avrebbe potuto dare sfogo ulteriore alla sua creatività, inserendo in quelle meccaniche collaudate tematiche legate a un'altra delle sue passioni: quella per i dinosauri. Fu così che su PlayStation vide la luce il progetto Dino Crisis, una sorta di trasposizione ideale per certi versi delle avventure di Resident Evil in un universo alternativo, che attingeva a piene mani da Jurassic Park di Michael Crichton e il film Aliens - Scontro Finale, e dove il solito esperimento segreto aveva dato vita non più a dei morti viventi o a delle creature di fantasia, ma a dei "mostri" realmente esisti in epoche remote: i dinosauri.

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Niente zombi, dunque, ma al loro posto delle creature più intelligenti, grosse e veloci capaci di inseguire la protagonista, Regina, passando da una locazione all'altra, cosa che aumentava il realismo e il thrilling del gioco. A parte la trama, dunque, la struttura portante del gioco rimaneva pressoché invariata rispetto alle avventure della S.T.A.R.S., a eccezione di un paio di modifiche al ritmo, che come vedremo tra poco era del tutto particolare, agli sfondi, non più pre-renderizzati ma poligonali, e alla telecamera, che seguiva il gioco inquadrando il personaggio a volte da postazioni fisse, altre in movimento grazie ad una specie di carrellata di stampo cinematografico che regalava all'azione una certa dinamicità per l'epoca. Il gioco, infatti, basava molto del suo gameplay sulla fuga per evitare gli assalti dei nemici, e sui momenti di panico e tensione conseguenti a essi, determinati dalla corsa a perdifiato fra le varie locazioni nel tentativo di seminare gli inseguitori. Proprio per queste sue caratteristiche per lui venne coniato il termine "Panic Horror".

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Il nuovo Dino Crisis

Il nuovo Dino Crisis potrebbe essere secondo noi un remake sulla falsariga di quello di Resident Evil 2, quindi mantenere trama, parte della struttura e ambientazioni dell'originale, ma proporre un comparto tecnologico e alcuni elementi della giocabilità differenti, adattati ai tempi nostri e all'hardware attuale, oppure un vero e proprio reboot. A noi piacerebbe di più la prima ipotesi, pertanto vorremmo che il gioco raccontasse nuovamente degli esperimenti del Dottor Kirk, eminente studioso creduto in realtà morto, a capo di un team di ricerca impegnato nello studio sull'utilizzo di una fantomatica "terza energia", nella base segreta di Ibis Island nella Repubblica di Borginia. Lì, a un certo punto, verrebbe inviata come nell'originale una squadra composta da quattro elementi, compresa la protagonista, Regina.

Dino Crisis

Le motivazioni potrebbero essere le stesse del Dino Crisis del 1999 oppure cambiate. L'importante sarebbe comunque ritrovarsi catapultati in un'avventura frenetica e ben strutturata sin da subito, entrando in contatto con i dinosauri in un contesto survival denso di tensione. Emozione amplificata dall'atmosfera, certo, ma anche dalla disponibilità di poche armi, modificabili ma entro certi limiti nel corso dell'avventura, e dalla poca disponibilità di proiettili quindi dalla necessità di fare economia e soppesare strategicamente ogni singolo colpo. In tal senso non sarebbe male implementare l'opzione per il cambio di visuale dalla terza alla prima persona, e una certa componente stealth per consentire agli utenti di potersi nascondere e agire nell'ombra per evitare di dover combattere sprecando proiettili o di venire divorati da creature numericamente superiori o fisicamente troppo grosse per poter essere affrontate.

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In quest'ultimo caso immaginiamo qualcosa di non molto dissimile a quanto abbiamo visto per esempio nel gioco Alien: Isolation, mentre in altre circostanze situazioni alla The Last of Us, The Evil Within o Metal Gear Solid, con Regina che oltre a dover fare attenzione magari a non farsi vedere o a non far rumore, dovrebbe anche cercare di camuffare gli odori del proprio corpo per non farsi fiutare, e sfruttare gli ambienti circostanti per distrarre i mostri, attirarli lontano da lei per eliminarli in apposite trappole o per scappare, e così via. A completare il quadro vorremmo ritrovare degli enigmi variegati e difficili da risolvere sulla falsariga di quelli presenti nell'originale Dino Crisis, e la possibilità alcune volte di scegliere quale percorso seguire. Il tutto corroborato da un comparto tecnologico e a un'atmosfera simile a quella del prossimo rifacimento di Resident Evil 2. Insomma, niente stravolgimenti, ma tanta sostanza: e voi, come vorreste un eventuale nuovo Dino Crisis? Fatecelo sapere nei commenti.

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