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Donkey Konga

Donkey Kong su GameCube? Sì, finalmente, ma in un modo che nessuno si aspettava. Non un platform, non un party-game, Nintendo si supera e realizza un frenetico gioco musicale dedicato allo scimmione più simpatico del mondo. Drum yourselves!

ANTEPRIMA di La Redazione   —   25/10/2003
Donkey Konga
Donkey Konga

Kick... Punch...

La meccanica di Donkey Konga è estremamente user-friendly, ed è questa intuitiva semplicità il punto di forza dell'intero gioco. Donkey Konga viene venduto con un controller a forma di una coppia di barili da usare a mo' di tamburi, i Konga, che si collega al GameCube tramite il solito cavetto. Il controller è in plastica rigida, colorato e dettagliato, ricoperto sulla superficie da colpire con uno strato di gomma, e sprizza originalità da ogni lato lo si guardi. Una volta avviato il gioco, le nozioni di baseo sono talmente semplici che sembra superfluo perfino leggere il manuale: durante le partite vedremo sullo schermo Donkey Kong che tamburella sui suoi Konga, mentre su una barra orizzontale scorreranno dei simboli. Ed è questa la chiave del gioco. Quando questi simboli scivoleranno sotto Donkey Kong, il giocatore dovrà performare l'azione corrispondente: al passaggio del cerchio rosso bisogna colpire il tamburo sinitro, se invece passa il cerchio giallo andrà colpito il tamburo destro, quando si sussegue una lunga lista di cerchi significa che bisogna tamburellare su entrambi i tamburi ritmicamente finchè non sarà terminata, infine quando sullo schermo appare una sorta di cerchio lampeggiante bisognerà applaudire. In quest'ultimo caso, infatti, il microfono inserito nel Konga provvederà a registrare il suono e a inviarlo al GameCube. Ogni azione eseguita correttamente regalerà al giocatore dei punti preziosi, che andranno impiegati, oltre che per sbeffeggiare l'amico imbranato di turno, anche per acquistare i numerosi bonus che il gioco offre, tra musiche aggiuntive e livelli di difficoltà sempre più folli. La meccanica di Donkey Konga è insomma di una semplicità disarmante, ma in grado di offrire, grazie alla combinazione delle quattro azioni principali sopra elencate, svariate situazioni di gioco e divertimento assicurato.

Donkey Konga
Donkey Konga

... It's All in the Mind!

Tecnicamente Donkey Konga offre, beh, quello che un gioco simile dovrebbe offrire, ovvero il minimo indispensabile per soddisfare visivamente il giocatore senza concentrarsi sull'aspetto tecnico: Donkey Kong e i suoi amici sono realizzati tramite curati modelli poligonali mentre i background mescolano sapientemente poligoni e cel-shading; durante la partita si muovono freneticamente sullo schermo icone e varie segnalazioni delle proprie performance, in una modesta orgia cromatica che lascerà soddisfatti tutti coloro che prestano orecchio al gioco, e non l'occhio, com'è lecito che sia in casi simili. E da questo punto di vista, Donkey Kong sfonda con la sua colonna sonora che conta oltre a brani musicali più o meno famosi anche remix di alcuni motivetti di Nintendiana memoria. Di certo, Nintendo non mancherà di commercializzare delle "espansioni" per il gioco, che aggiungeranno al già ampio parco musicale nuove tracce e, di conseguenza, nuove sfide. Insomma, la Konga-mania è alle porte: il lancio giapponese è previsto per il prossimo mese di dicembre, e al prezzo di un gioco normale Nintendo offrirà Donkey Konga e il suo originale controller. E' giusto dire che pochissimi titoli appartenenti a questo genere sono stati convertiti per il mercato occidentale, ma di certo Nintendo non si farà scappare questa ghiotta occasione per invertire il trend.

Donkey Konga
Donkey Konga
Donkey Konga

Il genere dei giochi musicali è sempre stato un monopolio quasi esclusivo di Konami e dei suoi "bemani", con qualche eccellente escursione di Namco e Sega nel campo. Se una volta era Dance Dance Revolution a farla da padrone, con i suoi tappetini a sensore e le indicazioni da seguire sullo schermo riproducendole fisicamente, adesso la tecnologia si è decisamente evoluta, offrendo ai giocatori controller a forma di chitarra, maracas, tamburi e altro ancora, complicando ancora di più un genere che proprio della complessità si fa forte, con tutto il divertimento che ne può scaturire. Dopo Samba De Amigo per Dreamcast il gener sembrava essersi un po' arenato, eccezion fatta per Taikon no Tatsujin di Namco, comunque disponibile, come al solito, anche per console Sony oltre che in sala giochi. Il fatto, quindi, che Nintendo, praticamente estranea a questo campo, abbia voluto approfittare del primo Donkey Kong per GameCube per realizzare una vera e propria scommessa ha lasciato inizialmente perplessi molti dei suoi fan. Tuttavia, dopo i comunicati, i filmati, le foto e le indiscrezioni, Donkey Konga sembra confermarsi come uno dei titoli più scoppiettanti e potenzialmente spassosi della prossima stagione. Rullino i tamburi, dunque... letteralmente.