L'ora della riscossa?
Il calcolo delle biomeccaniche del corpo umano permette infatti di far compiere movimenti non scriptati, ma determinati dinamicamente da una serie di variabili, come la velocità, l’accelerazione, la vicinanza e posizione della sfera e così via.
Sfera che non è più “legata con un elastico” al piede del giocatore, ma si muove autonomamente e può essere persa compiendo i movimenti sbagliati o tentando un dribbling particolarmente audace con un giocatore non particolarmente abile in questo campo. Per la stessa ragione però è possibile apprezzare vere e proprie chicche come il portiere in pieno tuffo che allunga un braccio in direzione del pallone, non perché la sua animazione prevedeva quel tipo di movimento, ma proprio perché la palla ha assunto quella particolare traiettoria e lui fa quello che può per intercettarla (le collisioni sono tutte reali!).
Un grado di raffinatezza tecnologica che mette a frutto a dovere i muscoli del 360 e che riesce finalmente a garantire quel grado di imprevedibilità e varietà di gioco che fino a oggi è mancato in Fifa. Non a caso la medesima tecnologia è stata condivisa presso altri progetti EA, come l’ultimo NBA Live.
Altrettanto impressionante è il livello estetico raggiunto dal gioco, dove il grado di somiglianza con le controparti reali dei giocatori compie un nuovo, notevole, passo in avanti. In un certo senso già ci aspettavamo il miglioramento di dettagli come la statura e la fisionomia dei volti, ma siamo rimasti onestamente sorpresi dal vedere il modo in cui si agitano le divise o si muovono i capelli a seconda di velocità e direzione. Un realismo degno di nota che non è esclusivamente mero sfoggio di tecnica, ma è anzi subordinato allo stile che si è voluto imprimere al gioco e che rientra nel discorso del “look & feel” di cui parlavamo poco fa. Le animazioni ad esempio, per quanto assolutamente verosimili, sono state accentuate sensibilmente.
Un colpo di testa in elevazione quindi apparirà come se il giocatore avesse saltato più in alto, torcendo tutto il busto e puntando la porta con la testa, con un dinamismo quasi cinematografico, che inoltre aiuta a distinguere più facilmente quello che accade in campo.
Altre innovazioni riguardano l’intelligenza artificiale: non più una sorta di “mente colettiva”, ma 22 “bot” autonomi, ciascuno con le proprie priorità in base al ruolo e alla formazione e con la capacità di reagire autonomamente agli stimoli. Il che interessa ovviamente anche la nostra stessa squadra, perché per passare la palla a un compagno non basta più premere il tasto apposito e lasciare che la sfera raggiunga automaticamente quello nella posizione desiderata. Dovremo essere noi a individuare e mirare ogni cross e ogni filtrante, avvalendoci dell’editor di formazioni (pienamente utilizzabile durante le stesse partite per spostare le singole posizioni e aree di copertura) per migliorare la resa della squadra a seconda del nostro stile di gioco.
Ma che dire in merito ai contenuti di Fifa 07 in termini di squadre, campionati e modalità di gioco?
L’attuale edizione include 6 campionati (ovviamente non manca quello italiano) e 46 nazionali.
Non arriviamo lontanamente alla completezza quantitativa dei precedenti episodi, ma trattandosi del punto di partenza per una nuova serie, Fifa 07 pare abbia preferito puntare sulla qualità, anche considerando il grande lavoro di raccolta di informazione sul già ampio numero di giocatori inclusi, ognuno caratterizzato da circa 50 attributi sui quali è possibile intervenire i quella che è una interessante sfumatura manageriale.
Similmente, per quest’anno non ci saranno condizioni atmosferiche variabili (reimpostare e testare il motore fisico per le diverse condizioni avrebbe richiesto troppo tempo), ma in compenso Fifa ha altro da offrire e non solo in termini di sviluppo dei giocatori o del proprio alter-ego virtuale (che è possibile inserire nelle proprie squadre del cuore e far crescere in una sorta di modalità “gioco di ruolo”).
Con una integrazione pressoché totale col servizio Live e i nuovi canali espressamente dedicati, Fifa 07 potrà essere automaticamente aggiornato durante l’anno in base alle novità del calcio-mercato e agli infortuni reali dei giocatori.
Inoltre il gioco sarà il tramite di un nuovo servizio di podcast informativi sul mondo del calcio in ben 20 campionati, con notizie in italiano. Insomma se siete ammalati di calcio è probabile che questo Fifa sia la sandbox ideale che non vi farà più uscire di casa…
L'ora della riscossa?
Fifa 07 per Xbox 360 è il primo capitolo dell’ormai decennale serie di Electronic Arts a rientrare di buon diritto nella categoria “nuova generazione”.
Un progetto di innovazione tecnologica e di gameplay iniziato ben due ani fa con un completo rifacimento del motore del gioco, al fine di creare un gioco di calcio diverso tanto dalla tradizione di Fifa che dall’abituale concorrenza.
I principali obiettivi dichiarati erano il raggiungimento di un look & feel completamente nuovo e quello del massimo realismo simulativo, pur mantenendo il gioco godibile. Proprio il trovare un equilibrio fra realismo e divertimento, fra massima accuratezza del modello fisico (peso e inerzia della palla e del corpo dei giocatori) e una velocità di risposta accettabile, è stata la parte più delicata del lungo processo di design del nuovo motore fisico e di quello delle animazioni, indissolubilmente legati dall’uso di alcune tecniche ancora inedite nel mondo dei titoli sportivi, come l’Inverse Kinematics, tecnica che permette di calcolare in tempo reale il grado di flessione delle articolazioni in base a un set di parametri e di variabili, senza ricorrere esclusivamente ad animazioni preconfezionate, ma reagendo dinamicamente al contesto per assumere la posa voluta. In questo modo i principali movimenti dei giocatori (corsa, salto, e così via) non sono più concatenate da una serie di brevi animazioni discrete e sempre uguali, si susseguono in modo fluido e naturale.