Sembrava ieri l'inizio dell'anno e invece siamo già in aprile: mese a dire il vero alquanto povero di novità questo aprile 2019, che potrebbe dunque tornare utile per dare una sfoltita al backlog sempre più opprimente e magari dedicarci a qualche altro titolo gratuito in arrivo. Anche in questo caso, l'andamento è molto simile a quello visto già negli altri mesi di quest'ultimo periodo per il servizio Xbox Game With Gold, con praticamente lo stesso schema ripetuto dal mese scorso: un gioco tripla A per Xbox One, un titolo di produzione intermedia sempre per Xbox One e poi un titolo di grosso calibro per Xbox 360 accompagnato da un classico appartenente al catalogo della prima Xbox. Stranamente, quest'ultimo è ancora una volta un titolodella serie Star Wars, cosa che fa pensare, a questo punto, a una sorta di accordo speciale con i prodotti LucasFilm nella retrocompatibilità estesa di Microsoft, visto che sarà già il terzo titolo consecutivo sulla saga di Lucas a raggiungere i Games With Gold in questi mesi. Ad ogni modo, sembra che questo mese non sia piaciuto alla maggior parte degli utenti, come risultato dal sondaggio dedicato: sebbene si sia affermato con un solo punto percentuale di distacco, l'opzione "per nulla soddisfatto" ha vinto sulle altre, in questo caso.
Dal punto di vista prettamente monetario, almeno in base alla valutazione standard dei singoli giochi sull'Xbox Store (a dire il vero non molto indicativa del valore stesso di questi, ma tant'è), si tratta peraltro di un'offerta piuttosto consistente, perché sebbene siano tutti giochi disponibili normalmente a prezzo budget, è vero anche che la somma totale fa un valore veramente interessante per un regalo mensile. Questo almeno per chi ha piacere di conoscere il valore "liquido" dei titoli offerti agli abbonati, mentre per il resto bisogna continuare a rilevare l'assenza del tipico tripla A a prezzo pieno anche a questo giro, ma ormai su quello c'è da perderci le speranze: è chiaro che chi cerca un catalogo pieno di titoli recenti e di alto profilo deve rivolgersi a Xbox Game Pass su console Microsoft, la pianificazione dell'offerta sembra ormai solidamente strutturata in termini diversi.
The Technomancer - Xbox One, dall'1 al 30 aprile
Proseguendo con l'evidente passione per Marte, il team Spiders posiziona The Technomancer idealmente come evoluzione della sua produzione precedente, ovvero Mars: War Logs. Il gioco mette in scena le avventure di un giovane Technomancer chiamato Zacharian, al soldo della gigantesca corporazione Abundance: una sorta di combattente in grado di utilizzare armi e abilità speciali come una specie di mago. Grande protagonista del gioco è la particolare ambientazione costruita dagli sviluppatori per realizzare questo action RPG che, per il resto, risulta piuttosto classico come impostazione: i riflettori sono puntati dunque soprattutto su Marte e su quella strana civiltà composta da umani, mutanti e alieni che popola la superficie del Pianeta Rosso. Come nella tradizione più classica del genere, si tratta di portare avanti una quest principale da cui si dipanano una grande quantità di missioni secondarie, che aiutano a sviluppare meglio la conoscenza del mondo di gioco e dei personaggi.
Il protagonista è uno ma sono diversi i compagni di viaggio che possono essere coinvolti nella storia, dunque sul fronte narrativo e della costruzione del mondo di gioco The Technomancer può essere molto interessante, soprattutto se si è affascinati dalla fantascienza classica "marziana". L'altro elemento su cui The Technomancer punta particolarmente è il sistema di evoluzione del personaggio, basato su ben quattro alberi di abilità in grado di garantire costruzioni complesse e modifiche anche profonde alle caratteristiche del protagonista, mentre il modello di combattimento riesce ad essere convincente grazie soprattutto ai diversi stili preimpostati che possono essere assunti e scambiati anche al volo, determinando dunque un certo eclettismo anche nel momento stesso dello scontro.
Outcast: Second Contact - Xbox One, dal 16 aprile al 15 maggio
Se volete avere un'idea su dove è iniziata tutta questa attuale smania di open world ed esplorazione libera, allora Outcast: Second Contact è indubbiamente un gioco da provare. Si tratta infatti del remake totale del vecchio Outcast, gioco del team belga Appeal e pubblicato da Infogrames nel 1999 e primo titolo a sviluppare i concetti di esplorazione libera in open world, almeno secondo le concezioni moderne. In verità ci sono stati parecchi esperimenti molto precedenti anche a quest'ultimo, dunque non è facile stabilire una paternità della categoria, ma certamente Outcast ha dato un contributo fondamentale alla costruzione del genere stabilitosi in questi anni e Second Contact ne è il giusto tributo. Il remake ricostruisce completamente l'esperienza originale aggiornandola ai tempi moderni in termini di infrastruttura tecnologica, presentandosi con una nuova grafica in grado di rendere giustizia alle bellezze del pianeta Adelpha.
Il protagonista Cutter Slade, un soldato élite veterano, si ritrova a dover affrontare centinaia di missioni, esplorando liberamente il suolo alieno e scoprendo i segreti che caratterizzano il pianeta, tra le lotte moderne per il suo controllo e quel che rimane di antiche civiltà particolarmente avanzate, le cui testimonianze restano nascoste tra le varie ambientazioni. Ci sono sei diversi continenti da esplorare a piedi o a dorso di Twôn-Ha, c'è tanto da scoprire sulla misteriosa cultura aliena, mentre ci si avvicina al cuore della società Talan, trattando con i mercanti di Riss, negoziando con le forze ribelli o seguendo il percorso mistico del grande Shamaz. Insomma, pur non presentando una sceneggiatura particolarmente complessa e studiata, anzi forse proprio per non essere tanto appesantito da sovrastrutture narrative e necessità registiche a cui sottostare, Outcast: Second Contact rappresenta un'avventura da vivere con notevole libertà e seguendo il proprio approccio e le proprie inclinazioni anche nell'esplorazione del mondo di gioco.
Star Wars Battlefront II - Xbox One e Xbox 360, dall'1 al 15 aprile
Da non confondersi con l'omonimo titolo di DICE, quello proposto nei Games with Gold di aprile 2019 è lo Star Wars Battlefront II originale, uscito nel 2005 e considerato per anni un punto di riferimento per quanto riguarda la traduzioni videoludiche della saga di George Lucas. Star Wars Battlefront II riprende le idee introdotte con il primo capitolo e le espande in maniera notevole, introducendo diverse nuove modalità di gioco e molte situazioni in più date anche da un'estensione dei veicoli utilizzabili e dei personaggi da schierare in battaglia. Soprattutto, il secondo capitolo introduce una campagna single player dotata anche di una forte caratterizzazione narrativa, che racconta la storia di un veterano della 501esima Legione all'interno delle Guerre dei Cloni fino ad arrivare all'Assalto su Hoth messo in scena ne L'Impero Colpisce Ancora. Insomma, nella Campagna è possibile avere un ampio spaccato delle varie guerre combattute a partire dalla Repubblica Galattica per arrivare fino al pieno dell'Impero, fornendo un punto di vista piuttosto particolare su eventi noti nella storia classica.
Oltre a questa modalità di gioco più classica, torna anche in questo capitolo il particolare Galactic Conquest, ovvero una sorta di strategico che ci pone al controllo di una flotta nel tentativo di stringere il controllo sulla maggiore quantità di pianeti nella mappa. Tutto questo ovviamente oltre al multiplayer, che resta la base fondamentale dell'esperienza di Battlefront, in questo caso con 24 mappe e quattro modalità di gioco diverse tra Hunt mode, Capture the Flag, Hero Assault e Space Assault. Battlefront II appare oggi ovviamente un po' datato, arrivando direttamente dall'epoca della prima Xbox, eppure guardando la cura con cui è stato costruito e l'attenzione con cui si incastra nel lore classico di Star Wars non stupisce più di tanto il fatto che sia rimasto un punto di riferimento ancora oggi, mantenuto in vita anche da una community di modder appassionata.
Tom Clancy's Ghost Recon: Advanced Warfighter 2 - Xbox One e Xbox 360, dal 16 al 30 aprile
Il primo Tom Clancy's Ghost Recon: Advanced Warfighter è ancora ricordato come uno dei titoli di maggior impatto nella prima mandata di giochi per Xbox 360, in grado di mostrare forse più di altri giochi quali fossero le potenzialità aggiuntive dell'hardware Microsoft all'epoca del lancio. Tom Clancy's Ghost Recon: Advanced Warfighter 2 è arrivato circa un anno dopo e ha apportato evoluzioni in ogni comparto dell'originale, di fatto presentandosi come lo sparatutto tattico definitivo all'epoca. Si tratta di una tipologia di gioco un po' macchinosa rispetto a un FPS vero e proprio perché richiede il controllo di numerosi aspetti del campo di battaglia: dalla gestione della squadra all'utilizzo di sofisticate strumentazioni di spionaggio e contromisure elettroniche per ottenere la superiorità sul campo, ma una volta imparati a padroneggiare i suoi vari sistemi tattici diventa tutto abbastanza naturale da controllare.
Queste note futuristiche applicate a un'ambientazione non molto distante dalla realtà odierna, peraltro, introducono uno stile particolare che è tipico della serie e la rende decisamente interessante. Nel secondo capitolo torniamo nuovamente nei panni di Scott Mitchell, ancora una volta inviato dietro le linee nemiche in una pericolosa missione in un Centro America decisamente caldo, nel tentativo di fermare una possibile escalation che potrebbe portare alla Terza Guerra Mondiale. Nel giro di soli tre giorni, Mitchell e la sua squadra devono tentare di fermare una rivolta armata e ristabilire la pace nella zona in questione, tra colpi di scena ed eventi di fantapolitica tipici della premiata ditta Clancy. In ogni caso, al di là del solito minestrone guerrafondaio che potrebbe non essere apprezzato da tutti, c'è comunque del buon spessore in questo sparatutto tattico in termini assoluti, sia per quanto riguarda il singolo che il multiplayer.