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Il Wiimote si fa matita

Primo incontro e prova per il seguito di un'ottima idea e un buon gioco già precedentemente lanciato su Nintendo DS.

PROVATO di Umberto Moioli   —   28/05/2009

Per quanto lontano dalla perfezione, Drawn to Life rappresenta una delle migliori visioni presenti su Nintendo DS: le potenzialità della console venivano espresse chiedendo al giocatore di disegnare,

Il Wiimote si fa matita

oltre al protagonista, armi, potenziamenti e nemici presenti nel corso dei classici livelli da platform 2D, mentre la sfida era introdotta dalle meccaniche relative al completamento o alla modifica degli schemi, in aggiunta all'eliminazione degli avversari. Un esperimento interessante datato 2007, con uno spin-off dedicato a Spongebob e finalmente un seguito, questa volta per Nintendo Wii, sempre sviluppato da 5th Cell e prodotto da THQ, che è stato possibile vedere e provare nel corso di un evento tenutosi a Londra.

Curiosità

Lo sviluppatore 5th Cell si appresta a terminare, sotto etichetta Warner Interactive, il suo terzo gioco per DS. Si tratta di Scribblenauts, platform interamente basato sull'evocazione degli oggetti tramite la scrittura del loro nome; un altro prodotto originale, interamente basato su un modello emergente di gameplay da parte della sempre più interessante softco americana. Nei negozi il prossimo autunno.

Drawn to Banality, not any more?

Per un'idea geniale, per creatività e immediatezza, il progenitore di Drawn to Life 2 peccava nella varietà e nella complessità delle situazioni proposte: l'azione alternata, tra l'editor e i livelli, funzionava ma una volta al comando del protagonista le situazioni proposte apparivano troppo semplici e già viste, con un ritmo lento non coadiuvato da una telecamera forse esageratamente stretta. Questo seguito lavorerà innanzi tutto sull'editor, ancora più completo e ricco di possibilità, dai colori agli strumenti per il tratto, dalle animazioni fino ai template già presenti e utilizzabili come base da cui partire o nel caso non ce la si sentisse di sbizarrirsi; in tal senso l'ovvia curiosità riguarda il wiimote, più impegnativo nel disegno rispetto al pennino e forse ancora eccessivamente sensibile, tanto da rendere un po' macchinoso esprimersi a mano libera. Decisamente più interessante, corposo e necessario, il lavoro sull'azione vera e propria resterà imperniato sulla classica alternanza di nemici e sezioni di salto, intramezzandola da un'ulteriore meccanica legata al disegno; lungo i percorsi disegnati per gli schemi saranno infatti presenti tre differenti tipologie di riquadri all'interno dei quali tratteggiare liberamente delle piattaforme,

Il Wiimote si fa matita

nel caso lo spazio si delimitato da una cornice blu, degli oggetti dotati di fisica - una sfera da far franare contro degli avversari, a esempio - in quelli rossi, e strutture elastiche in quelli verdi. Insomma verrà ripreso quanto visto nell'originale per poi declinarlo in nuovi modi, unendo il tutto a un level design più arioso e variegato, fatto di sali e scendi, oltre che spesso in grado di spingersi verso l'alto e non solo orizzontalmente.

Chi è causa del proprio mal...

Wiimote e nunchuck alla mano, Drawn to Life 2 si dimostra immediato - corsa, attacco, salto e doppio salto per il personaggio - e dotato di un buon ritmo, con un'alternanza di disegno e movimento che, dal poco provato, sembra valorizzare entrambi gli aspetti del gameplay.

Il Wiimote si fa matita

Tecnicamente resta l'uso esclusivo del 2D, unica direzione possibile per l'impostazione scelta e tutto sommato, complice il genere, ancora una buona soluzione, fumettosa e colorata oltre qualsiasi limite anche se i molti elementi da disegnare permettono di metterci lo zampino e far prendere sfumature diverse al complesso mostrato su schermo. Proprio a riguardo è curioso notare quanto Drawn to Life, la serie, rappresenti uno dei pochissimi esempi in cui è l'utente stesso a determinare, seppur in parte, la qualità grafica di quanto poi va a giocare, sperando vengano implementati alcuni tutorial che ne illustrino tutto il potenziale. Buone idee e la volontà di non lasciarle solo in potenza, aspettando di avere qualche livello in più da testare, con l'uscita prevista non prima di fine anno e quindi molto tempo per migliorare la già solida base di partenza.

CERTEZZE

  • Concept molto interessante, ancora una volta
  • La meta interazione, tramite tutorial per disegnare, funziona come dovrebbe
  • Più complesso dell'originale

DUBBI

  • Alla lunga si spera non diventi ripetitivo
  • Il disegno tramite wiimote non deve risultare eccessivamente scomodo