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Lorenzo Ardicini

Sacrifice è stato un successo commerciale oltrechè di critica? L'abbiamo chiesto a Lorenzo Ferrari Ardicini, Product Manager PC del distributore ufficiale esclusivista per l'Italia di Sacrifice.

INTERVISTA di La Redazione   —   03/05/2001

M.B.: Ti confesso che quando ho visto il clamore provocato dal gioco alla presentazione di questa estate, ho creduto che fosse un'altra bufala, ma mi sono ricreduto e l' ho fatto con molta gioia. Dopo avere giocato Sacrifice, mi sono chiesto quale tra i tanti elementi positivi fosse quello che effettivamente mi avesse colpito di più, e sono arrivato a concludere che l'originalità sia stata l'arma capace di fare breccia nel mio cuore: se dovessi porti lo stesso quesito, quale sarebbe la tua risposta?
L.F.A.: Quando vidi Sacrifice la prima volta (parliamo di novembre 99) il gioco sembrava già quasi completo. Certo, avere i programmatori che te lo presentano direttamente contribuisce già a farti vedere ogni gioco sotto una luce un po' diversa. Mi trovavo negli studi di David Perry ovviamente per Messiah, che sarebbe dovuto arrivare per quel Natale. David Perry mi mostrò, passando per un ufficio, il nuovo gioco a cui stavano lavorando. Quello che vidi mi fece dimenticare (almeno emotivamente) tutto quello per cui avevo lottato fino a quel momento... Messiah: subito il mio interesse fu catturato da quello che David mi mostrò insieme a Joby Otero (uno dei grafici di Sacrifice)... non volevo credere ai miei occhi: già allora, il gioco girava con la stessa grafica e la stessa velocità di oggi e comprendeva già il sonoro. Quello che catturò la mia attenzione allora è l'ambientazione, ovvero tutto quello che sta intorno alla giocabilità: gli scenari, i paesaggi, la musica epica, i personaggi. Tutto si integrava perfettamente per ricreare uno scenario mistico e sovrannaturale che si rifletteva anche sui protagonisti, bestie strane e dagli scopi incomprensibili... il tutto sottolineato da una musica cinematografica al massimo. Avrei dato qualunque cosa in quel momento per avere una beta solo per il gusto di avventurarmi in quei mondi stravaganti...

M.B.: Il futuro dei giochi è davvero nei titoli originali, come Sacrifice, quei titoli capaci di spezzare la monotonia del mercato, o credi che ancora per molti anni ci piegheremo ai successi degli episodi di Tomb Raider e Fifa nulla togliendo alla bellezza di questi due titoli, che cito solo per farti un esempio)?
L.F.A.: Per quanto riguarda i giochi PC in Italia, oggi il mercato è ancora diviso in due grandi pubblici: quelli che di videogiochi vivono e quelli che ogni tanto vengono sporadicamente attratti da qualche titolo. Indubbiamente, per entrambe le fasce la qualità del gioco è il presupposto fondamentale. Ma, se i primi accolgono con maggior favore i giochi innovativi ad elevata giocabilità che offrono spunti inesplorati, i secondi, meno abituati a giocare, hanno in casa un Pc per altri scopi e restano occasionalmente colpiti da altri aspetti: il genere (sportivi in testa), le licenze del mondo reale, l'immediatezza di gioco. Tutti noi, e probabilmente anche coloro che stanno leggendo queste righe, apparteniamo alla prima fascia che, purtroppo, è numericamente inferiore alla seconda e che pertanto, da sola non riesce più a decretare il successo di un titolo.

M.B.: Ho visto che avete proposto, all' uscita del titolo, la vendita del prodotto abbinata ad un Cd con le musiche del gioco: di chi è stata l' idea? Pensate di adottare una formula ( secondo noi decisamente vincente ) per altri titoli in futuro?
L.F.A.: Per precisare, il cd non conteneva soltanto la colonna sonora ma anche altri elementi interessanti: l'idea è comunque partita da Interplay, che aveva già fatto qualcosa di simile anche per Baldur's Gate II. Questi Cd offrono dei bonus molto interessanti, specialmente per giochi così complessi come quelli citati che indubbiamente si adattano meglio di altri a strumenti di questo genere. Attualmente una strategia simile è stata usata per Giants, anch'esso accompagnato da un bonus cd che contiene alcune mappe aggiuntive per il multiplayer e altre amenità. Il prossimo titolo per cui si prevede qualcosa di simile è Fallout Tactics, in uscita a marzo. L'unica cosa certa al momento è che conterrà alcune mappe aggiuntive per il multiplayer, ma non si sa altro.

M.B.: Forse sarò un eterno ottimista, ma non sono mai stato convinto che le console siano in grado di sostituire i Pc nel cuore nei videogiocatori, e tanto meno non ho creduto a quella strana sensazione di resa che molti hanno avuto nei mesi scorsi: Sacrifice è straordinario, ed è per me uno di quei giochi capaci di ridare ossigeno all' intero mercato. Tu cosa credi, pensi davvero che il mondo videoludico Pc sia destinato ad una lenta agonia? 
L.F.A.: Francamente, no. Fino ad oggi sulle console giravano dei giochi che, per le loro caratteristiche, si rivolgono maggiormente al pubblico che prima ho identificato come "casual gamers", generalmente un po' più giovane rispetto a quello che gioca abitualmente sul Pc. Per ora, mi sembra che questa tendenza si stia mantenendo anche con PlayStation 2 ed è logico supporre che anche in futuro sarà così. Questo significa che, da una parte, il mondo dei Pc non avrà una crescita esplosiva ed esponenziale come quello delle console, ma dall'altra, manterrà sempre un costante pubblico di giocatori affezionati che, pur non disdegnando le console per determinate killer application (Metal Gear Solid 2, ad esempio) resteranno sempre e comunque giocatori Pc. Ritengo che parte di questo pubblico potrà essere colpita da X-Box, se non altro perché lo sviluppo dei giochi per questa piattaforma è sicuramente più vicina alla programmazione Pc rispetto alla PS2. Quindi è logico supporre che molti dei giochi sviluppati per Pc possano essere convertiti per X-Box senza grosse spese aggiuntive. Ma sul lungo termine, sono anche convinto che il Pc continuerà ad evolversi in termini di tecnologia e aprirà nuove possibilità di sviluppo che spingeranno la solita nicchia a mantenersi su Pc. Il tutto per quelle stesse ragioni per cui, ora come ora, queste stesse persone disdegnano l'attuale produzione ludica console in favore di giochi come Sacrifice, Giants, Baldur's Gate II o Alice.

M.B.: Credi che lo splendore di Sacrifice sarà riconosciuto e che i numeri di vendita saranno capaci di rispecchiare il valore del gioco?
L.F.A.: Per quanto mi riguarda, come product manager italiano, lo splendore di Sacrifice è già stato riconosciuto e le vendite per ora sono state esattamente come Halifax si aspettava. Mi piacerebbe che il gioco riscontrasse lo stesso successo ottenuto da Baldur's Gate II in quanto decisamente se lo meriterebbe, ma in Italia non succederà. Quindi, le vendite rispecchiano il valore del gioco, ma parzialmente.

M.B.: Posso farti una domanda senza ritegno? Ho apprezzato moltissimo che Sacrifice sia stato pubblicato con la scatola "classica" a dispetto di quella "dvd", proprio perchè non amo per nulla questo nuovo formato (ma è un pensiero personale): c'è la speranza (Mia, solo Mia) che Voi non adotterete questo nuovo modo di proporre al pubblico il prodotto?
L.F.A.: Purtroppo non c'è. Se dovessi decidere io quale tipo di packaging utilizzare, sceglierei la Sierra box tradizionale perché permette una personalizzazione del gioco attraverso forme e allegati particolari che il DVD box non permetterà più. E' ovvio che, dal punto di vista del giocatore adottare il DVD box significa eliminare ogni possibilità di differenziazione dei prodotti; ma dal punto di vista dei produttori significa anche eliminare alcuni costi (contenuti, per la verità) ma soprattutto, alcune difficoltà logistiche. I publisher, piano piano, stanno tutti adottando questo tipo di scatola, e in futuro sempre più verrà adottata fino ad ottenere una completa standardizzazione che non interessa esclusivamente il settore videogiochi.

M.B.: Ok, ora, prima di salutarti, vorrei chiederti su quale titolo futuro prossimo punteresti di più le tue speranze, e visto che con Sacrifice ci hai azzeccato, forse seguiremo con più attenzione le tue premonizioni. ;)
L.F.A.: Il gioco che mi ha stupito più di tutti tra quelli che ho visto ultimamente è Severance: Blade of Darkness, che è previsto in uscita a fine febbraio/inizio marzo da Codemasters. Devo dire che, inizialmente, le mie aspettative su questo titolo erano un po' scarse perché, dalle informazioni che avevo, mi sembrava un gioco che aveva sapore di già visto, e che assomigliava terribilmente a un vecchio gioco della 3DO che non era eccezionale. Quando, prima di Natale, è stata messa online la versione demo, dopo averla provata mi sono ricreduto. Sono stato letteralmente investito da un mondo intero! Il gioco è immersivo in tutti i suoi aspetti: il modo in cui sono resi graficamente gli scenari, i continui giochi di luci ed ombre generati dalle sagome dei personaggi in movimento, dalle fiamme tremolanti delle fiaccole appese ai muri, dall'incerta luce lunare rendono finalmente giustizia tridimensionale all'ambientazione fantasy. La musica poi è di altissimo livello, e ti lascia costantemente in sospensione, come se dovesse sempre succedere qualcosa. Ma non colpisce solo l'atmosfera: anche l'accuratezza dei particolari è molto alta. Il livello di interazione con gli elementi degli scenari è elevatissimo: puoi raccogliere sgabelli, bere da calici abbandonati affrettatamente sulle tavole, usare qualunque cosa come arma contro i nemici. Anche le armi da taglio hanno una gestione particolarissima, introducendo una serie di mosse e combo spettacolari e distruttive, che ti fanno sentire molto Schwarzenegger alle prese con la spada di Conan!

M.B.: Ciao e grazie ancora, speriamo di averti ancora come ospite qui a M.it, soprattutto se ci sarà ancora la possibilità di parlare di titoli così belli.
L.F.A.: Ciao a te: è un piacere! Alla prossima, allora.

HALIFAX, SACRIFICE E L'ITALIA

Per concludere degnamente l'articolo del "Gioco dell'anno 2000" ci è sembrato giusto coinvolgere chi in Italia distribuisce il gioco, Halifax, e in particolare il Pc Group Manager, Lorenzo Ferrari Ardicini. Michele Borri l'ha incontrato per noi (virtualmente) e gli ha fatto qualche domanda.

M.B.: Ciao Lorenzo, grazie ancora della tua disponibilità.
Sai, qui a Multiplayer.it amiamo i bei giochi, e adoriamo i Capolavori. Per questo siamo stati molto contenti di poter assegnare a Sacrifice il titolo di gioco dell' anno 2000, proprio perchè riteniamo che sia davvero il titolo più bello ed originale dell' anno appena trascorso. Un paio di mesi fa, in occasione di alcune nostre domande su Baldur's Gate2, ci rivelasti che le tue aspettative su questo titolo erano alte: così alte?
L.F.A.: Quando ci eravamo parlati l'ECTS era già passato; quindi un premio (miglior gioco dell'ECTS) allora l'aveva già vinto! Potevo forse aspettarmi di meno nel nostro bel paese? Scherzi a parte: no, non me lo aspettavo... anche perché purtroppo, per quanto bello sia, Sacrifice rientra in quella classe di giochi belli e originali che per qualche ragione in Italia non riscontrano il successo che meriterebbero. La strategia, si sa, qui non è campione di incassi... abbinata poi a ambientazioni stravaganti tendenti al fantasy..