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Nintendo Switch Lite, provato

Abbiamo finalmente messo le mani sulla versione "solo portatile" di Switch. Ecco cosa abbiamo scoperto di Nintendo Switch Lite

PROVATO di Aligi Comandini   —   19/09/2019

Nintendo Switch è una console che si è sempre mossa parallelamente alle altre: la sua natura ibrida le ha chiaramente donato una marcia in più sul mercato, rendendola appetibile sia ai fan storici di Nintendo - fidelizzati da anni di prodotti first party di alto livello - sia per chi semplicemente stava cercando una nuova console portatile di qualità. Certo, la casa di Kyoto ha costantemente supportato la posizione di "console casereccia" della sua macchina, puntando anche su prodotti chiaramente pensati per il salotto e costruiti attorno alle funzionalità da motion controller dei Joy-con (non molti invero, ma il fatto che Ring Fit Adventures sia stato presentato di recente se non altro dimostra come non li abbiano abbandonati); persino la grande N però non può ignorare i dati di vendita e i sondaggi, dunque, considerando la percentuale altissima di giocatori che usufruiscono del suo hardware solo durante i viaggi, era praticamente inevitabile il lancio di un modello totalmente privato del "dock" per la televisione.

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Switch Lite è il nome di questa "nuova" incarnazione di Switch, e il suo annuncio ha fatto partire immediatamente un gran numero di domande legate alle funzionalità perdute e ai cambiamenti nella componentistica rispetto alla versione classica (di cui peraltro è in uscita un upgrade "silenzioso" che offre un sensibile miglioramento dell'autonomia). Noi siamo finalmente riusciti a testare per un'oretta la console negli uffici di Nintendo Italia e oggi cercheremo di rispondere al meglio ad alcuni di questi dubbi, nonostante non ci sia stata la chance di fare test approfonditi sulle prestazioni.

La Switch che non switcha

Partiamo subito chiarendo che Switch Lite non è una console fatta "al risparmio", e che il suo prezzo più basso non deriva certo dall'uso di materiali meno validi rispetto a quelli originali, anzi. Nintendo con questa versione della console vuole semplicemente mettere sul mercato un'offerta alternativa alla Switch base, che garantisce alcuni miglioramenti sensibili, andando però al contempo a perdere svariate funzionalità della sua sorellona. In primis, Switch Lite non ha Joy-con staccabili, e con essi perde parzialmente il motion control ("parzialmente", perché il giroscopio c'è ancora e con certi titoli sarà sempre utilizzabile), l'HD rumble, la camera a infrarossi, e la possibilità di giocare in multiplayer locale con chiunque sia nei paraggi. È, in generale, una console più piccola (è grande circa due terzi dell'originale), con uno schermo leggermente più minuto, meno pesante, e plausibilmente pensata per essere in generale più solida e resistente. In particolare apprezzabile, nella sua nuova conformazione, la presenza di una croce direzionale classica, considerando che molti non hanno amato la "pulsantiera" di Switch base.

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Insomma, così a occhio sembra ovvio che si tratti di una console più incentrata sul gioco in solitudine mentre si gironzola, piuttosto che sul concetto di multigiocatore ovunque, specialmente indicata per i più piccini, visto che l'assenza di parti staccabili o facilmente rompibili assicurano di affidarla a figli e famiglia varia con meno preoccupazioni per la sua incolumità. Noi, ad ogni modo, eravamo interessati alla possibilità di replicare alcune delle funzionalità base, e abbiamo quindi fatto qualche domanda/test, scoprendo che: non è possibile in alcun modo connettere Switch Lite a una televisione, nemmeno tramite adattatori (quindi se dovete fare streaming o acquisire video non è una console che fa per voi, almeno finché qualcuno non si inventa un hardware per bypassare questa mancanza); non può essere utilizzata con Nintendo Labo per via delle sue dimensioni minori e della già citata assenza di infrarossi; può tranquillamente leggere altri controller Nintendo per il multiplayer, ma non dispone del supporto in plastica apribile per essere appoggiata a terra o su un tavolino.

Prestazioni e qualità video

Messe in conto le informazioni appena citate, ci siamo quindi concentrati sulla prova diretta, per cercare di capire fino a che punto la nuova Lite superasse l'originale da un punto di vista prestazionale. Per quanto riguarda la componentistica interna, purtroppo, Nintendo ha risposto con un secco "no comment" alla nostra domanda su un eventuale miglioramento della potenza, e invero il Mariko - la variante di Tegra X1 presente nella nuova portatile - non dovrebbe essere più performante, solo funzionare con minor dispendio di energia. Avendo però la possibilità di testare vari giochi in loco, ci siamo concentrati su alcuni titoli non proprio eccelsi quando visualizzati sullo schermino, e ad attenderci abbiamo trovato un'esperienza molto migliorata. Certo, lo schermo più piccolo mantiene una risoluzione di 720p, quindi è ovvio che ogni singolo titolo sembri più definito su Lite, eppure Xenoblade Chronicles 2 (notoriamente sfocato e piagato dall'aliasing in modalità portable), fa qui una figura estremamente più dignitosa di quanto ci saremmo aspettati, e il miglioramento ci è parso significativo persino in giochi eccelsi graficamente quando non in dock come Mario Kart 8 Deluxe e Super Mario Odyssey.

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Abbiamo tentato anche di percepire qualche cambiamento prestazionale durante la prova, ma non ci sono stati i mezzi per confermare la cosa: il Mariko ci pare leggermente più efficiente del Tegra normale, ma solo una volta in possesso della console potremo effettivamente capire se ci saranno o meno miglioramenti effettivi nel frame rate di certi titoli. L'uso del nuovo processore e l'assenza di Joy-con, peraltro, favoriscono enormemente la batteria, che dovrebbe vantare all'incirca un terzo di durata in più rispetto alle Switch attualmente nei negozi. È un bell'aumento di resistenza, che magari non si percepirà tremendamente con titoli dispendiosi in termini energetici come The Legend of Zelda: Breath of the Wild, ma su roba più leggera potrebbe regalare 3 o 4 ore buone di divertimento extra.

Difficile al momento dire se Switch Lite abbia o meno prestazioni migliori rispetto alla sua sorella maggiore (anche se, nel caso fosse così, si parlerebbe comunque di cambiamenti marginali visti i dati noti sul processore), ma l'intento di Nintendo nel lanciarla sul mercato è già più che cristallino: mettere in campo un'offerta alternativa alla Switch classica, pensata per chi ama giocare esclusivamente in portabilità e non è particolarmente interessato al multiplayer locale. Dalla nostra prova Switch Lite è parsa un solido acquisto per chi cerca questo genere di esperienza.

CERTEZZE

  • Molto solida e dotata di una croce direzionale
  • Durata della batteria sensibilmente migliorata
  • Sul nuovo schermo molti giochi appaiono più definiti

DUBBI

  • Perde molte funzionalità della Switch base