Partiamo dalla console e dal tanto vituperato design. Una nota negativa ed una positiva: la prima, che effettivamente il design non è il massimo, anzi, è semplicemente brutto, la seconda che, se l’intuito non mi inganna, si tratta effettivamente di un mock up preliminare. Esaminando da vicino i DS allo stand Nintendo si nota chiaramente come le finiture siano approssimative, molti particolari (come la croce direzionale) abbozzati e, soprattutto, come siano praticamente assenti loghi Nintendo sulla console. Insomma, difficilmente il design verrà stravolto, ma con ogni probabilità il modello che arriverà nei negozi avrà un aspetto più accattivante rispetto a quello presentato. Le dimensioni della console sono piuttosto importanti: ben superiori a quelle del GBA SP e superiori anche a quelle del GBA ‘normale’, per quanto, a occhio, leggermente inferiori rispetto a quelle di PSP. Il DS, soprattutto da chiuso, è piuttosto spesso, mentre non sono in grado di valutarne l’effettivo peso, visto che la console era saldamente ancorata alle postazioni fisse e non era possibile sollevarla. L’impugnatura è comoda, così come comoda la disposizione dei tasti (identici, come numero e posizione, a quelli del glorioso SNES). Nel complesso la console dà l’impressione di essere estremamente solida, proprio come gli illustri predecessori. Una dote importantissima per una console da portare in tasca.
Ottima la qualità dei display LCD, ampi (più grandi dello schermo del GBA), luminosi e dall’ottima definizione, in grado di restituire immagini di alta qualità e in 3D e in 2D. Ma passiamo al piatto forte: il touch screen. Inizialmente ero piuttosto scettico in proposito (come sarà la risposta ai comandi? Non si rovinerà lo schermo alla lunga?) ma devo dire che questa prova su strada ha fortunatamente fugato molti dei miei dubbi. La risposta del display è immediata a ogni minima pressione, e di un dito e del classico stilo ‘da palmare’, ed è precisissima. Il display sembra inoltre solidissimo e a prova di graffi. Insomma, il touch screen (per la cronaca quello in basso, in mezzo ai comandi) funziona proprio bene. Promosso a pieni voti.
Per quel che riguarda la pura forza bruta è chiaro, ma lo è sempre stato, che il DS non sarà ai livelli di PSP: graficamente le demo presentate sono a livello dei giochi della passata generazione di console. Un Nintendo 64 dalla grafica più nitida (niente più blur totale dello schermo), texture più definite ed effetti e frame rate superiore. Sui piccoli schermi del DS un 3D di questo tipo fa la sua bella figura, ed è in ogni caso un enorme passo avanti rispetto al GBA. L’audio? Impossibile da valutare visto l’altissimo numero di decibel di puro casino in fiera.
E ora, largo al software! Voltate pagina…
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Vuoi vedere il Nintendo DS in azione? Provato direttamente dalle nostre manine con i filmati delle varie demo e dei giochi proprio mentre li stiamo testanto? Non ti resta che scaricare il nostro imperdibile filmato.
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Passiamo al piatto forte: i giochi. O meglio le demo presentate. C’è da dire che gli sviluppatori che si sono cimentati con il DS, e parlo di terze parti e non solo di Nintendo, hanno già saputo proporre idee interessanti e degne di essere approfondite utilizzando le peculiari caratteristiche del nuovo handheld. Insomma, l’impressione è che Nintendo abbia colto nel segno e che effettivamente il DS possa dare una svolta ed aiutare i game designer ad esprimersi con concept innovativi e nuovi tipi di gioco. Certo in alcuni casi (vedi Yu-Gi-Oh!), gli sviluppatori si sono limitati a fare diligentemente il compitino sfruttando le nuove possibilità in modo scontato e senza guizzi particolari: nel già citato Yu-Gi-Oh! schermo in alto con una rappresentazione grafica in 3D dell’azione, schermo in basso per selezionare le carte da giocare tramite il touch screen. Niente di eclatante. Altri invece hanno avuto idee decisamente più interessanti…
Metroid Prime: Hunters
Una delle demo per DS che, insieme a Super Mario 64X4, è più ‘gioco’ a quest’E3. Si gioca in quattro, in un deatmatch all’ultimo sangue con i DS collegati in rete locale: con il pad si guida Samus (premendo due volte in alto si salta), con il tasto L si lockano i nemici mentre con lo stilo sullo schermo touch screen si sposta lo sguardo, si mira e, picchiettando sullo schermo, si spara. Premendo su un’apposita icona è possibile trasformarsi in morph ball, mentre tenendo premuto lo stilo sullo schermo si carica il classico sparo. Graficamente il gioco è impressionante, per quanto lontano, ovviamente, dalla controparte GameCube, mentre per quel che riguarda il gameplay siamo al livello della modalità multigiocatore di MP: Echoes. Il sistema di controllo desta comunque qualche perplessità: la velocità di risposta dello touch screen è eccellente e la sensibilità è ottima, ma il sistema di controllo è piuttosto macchinoso e a tratti impreciso. Da migliorare (ma magari basta solo farci la mano).
Giudizio: promettente.
Super Mario 64X4
Altra demo multigiocatore: si gioca in quattro (Mario, Luigi, Wario e Yoshi), nel giardino fuori dal castello di Peach preso pari pari (o quasi) da Mario 64, inseguendosi a raccogliere stelline. Il gioco è tecnicamente ottimo, l’impatto è indistinguibile dalla versione N64 del titolo, per quanto il gioco sia assolutamente differente, e il frame rate si mantiene alto e costante. Ogni personaggio ha caratteristiche diverse, e premendo con lo stilo sul touch screen è possibile cambiare la posizione della telecamera e l’inquadratura. Unica nota negativa: la mancanza dello stick analogico si fa sentire eccome.
Giudizio: here we go!
Wario Ware, Inc. DS
Signore e signori, ecco il gioco più gioco per DS. Ok, non sfrutta certo a fondo le capacità 3d della console, ma in tutta onestà, chissenefrega. Mettete insieme la genialità dei creatori di Wario Ware con le capacità di interazione offerte dal DS, fate uno più uno, e avrete una vaga idea del divertimento che Wario Ware DS è in grado di offrire, anche in questa demo preliminare. Wario è nello schermo e ‘lancia’ letteralmente delle scatole contenenti dei mini giochi nello schermo in basso. A questo punto si gioca con lo stilo sul touch screen, e ogni volta che si completa un mini gioco Wario ne lancia un altro. Prove fuori di testa? Che ne dite di affettare frutta a colpi di stilo, grattare un classico gratta e vinci, intrappolare un’anatra facendole cadere sopra una gabbia tagliando con lo stilo la corda che la sostiene, unire un ragazzo e una ragazza con una linea, ricopiare un carattere giapponese… dulcis in fundo, grattare la schiena di Wario. E’ lampante: il gioco promette faville ed è già divertentissimo, pur in questa veste embrionale. Basterà aggiungere una modalità multiplayer e… non mi ci fate pensare…
Giudizio: ma che volete che aggiunga? Si commenta da se, suvvia…
Egg Monster Hero
La saga Square Enix più fuori di testa arriva su DS, con una demo in due parti francamente incomprensibile. Nella prima sezione di gioco occorre guidare su schermo un’armata di guerrieri contro i nemici: spostando il puntatore sul touch screen con lo stilo si guidano i nostri, mentre nello schermo in alto viene visualizzata una mappa a volo d’uccello. Nella seconda si affronta uno scontro tra due creature: un drago e un pianeta (!?!): lo schermo sensibile al tocco è diviso in riquadri, a seconda di dove si clicca (prima sul pianeta, il proprio personaggio, e poi sul drago) cambiano gli attacchi e le reazioni, visualizzate nello schermo in alto. Bizzarro? Potete dirlo forte: io personalmente non ci ho capito assolutamente nulla.
Giudizio: malato.
Table Hockey
Moderna interpretazione del classico air hockey: ogni schermo delimita la metà campo dei due giocatori, quella alta è del computer (non è presente una modalità multiplayer), quella bassa del giocatore umano. Muovendo lo stilo sul touch screen si indirizza la ‘racchetta’ con cui colpire il dischetto e si possono imprimere infinite traiettorie. Il controllo è totale e molto preciso.
Giudizio: semplice ma efficace.
PictoChat
Semplicemente un programma di chat (nella demo E3 il supporto è limitato a tre giocatori), con cui scambiarsi messaggi, digitati tramite lo stilo su un’apposita tastiera virtuale, o disegni o note scritte ‘a mano’ sul touch screen. PictoChat dovrebbe essere incluso di default nella console, come programma standard di comunicazione.
Giudizio: chatta tu che chatto anch’io.
Pac’n Roll e Pac Pix
Namco si è sbizzarrita su DS scatenando la sua mascotte, il sempreverde Pac Man. In Pac’n Roll, Pac Man si muove in un labirinto tridimensionale, mangiando le solite pillole gialle inseguito dai fantasmi: per muovere Pac Man si usa lo stilo sul touch screen, facendolo rotolare abbastanza velocemente per superare ostacoli e salite.
Più bizzarro Pac Pix: sullo schermo si muovono i classici fantasmini, e il giocatore deve farli mangiare da Pac Man. Come? Disegnandoli! Bisogna disegnare Pac Man su schermo, se li si disegna correttamente i Pac Man (le cui dimensioni dipendono dal disegno) prendono vita e si muovono in linea retta, mangiando i fantasmi che incontrano. Per fargli cambiare direzione bisogna disegnargli di fronte un muro.
Giudizio lampo: waka, waka, waka…
Bomberman
Bomberman è sempre Bomberman. Anche se non sfrutta praticamente nessuna delle caratteristiche del DS (il doppio schermo è usato solo per rappresentare contemporaneamente una versione 2d ed una 3d del gioco), mentre il touch screen lo si usa solo in una fase precente al gioco per gonfiare un palloncino su schermo, palloncino che peraltro non ha alcuna attinenza con il gioco vero e proprio. Insomma… gioco sempre divertente, ma che ci fa su DS in queste condizioni?
Giudizio lampo: perché?
Queste le demo più significative che abbiamo provato, ma abbiamo messo le mani rapidamente anche su Submarine, un’interessante tech demo in cui si guida un sottomarino usando il touch screen come complesso sistema di controllo, e Special Effects: effetti plasma e particellari sullo schermo in alto, influenzati da ciò che si clicca sullo schermo in basso. Altre demo presenti, per lo più variazioni sul tema: Mario’s Face (Mario 64 docet…), Carving (si ‘scolpiscono’ forme tramite l’uso dello stilo), Balloon Trip DS, Pikachu e Sonic E3 (limitatissima, ma tecnicamente valida).
Questo è l’E3 dei portatili, non c’è dubbio. E perché le nuove console monopolizzano sempre l’attenzione, e perché lo scontro tra PSP e DS si preannuncia davvero epico e senza esclusione di colpi: due concetti differenti a confronto, potenza pura contro idee nuove e un nuovo modo di intendere il videogioco. Ovviamente analizzeremo a fondo entrambe le nuove piattaforme, presenti sullo showfloor dell’E3, e partiamo oggi dal DS, che abbiamo avuto modo di toccare con mano, per poi proseguire domani con PSP.
Nonostante i proclami fatti da Nintendo durante la press conference, chiariamo subito una cosa: software per DS ce n’è, ma si tratta principalmente di demo tecniche, che fanno intravedere le potenzialità della macchina e ne mettono in mostra le peculiari capacità, ma che sono ben lontane da ciò che possiamo normalmente definire un videogioco. Anche i titoli annunciati e presenti in forma giocabile, come Super Mario 64X4 o Metroid Prime Hunters sono al momento poco più che abbozzati: demo tecniche appunto, nulla più. Un pizzico di delusione c’è stata quindi, personalmente mi aspettavo software a un livello di sviluppo un po’ più avanzato dopo le dichiarazioni di Nintendo, ma tant’è: una prima idea me la sono fatta.