Possibilità di scelta
L'impostazione generale data al comparto competitivo del titolo Firaxis è piuttosto tradizionale, proponendo una serie di partite singole portate a termine le quali non ci sono ulteriori sviluppi, se non legati alla visualizzazione dei propri punteggi in apposite classifiche. Fino a quattro giocatori potranno quindi sfidarsi per il dominio totale delle terre emerse, con l'ulteriore possibilità di accedere al così detto team play, dove cooperare per la sconfitta di altri contendenti o del computer. In aggiunta il bilanciamento dinamico concederà a chi lo volesse di aggregarsi a sfida iniziata, senza sentire il peso del tempo perso.
In base al numero dei partecipanti e delle altre impostazioni eventualmente specificate, la morfologia del terreno di gioco sarà creata automaticamente di volta in volta, garantendo una varietà di situazioni offerte praticamente sterminata. Se ciò non bastasse ogni settimana verranno rilasciati nuovi scenari o mappe speciali in modo totalmente gratuito, aumentando ulteriormente una già apparentemente ottima longevità.
Scelto il proprio leader e selezionata la partita disponibile, il primo compito è come sempre la fondazione di una città da parte dei propri coloni, alla ricerca di un terreno che possa essere valido sia dal punto di vista tattico sia per le risorse che ha da offrire. Da questo momento in poi ci sono una serie di differenti possibili vie da percorrere per ottenere la vittoria sui propri avversari: nel caso ci si sentisse bellicosi è semplicemente consigliata la creazione di un esercito potente e la conseguente distruzione fisica dell'altrui dominio, qualora invece si volessero percorrere vie più pacifiche e a patto di avere una buona difesa, non resta che provare a vincere ottenendo specifici risultati culturali, economici o tecnologici, rispettivamente attorniandosi di 20 tra figure storiche di spicco e “Meraviglie del mondo”, di un numero di risorse sufficienti o mandando un'astronave nello spazio.
Veni, vidi, expectavi, vici
Tanto per essere immediatamente chiari, Civilization Revolution non ha mostrato il fianco ad alcuna critica, dimostrando per l'ennesima volta quanto il già lungamente descritto sistema di controllo con il pad funzioni a meraviglia e quanto l'ossatura originaria sia stata mantenuta con dovizia e capacità. Detto ciò, è il confronto con il concetto di multiplayer su console generalmente acquisito a poter rappresentare un elemento di iniziale smarrimento nel giocatore: partendo da zero molti dei primi turni vengono spesi facendo raccogliere in automatico le risorse ed attendendo che qualche milizia sia pronta o che le prime opere vengano ultimate, mantenendo un ritmo piuttosto basso. Sporadici sono anche, inizialmente, gli incontri- scontri con gli altri avversari umani, intenti nei medesimi compiti e spesso più indaffarati a difendersi dai timidi attacchi dei barbari controllati dal computer, piuttosto che a pensare alle proprie mire espansionistiche.
A mano a mano che la partita prende corpo, le decisioni da prendere aumentano ed incominciano a mostrarsi all'orizzonte tutte le scelte possibili, così da poter avere tanto le unità corrispondenti all'idea di guerra che si vuole perpetrare quanto un sistema di governo personalizzato, magari aiutati da qualche alleanza inaspettata o dalla scoperta di speciali risorse e conoscenze. Ancora, la sensazione è che i veri confronti con gli altri partecipati in carne ed ossa vengano rimandati, favorendo prima la massima diversificazione possibile e facendo che sia poi la strategia più adatta a vincere, non la momentanea disponibilità di mezzi.
Tecnicamente – aspettando la definitiva conferma in sede di recensione – sembra che l'impatto grafico offerto dal multiplayer sia paragonabile a quello della campagna, con i grandi e colorati modelli 3D che ben si animano sullo schermo ed i menù più snelli e voluminosi ad assicurare una corretta visione di ogni singola scritta anche qualora non ci si trovasse vicini alla televisione.
Il net code ha vissuto di alti e bassi: l'assenza quasi totale di rallentamenti è sinonimo di un'esperienza qualitativamente perfetta, le sporadiche disconnessioni di tutti e quattro gli utenti, un po' meno. Il dispiacere è stato proprio questo, dover ricominciare un paio di volte e non poter avere il quadro completo di come un'intera partita si svolge in tutte le sue 2 o 3 ore di durata circa – si è fatto di tutto per bilanciare in modo da ottenere questa durata, idealmente una serata -, lasciando ogni volta il lavoro a metà.
Il risultato finale, ad ogni modo, è soddisfacente e l'unicità del titolo nel mercato in cui si appresta ad inserirsi lo dovrebbe spingere verso un buon successo. Aspettando di poter dare un giudizio definitivo, Civilization Revolution resta un titolo da tenere sotto costante osservazione.
Civilization Revolution sarà disponibile per Nintendo DS, PlayStation 3 e Xbox 360.
La versione testata è quella Xbox 360.
A circa tre mesi dall'uscita – l'ultima e definitiva data di riferimento è il 6 giugno – Multiplayer.it è volato fino a Monaco, in Germania, per testare nuovamente l'ultima creatura di sua maestà Sid Meier, quel Civilization Revolution che promette di portare su console una serie tradizionalmente legata al PC e di farlo senza tradire le sue origini.
Se le precedenti anteprime erano state scritte dopo aver sperimentato il fronte per il singolo giocatore, questa vuole concentrarsi maggiormente sull'aspetto multiplayer, testato per circa due ore e motivo di tantissimo lavoro da parte degli sviluppatori, che hanno speso le loro energie alla ricerca di un bilanciamento che permettesse di unire la profondità dell'impostazione strategica e della competizione con altre persone, alla frenesia e all'immediatezza obbligatoria quando si tratta di mettersi in poltrona per passare una serata senza eccessive preoccupazioni.
La versione oggetto della prova era quella Xbox360, ma è stato assicurato come ogni singola modalità ed opzione sarà presente anche nella controparte per Playstation 3, sulla quale grava l'unico dubbio a proposito dell'eventuale supporto della telecamera per mostrarsi in video durante le partite.