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[TGS 2002] Lineup Capcom

Dopo Konami, per Joypad.it si sono aperte le porte di Capcom. Il nostro inviato Matteo Sapio ci descrive minuziosamente le sue impressioni sui titoli più importanti che la mitica casa nipponica sta sviluppando per tutte le console e che ha mostrato al Tokyo Game Show 2002...
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APPROFONDIMENTO di La Redazione   —   28/09/2002

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Bio Hazard 0

Semplicemente l’unico titolo - e che titolo! – degno rappresentante del Game Cube in fiera, l’ultimo baluardo nintendo nella terra dei nemici.
Chiariamo: SOLO PER GAME CUBE, DEFINITIVO, DECISO, NO RIPENSAMENTI.
La storia è ambientata 24 ore prima dei fatti di BioHazard , il giocatore rivestirà i panni di Rebecca e di un delinquente ladro incontrato per caso di nome Billy. Fino ad ora le immagini mostrate prima del TGS presentavano un treno pieno di zombie, ora si cominciano a vedere le prime ambientazioni in esterni e c’è una dichiarazione, ufficiosa, che il treno costituisca solo una piccola parte del gioco. Dopo il remake di Bio Hazard, questo è il primo NUOVO titolo della serie ad uscire dopo Code Veronica. Il gioco spiegherà dettagli insoluti delle vicende dell’Umbrella, e avrà un aspetto più arcade e meno adventure. Infatti in questo capitolo stato inserito un nuovo sistema di gioco “partner zapping” che permette di saltare da un personaggio all’altro, cambiando in maniera drastica l’approccio al gioco.
Graficamente è mostruoso, come lo era Rebirth, ma le porte sono rimaste: tecnicamente l’animazione è migliorata, portando a un movimento di camera più immersivo. Personalmente, ,le porte fanno parte del gioco, senza la pausa tra una stanza e l’altra non è Bio Hazard. Il sistema di personaggi 3d in fondali prerenderizzati ma interattivi si sposa perfettamente con le esigenze del gioco, quindi lamentarsi per la mancanza di 3D è futile e rimane solo discussione per incompetenti. Oltre a zombie e cani, avremo dei ragni locusta e altre schifosissime cose, che io proprio non so cosa si fumano i designer. Il gioco c’è, ottima lavoro Capcom. Da comprare all’uscita, novembre 2002.

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Red Dead Revolver

West, 1881: cowboy, pazzi, indiani. Nessun titolo degno di nota è uscito sul Farwest negli ultimi anni (e non mi citate gli shooter anni ottanta, Freddy Farkas o l’FPS della Lucas). Nessun gioco ci ha fatto sentire veramente protagonisti di situazioni cowboy, nessun titolo ci ha fatto sentire in un film di Sergio Leone. Red Dead Revolver uscirà nei negozi a cambiare la situazione.
Il protagonista del gioco è un cacciatore di taglie che spende la sua vita ad ammazzare gente per soldi e a fare il figo sul cavallo. L’ispirazione è evidente, il protagonista è un clone di Monco-Clint Eastwood. Il gioco ha inizio sui una collina sperduta dove una banda di balordi ha sequestrato una casupola e i suoi abitanti. Il nostro eroe entra, tutti urlano e comincia la sparatoria. La visuale di gioco è in terza persona, con i due stick analogici si controllano i movimenti del personaggio e del mirino mentre con i pulsanti L e R si mira e spara. L’azione è effettivamente confusa: gente che corre da tutte le parti, spari e urla, ma una volta presa confidenza con i comandi il divertimento è assicurato. Le sparatorie infatti ci porteranno a saltare sui tetti, nasconderci dietro pietre, il tutto accompagnati da una musica corale che immerge il giocatore in un mondo tutto nuovo. Il gioco è suddiviso in capitoli, ogni livello a il suo boss, quest’ultimo sempre molto caratterizzato in maniera “sporca”, come i western di Sergio Leone ci hanno mostrato. E poi minigame, la possibilità di andare a cavallo, il controllo di altri personaggi con il proseguire del gioco, l’assalto al treno.L’impostazione grafica del gioco è fotorealistica, ricorda molto lo stile di Devil May Cry, condita di effetti come il motion blur, fiotti di sangue che escono da ogni dove, texture estremamente pulite.
Ripeto, la mia impressione di gioco è che il titolo sia un po’ confusionario, ma divertente all’infinito e nei tre giorni di fiera sono tornato spesso a giocarlo. Senza dubbio, l’inizio di una nuova brand di successo. Perché se n’è parlato così poco? Ignoranza.

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Devil May Cry 2

Gente, Dante è tornato, questa volta insieme a Lucia, e diciamo che è di pessimo umore. Il simpatico sbruffoncello ibrido demone-umano, ritorna a farci divertire sulla PlayStation 2. Io sono letteralmente impazzito per il primo capitolo, e devo dire che al primo impatto DMC 2 mi ha deluso un pocherillo : la sensazione di deja vu è presente, ma sono sicuro che una volta preso in mano il joypad il titolo si farà giocare a meraviglia. Cosa c’è di nuovo? Dante ha una nuova gamma di azioni, tipo salta, poi riscende in picchiata sparando, vola tra i grattacieli neanche fosse l’uomo ragno – per altro titolo distribuito da CapCom – e si arrampica sui muri alla Matrix. I mostri fanno sempre molta paura, c’è un Boss grande quanto una città, e tante vecchie conoscenze rieditate per l’occasione. Ripeto, la prima volta che lo vidi al TGS tempo fa, con tutti i manichini, le movenze, il mostro fatto in cell shader nero, rimasi a bocca aperta. Questa volta, esaurito l’effetto novità, è rimasta la curiosità di giocare e la speranza di goderne ancora. In uscita l’anno prossimo.

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F.A.S.

Fighting All Star è il ritorno di CapCom al picchiaduro 3D. La città di Final Fight è in pericolo, bisogna fare a mazzate per risolvere tutto. I protagonisti sono le all star dei giochi CapCom, quindi rivedremo tanti personaggi amici della nostra infanzia, insieme a qualcuno nuovo. Nessuno mi ha voluto dire su quale scheda gira il gioco – Naomi X, Chihiro, System 246… - comunque la grafica è ben fatta e il gioco mi è sembrato massiccio. Per adesso solo in versione Arcade, sicura una conversione.

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Altri

Giochi delle serie bidimensionali arrivati alla miliardesima versione, con l’aggiunta di un titolo da giocare online per Xbox. Clock Tower 5 (e ho detto tutto), qualche RPG sconosciuto, un gioco di wrestling, Warcraft III in versione Pc in giapponese (e allora sì).

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Capcom: diavoli, pistole e botte a volontà

La CapCom adotta una strategia multipiattaforma molto produttiva: ogni console ha la sua brand esclusiva, ognuno ha qualcosa di unico e tutti sono felici che “io ce l’ho e tu no”. Personalmente, allo stand CapCom ho trovato il gioco più interessante della fiera, tale Red Dead Revolver, che si era già fatto notare con qualche screenshot negli ultimi mesi.Per il resto Bio Hazard 0, Devil May Cry 2, un nuovo picchiaduro di Street Fighter tridimensionale, Warcraft III nella sezione Pc. Niente male no?