C’era una Volta…
La leggenda racconta di uno stregone di nome Agahnim che, dopo aver ucciso il re di Hyrule, rapisce tutte le ragazze discendenti dagli antichi Saggi che un tempo imprigionarono il perfido ladro Ganondorf Dragmire mentre tentava di impadronirsi della magica Triforce (triangolo d’oro simbolo della forza dei 3 Dei che diedero luce ad Hyrule).
Noi vestiremo i panni del piccolo Link, a cui appare in sogno una delle 7 ragazze rapite: la principessa Zelda in cerca di aiuto. L’avventura comincia con la partenza di Link alla ricerca delle fanciulle e della Triforce, per poter entrare in possesso della celebre Master Sword con cui sconfiggere definitivamente Ganon.
Chi si aspettava un titolo nuovo rimarrà probabilmente deluso. The Legend of Zelda: A Link to the Past è un porting più o meno identico all’originale, con qualche minima aggiunta. La versione europea del gioco è completamente in italiano e questo non può che far gioire tutti coloro che hanno atteso l’uscita PAL. I testi sono tradotti in maniera egregia ed aiutano ad immergersi ancora di più nel fantastico mondo di Zelda. Stessa gioia è data dal sonoro, l’indimenticabile tema principale e tutte le musiche originali sono fedelmente riprodotte, mentre le grida e i versi di Link sono stati sostituiti con i suoni di Ocarina of Time. Graficamente invece non c’è alcun cambiamento, ma pur mostrando abbondantemente i suoi anni, il gioco si fa tranquillamente apprezzare ancora oggi, grazie ad una perfetta scelta cromatica e ad uno stile tanto pratico quanto inconfondibile.
Ciò che rende questo titolo unico ed impedibile è però la sua immensa giocabilità, rimasta perfettamente intatta anche sul piccolo schermo del GBA. Gli enigmi da affrontare per proseguire l’avventura sfiorano la genialità e la magia che si respira nell’attraversare i vari dungeon rendono quella di A Link to the Past un’esperienza davvero indimenticabile.
C’era una Volta…
Come già detto in precedenza, la vera novità della cartuccia risiede nel gioco “bonus” sviluppato in collaborazione tra Nintendo e Capcom. In The Legend of Zelda: Four Swords sarà obbligatorio però giocare almeno in due, quindi chi è solito usare il GBA da solo non potrà di certo godere di questa breve ma formidabile avventura in multiplayer. Da sottolineare però che ogni giocatore che prende parte ad una partita deve necessariamente possedere una cartuccia del gioco. In Four Swords la grafica è stata completamente rivista ed il nostro Link si fa notare per un look decisamente più moderno e chiaramente ispirato allo stile grafico di The Wind Waker. Ma anche qui la carta vincente è la strepitosa giocabilità, esaltata da enigmi avvincenti che dovranno essere risolti in stretta collaborazione con i compagni d’avventura per completare i nuovissimi dungeon. Una volta portato a termine il gioco multiplayer, verrà sbloccato un ulteriore dungeon in A Link to The Past!
Commento
Difficile trovare lati negativi ad un gioco così ben riuscito da risultare, anche dopo più di 10 anni, di gran lunga superiore a molte produzioni moderne. L’unico difetto che si può attribuire a The Legend of Zelda: A Link to the Past è forse quello di contare su un comparto grafico decisamente superato, ma Four Swords, che tecnicamente è una vera perla, contribuisce senza dubbio a lenire questa piccola pecca, che tra l’altro passa in secondo piano considerando gli innumerevoli pregi del gioco: tantissimi boss ed un numero spropositato di nemici da sconfiggere, valanghe di enigmi e minigiochi da superare, due grandi mondi da esplorare ed in più armi, oggetti e tesori da conquistare. Impossibile rimanere indifferenti alla bellezza di Zelda, senza dubbio un titolo che non dovrebbe mancare nella ludoteca di ogni appassionato che si rispetti e che entra prepotentemente nella vasta collezione di capolavori per GBA. Il discorso vale anche per coloro che hanno già giocato l’originale su SNES e che adesso hanno l’opportunità di rivivere la splendida avventura sulla piccola console portatile di Nintendo; in più, la “chicca” di Four Swords è un motivo in più per chi ha la possibilità di collegare il proprio GBA con uno o più amici.
- Pro
- Un capolavoro, completamente in italiano!
- Hyrule è un mondo fantastico e tutto da scoprire
- Tantissime armi, nemici ed enigmi di alto livello
- Musiche evocative
- Appassionante come pochi altri giochi
- Estremamente longevo
- Four Swords è strepitoso…
- Contro
- … ma è giocabile solo in multiplayer
- Qualcuno potrebbe essere stufo dei porting su GBA
- Grafica vecchio stile in A Link to The Past
Continua a Splendere la Luce sul GBA
La piccola console Nintendo brilla oggi di una nuova luce, ma non si tratta del sistema di illuminazione frontale del GameBoy Advance SP, bensì dell’uscita di uno dei titoli più belli ed importanti, nonché vecchia gloria del mitico SNES: The Legend of Zelda: A Link to the Past. Più di 10 anni sono passati dall’uscita del gioco su console 16 bit, nonostante ciò, il valore indiscutibile del prodotto lo ha portato ad essere ritenuto fino ad oggi uno dei migliori action RPG di tutti i tempi e a giocarsi il gradino più alto come miglior capitolo della serie insieme a… udite udite: Ocarina of Time.
Il gioco rispecchia in tutto e per tutto l’originale, ma Nintendo non si è accontentata di far rivivere ai possessori del GameBoy Advance le grandi emozioni che può donare un capolavoro come A Link to the Past, e ha pensato di inserire nella piccola cartuccia anche un gioco completamente nuovo intitolato Four Swords, ideato per essere affrontato unicamente in modalità multiplayer, da un minimo di due ad un massimo di quattro giocatori.