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Un milione di firme

In questi giorni ho assistito ad un mezzo miracolo: il popolo di videogiocatori unito per difendere la propria passione.

DIARIO di Andrea Pucci   —   10/01/2008

La notizia corre sul filo, e in poco più di settantadue ore la petizione anti-proibizionismo ha fatto il giro di internet. Non so a questo punto quante firme raccoglieremo. Più saranno, più la voce sarà forte. Qualcuno ha chiesto che fine farà la petizione. Ve lo dico: prenderemo tutti i nominativi (nome, cognome, città, età) e li stamperemo in fogli A4, li vidimeremo uno per uno, e li manderemo in più copie ai destinatari: alla Commissione Cultura, al Ministro per le Telecomunicazioni e al Ministro della Cultura. Ci ascolteranno? Non lo so. Quello di cui sono certo è che non sarà come se non fosse mai successo. Non c'è blog, forum o sito, piccolo, medio o grande che non abbia appoggiato l'iniziativa. Come non esserne felici? Vedere così tante persone, così diverse, così lontane, condividere lo stesso obiettivo: combattere una legge iniqua. Già di per sé questo è un gran bel traguardo per i videogiocatori di tutta Italia, che si ritrovano uniti per la prima volta. Voglio lasciare lo spazio ad alcuni (sono solo un esempio simbolico delle migliaia) commenti ricevuti in questi giorni dai firmatari. Firmate e diffondete la petizione.

Giuseppe Casella da Salerno: "Sono totalmente concorde con la proposta di petizione popolare contro il disegno di legge riguardante la regolamentazione dei videogames.Questo disegno,che parte dalla mancata conoscenza della problematica videogames-violenza-società. Potrebbe discriminare ulteriormente un settore che è fra i più dinamici all'interno dell'informatica, e determinare anche dal punto di vista economico ingenti perdite nel settore da sommare alla diffusione già massicia della pirateria nel nostro territorio...Contro questo disegno di legge che vede il popolo dei videogiocatori non partecipe delle decisioni non possiamo che opporci in modo unitario,facendo sentire che nessuna decisione sarà presa sulla nostra testa per promuovere ulteriore burocrazia e oscurantismo..Grazie mille per l'idea della petizione,che farà sicuramente sentire le voci dei videogiacatori all\'interno dei luoghi dove essi non possono arrivare perchè non considerati da una classe politica-sottolineata più volte-nata 50 anni prima del fenomeno videogames ma che essi intendono regolare!

David Ejike da Milano: "Avete mai ascoltato La passione secondo matteo, di Bach, visto la medusa decapitata del Caravaggio, letto l'inferno della Divina Commedia di Dante? Se si, immagino che sappiate quanto queste opere possano essere terribili, sconvolgenti addirittura, e che ne conosciate la bellezza... sicuramente non fruibili da bambini o ragazzi o perfino adulti ineducati alla loro fruizione. Ora, non voglio paragonare i videogiochi alle suddette opere, ma, per cortesia, puntiamo sull'educazione, non sulla cieca prevaricazione della burocrazia..."

Patrizio Conz da Feltre: "Già l'Italia è lo zimbello del mondo poi con queste leggi la facciamo arretrare ancora di più nel baratro del nulla. Signori al governo, ma lo sapete che l'industra del videogioco è e dovrebbe essere una risorsa sfruttabile dall'Italia?? Ma quando vi metterete in testa di incentivare lo sviluppo invece di fare leggi su leggi inutili e discriminatorie ???"

Paolo Romanelli da Montreal (Canada): "Se volete fate questa legge, ma solo quando avrete tolto l'immondizia dalle strade della Campania. Come si può essere così ipocriti nel dire che i videogiochi sono pericolosi e permettere che decine di migliaia di bambini giochino a nascondino in mezzo alle montagne di immondizia. Vergognatevi politici italiani, profondamente vergognatevi, quando al mattino vi guardate allo specchio vergognatevi. Sono felice di essere Italiano, ma sono ancora più felice di non vivere in Italia, in questo momento in cui offro la mia collaborazione ad una azienda canadese, la quale incassa milioni di dollari grazie alla mia consulenza... se non altro i soldi delle tasse qui si trasformano in benefici per i cittadini e non in stipendi per grassi e brutti vecchi scrocconi illetterati e spesso pregiudicati. e qui l'immondizia non c'è in mezzo alle strade. vergognatevi per sempre."

Marco Germani da San Giuliano Milanese: "I videogiochi sono belli perchè sono FINTI, come sono FINTI i film e FINTI sono i cartoni animati. Chi non lo capisce e chi crede che gli altri non siano all'altezza dell'arduo compito di capire che tutto ciò è finzione è il vero demente..."

Francesco Pennetta da Vicenza: "In quanto futuro genitore non posso tollerare che lo Stato in tutte le sue forme limiti le espressioni e sottoponga a controlli inutili l'opera intellettuale altrui. i minori sono sotto tutela ESCLUSIVA dei genitori, non accetto e non voglio il Leviatano. Giù le mani dalla libertà di tutti"

Enrico Silvestri da Albisola Superiore: "C'è bisogno di ben altro in Italia, vista la pessima situazione totale attuale, i videogiochi sono un piccolo aiuto ad evadere dallo scvhifo che questi pseudo politici ci hanno regalato. quindi dico NO a questa proposta assurda di legge.. che complica, invece di snellire la già enorme burocrazia presente in ogni livello in questo povero paese!"

Alessandro Franchi da Bologna: "Basta censure, basta controllori non richiesti, basta con comitatii fatte per dare lauti stipendi a persone amiche, NO ad una commissione del genere che non appartiene ad uno stato della U.E. ma è propria di un paese talebano. LIBERTA'"

Ilaria Zurru da Gonnosfanadiga: "Ma perchè i genitori non fanno il loro mestiere,ovvero educare i figli. E' facile aspettarsi che te li crescano gli altri i pargoli, tv e console. I miei mi hanno spiegato bene la differenza fra finzione e realtà quando ero piccola e di sicuro non vado a sparare alla gente per strada perchè talvolta gioco con gli sparatutto."

Massimo Cei da Ginestra Fiorentina: "L'Italia è già piena di commissioni inutili, inefficienti e costosissime per noi contribuenti. E comunque la censura (perchè alla fine di questo si tratterà) fa molti più danni della eccessiva libertà. Inoltre già il nostro paese è svantaggiato sui giochi, per vari motivi escono spesso più tardi, ci lamentiamo della pirateria, ma così la incentiviamo. Esiste già il PEGI facciamolo funzionare a dovere e rendiamolo vincolante per venditori e consumatori. Educhiamo i genitori a vigilare sui loro figli senza delegare questa incombenza primaria a commissioni di dubbia utilità. "

Luca Pellandini da Giubiasco (Svizzera italiana): "Siccome la Svizzera italiana dipende dall'Italia per i videogames, sono chiamato in causa. E speriamo che la smettano con queste vaccate."

Davide Sebastio da Taranto: "Posso comprendere la poca fiducia nei videogiochi. Tale sfiducia esisteva nei nostri nonni, quando per la prima volta si imbatterono in un videogioco da bar, ed esiste ancora oggi per le generazioni dalla mentalità non troppo aperta. Vi accanite contro i videogiochi e i videogiocatori, vi ostinate a gridare al vento che i videogiochi corrompono la mente dei giovani, che sono una deviante rappresentazione della realtà (certo che non avete niente di meglio da fare che criticare un videogioco, ecco perchè poi il paese va in rovina). Ma vi siete mai seduti accanto ai vostri figli mentre giocano, con videogiochi adatti alla loro età. Avete mai ammirato la bellezza della trama narrata da un videogioco. Bellezza si, perchè il videogioco è arte. Non tutti i videogiochi sono opere d\'arte, come non tutti i libri sono capolavori. Ma spesso vengono prodotti videogiochi, che racchiudono in loro la bellezza e le emozioni, che solo un vero artista riesce a trasmettervi. Non toglieteci i videogiochi, così spegnete la nostra immaginazione.... Sperò che questo commento possa aiutare, che dialogherà con i politici, a farli cambiare idea. "

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