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Videogiochi assassini

Rimanga tra di noi, ma i videogiochi uccidono.

DIARIO di Andrea Pucci   —   07/11/2008
Videogiochi assassini

Prima che se ne accorgano troppi giornalai dell'universo generalista, voglio portarmi avanti con il lavoro autodenunciando gli effetti catastrofici dei videogiochi sui giovani d'oggi, favorendo il loro isolamento, la sociopatia, l'impotenza sessuale, l'obesità e, come vedremo tra poco, la morte.
Molto rapidamente: nell'Ontario (Canada) alcune settimane fa è fuggito da casa Brandon Crisp, un ragazzo di quindici anni. La fuga sarebbe stata provocata dalla reazione dei genitori, stanchi di vedere il figlio dipendere dalla Xbox e da Call of Duty 4. Siccome il ragazzo giocava anche di notte su Xbox Live, all'insaputa dei genitori, quando questi ultimi se ne sono accorti hanno sequestrato la console, limitandone l'accesso al ragazzo. Risultato: fuga da casa in bicicletta. Quella che era sembrata una bravata, si è conclusa in tragedia: il ragazzo è stato ritrovato morto in queste ore nei boschi a pochi chilometri da casa, probabilmente per ipotermia. Eppure tutta la polizia della contea si era mobilitata, anche grazie ad un premio di 50000 dollari promesso da Microsoft a chi avesse contribuito a ritrovare il ragazzo. E' chiaro che la casa di Redmond era preoccupata dalla fine della vicenda e immagino che ora sia piuttosto angosciata per l'ondata di ritorno mediatica, in cui si farà l'equazione: VIDEOGIOCHI=MORTE.

Dunque, essendo abbastanza evidente che se il minorenne non avesse avuto l'Xbox 360 e Call of Duty 4 oggi sarebbe vivo propongo qui, adesso e subito, di limitare la diffusione dei videogiochi, vietandone la vendita ai minori di diciotto anni, A PATTO CHE CONTEMPORANEAMENTE avvengano i seguenti fatti:

1) i genitori passino almeno 2 (DUE) ore al giorno con i loro figli MINORENNI, proponendo valide alternative alla televisione, ai cartoni animati e ad Internet (perchè se Brandon Crisp giocava di notte, ci sarebbero stati molti momenti precedenti per accorgersene, prima di arrivare a raschiare il fondo)
2) rivedere il concetto di "fasce protette" in televisione, proteggendole non solo dalla violenza esplicita e contenuti sessuali, ma anche dal bombardamento pubblicitario e dalle trasmissioni trash (perchè se Call of Duty 4 uccide, Uomini & Donne porta al coma cerebrale)
3) eliminare l'enorme quantità di contenuti pornografici dalle edicole, teoricamente raggiungibli da chiunque, specialmente se minori (perchè se i videogiochi fanno male, non è che il sadomaso faccia bene)
4) non vendere alcolici ai minorenni nei supermercati e in genere ovunque siano disponibili (anzichè farli sballare il sabato sera in modo sempre più pericolosamente frequente)

Fatte queste azioni, sarò d'accordo nel limitare l'uso dei videogiochi perchè pericolosi. Fino ad allora, per cortesia, evitiamo di additare i videogiochi come l'incarnazione di Satana sulla terra.