In una lunga intervista con IGN.com, Sean Vanaman, uno dei fondatori di Campo Santo, ha raccontato della decisione di accettare l'offerta di acquisto di Valve e di cosa abbia comportato per lo sviluppo di In the Valley of the Gods e per le dinamiche interne allo studio. Attualmente, stando alle sue parole, proprio nulla in termini operativi.
Valve avrebbe semplicemente tolto a Campo Santo alcune incombenze, mentre non sarebbe entrata nelle questioni relative alla lavorazione di In the Valley of the Gods: "Lo stiamo sviluppando ancora con Unity, usando gli stessi strumenti e facendo tutto allo stesso modo. Il gioco ha ancora i limiti dovuti alle abilità degli idioti che lavorano a Campo Santo (ovviamente è una battuta ndr)."
Per il resto Vanaman ha confessato di non sapere a cosa lavorerà Campo Santo dopo la conclusione di In the Valley of the Gods, ma di essere aperto a ogni possibilità, anche a quella di lavorare a una delle proprietà intellettuali di Valve.