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Sony si pente di non aver pubblicato Demon's Souls in occidente

Col senno di poi

NOTIZIA di Giorgio Melani   —   11/02/2012

Il capo di Sony Worldwide Studios, Shuhei Yoshida, ha ammesso in un'intervista pubblicata da Game Informer di essersi fortemente pentito di non aver pubblicato Demon's Souls in occidente sotto etichetta Sony.

Si è trattato di un errore di valutazione enorme, secondo Yoshida, dettato dalle particolari condizioni in cui il gioco venne provato all'epoca di prendere le decisioni sulla pubblicazione in tutto il mondo. Il problema, ha spiegato il capo dei Sony Worldwide Studios, è anche legato alla particolare sequenza dei lavori utilizzata normalmente dagli sviluppatori nipponici, che si organizza in maniera orizzontale, con vari elementi di gioco scomposti e assegnati in parallelo agli addetti ai lavori.

In questo modo è difficile avere una visione precisa di quanto il gioco abbia da offrire fino a che lo sviluppo non è già piuttosto avanzato, al contrario di quanto accade in occidente dove l'organizzazione verticale consente la creazione di versioni alpha già piuttosto complete in relativamente meno tempo. Dunque, quando in Sony hanno visto il gioco la prima volta, è sembrato "un titolo incredibilmente brutto", ha riferito Yoshida, praticamente ingiocabile, cosa che ha convinto le alte sfere a non pubblicare direttamente il gioco From Software. Fortunatamente, Atlus si è mossa per portare il gioco in Occidente e Demon's Souls è stato riconosciuto da tutti come uno degli action RPG più interessanti degli ultimi anni su console, con grande scorno di Sony che, su sua stessa ammissione, si è resa conto troppo tardi del suo valore: "abbiamo sotto-stimato la qualità del gioco indubbiamente, e per essere onesti, l'hanno fatto anche i media in Giappone".

Fonte: Game Informer