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ChatGPT è nuovamente disponibile in Italia, trovato un accordo con il Garante della Privacy

ChatGPT è nuovamente disponibile in Italia. Open AI ha riattivato il servizio nel nostro paese dopo aver soddisfatto le richieste del Garante della Privacy

ChatGPT è nuovamente disponibile in Italia, trovato un accordo con il Garante della Privacy
NOTIZIA di Stefano Paglia   —   28/04/2023

Da ora è possibile nuovamente utilizzare ChatGPT in Italia. OpenAI ha infatti rimosso il blocco che impediva l'utilizzo del chatbot nel Bel Paese che era stato richiesto del GDPD (il Garante per la protezione dei dati personali).

Questo significa che OpenAI ha deciso di adempiere alla richieste per il rispetto della normativa europea sulla privacy, apportando una serie di modifiche e accortezze che sono state ritenute sufficienti dal Garante per la Privacy per permettere la riattivazione del servizio in Italia.

Tra le modifiche più significative apportate a ChatGPT segnalate dal GDPD troviamo un sito di informativa che illustra quali dati personali e in che modalità vengono trattati, nonché la possibilità per gli utenti di rifiutare che questi vengano utilizzati per addestrare gli algoritmi dell'IA.

Ecco l'elenco delle novità principali:

  • predisposto e pubblicato sul proprio sito un'informativa rivolta a tutti gli utenti e non utenti, in Europa e nel resto del mondo, per illustrare quali dati personali e con quali modalità sono trattati per l'addestramento degli algoritmi e per ricordare che chiunque ha diritto di opporsi a tale trattamento;
  • ampliato l'informativa sul trattamento dei dati riservata agli utenti del servizio rendendola ora accessibile anche nella maschera di registrazione prima che un utente si registri al servizio;
  • riconosciuto a tutte le persone che vivono in Europa, anche non utenti, il diritto di opporsi a che i loro dati personali siano trattati per l'addestramento degli algoritmi anche attraverso un apposito modulo compilabile online e facilmente accessibile;
  • ha introdotto una schermata di benvenuto alla riattivazione di ChatGPT in Italia, con i rimandi alla nuova informativa sulla privacy e alle modalità di trattamento dei dati personali per il training degli algoritmi;
  • ha previsto per gli interessati la possibilità di far cancellare le informazioni ritenute errate dichiarandosi, allo stato, tecnicamente impossibilitata a correggere gli errori;
  • ha chiarito, nell'informativa riservata agli utenti, che mentre continuerà a trattare taluni dati personali per garantire il corretto funzionamento del servizio sulla base del contratto, tratterà i loro dati personali ai fini dell'addestramento degli algoritmi, salvo che esercitino il diritto di opposizione, sulla base del legittimo interesse;
  • ha implementato per gli utenti già nei giorni scorsi un modulo che consente a tutti gli utenti europei di esercitare il diritto di opposizione al trattamento dei propri dati personali e poter così escludere le conversazioni e la relativa cronologia dal training dei propri algoritmi;
  • ha inserito nella schermata di benvenuto riservata agli utenti italiani già registrati al servizio un pulsante attraverso il quale, per riaccedere al servizio, dovranno dichiarare di essere maggiorenni o ultratredicenni e, in questo caso, di avere il consenso dei genitori;
  • ha inserito nella maschera di registrazione al servizio la richiesta della data di nascita prevedendo un blocco alla registrazione per gli utenti infratredicenni e prevedendo, nell'ipotesi di utenti ultratredicenni ma minorenni che debbano confermare di avere il consenso dei genitori all'uso del servizio.

"L'Autorità riconosce i passi in avanti compiuti per coniugare il progresso tecnologico con il rispetto dei diritti delle persone e auspica che la società prosegua lungo questo percorso di adeguamento alla normativa europea sulla protezione dati", recita il comunicato del GDPD.