75

Dipendenza da videogiochi: clinica inglese ha trattato più di 300 casi

Una clinica inglese ha dichiarato di aver trattato più di 300 casi di dipendenza da videogiochi dalla fine del 2019, con i numeri che sono in aumento.

NOTIZIA di Simone Tagliaferri   —   22/12/2021

Il National Centre for Gaming Disorders, una clinica inglese che si occupa di disturbi legati ai videogiochi, ha trattato più di trecento casi di dipendenza da videogiochi da quando ha aperto alla fine del 2019. La direttrice della clinica, nonché terapista Becky Harris ha dichiarato alla BBC che più di duecento casi sono stati trattati nel solo 2021.

Il centro è stato annunciato a ottobre 2019 e ha aperto i battenti a fine anno, dopo che la World Health Organization ha classificato ufficialmente la dipendenza da videogiochi come una malattia riconosciuta.

I sintomi per riconoscere la dipendenza da videogiochi sono stati riportati sul DSM-5:

  1. la preoccupazione, il soggetto è nervoso se non può giocare,
  2. l'astinenza,
  3. l'assuefazione, cioè l'aumento della quantità di tempo spesa a giocare,
  4. la difficoltà a staccarsi dal gioco,
  5. la rinuncia ad altre attività,
  6. continuare a giocare nonostante i problemi causati dal gioco, soprattutto nella sfera socio-affettiva,
  7. mentire sul tempo passato davanti allo schermo,
  8. giocare per scappare da emozioni negative,
  9. la perdita delle relazioni interpersonali e di opportunità in ambito lavorativo.

Nel caso un soggetto abbia manifestato almeno cinque sintomi dei nove riportati, nell'arco degli ultimi dodici mesi, può essere considerato a rischio, ossia potrebbe soffrire di dipendenza da videogiochi.

Nessun allarmismo, comunque. La Harris è consapevole che i videogiocatori che cadono nella dipendenza sono un minoranza rispetto al totale, tanto da aver dichiarato che per molti i videogiochi sono di fatto positivi. La clinica che gestisce tratta quindi quella piccola percentuale di giocatori che hanno problemi manifesti, tanto da influire sulla qualità della loro vita e sulla loro capacità di interagire con gli altri.

Stando al sito di analisi Statista , solo nel Regno Unito ci sono 44,32 milioni di giocatori. Ciò significa che la dipendenza da videogiochi ha riguardato una percentuale minima del totale.

La Harris ha aggiunto qualche dato al suo rapporto: l'89% dei pazienti finora è stato formato da maschi, la maggior parte dei quali adolescenti, anche se l'età dei trattati va dai 13 ai 60 anni.