0

Dreamcast bye bye

NOTIZIA di La Redazione   —   24/01/2001

Dreamcast bye bye

Mi dispiace aver mancato la news in diretta ieri sera, ma il ritardo questa mattina è servito per ricapitolare quella che sembra una notizia veramente bomba. Ho di fronte a me aperte alcune decine di finestre su altrettanti siti internet che sentenziano: probabilmente la Sega smetterà di produrre la Dreamcast a marzo, e la console uscirà dal mercato quando le scorte di magazzino saranno finite.
Perchè? E ancora, cosa succederà dopo? Sul perchè la risposta è alquanto chiara, a sentire un report diffuso alla Borsa di Tokyo: la Sega sta perdendo troppo sulla distribuzione della macchina. Alla fine del 2000 la quantità di Dreamcast vendute è stata ben al di sotto delle aspettative. Per quel che riguarda il "dopo cessazione della produzione", ci sarà una fase in cui verranno vendute le scorte di magazzino, poi, forse, arriverà sul mercato un prodotto Dreamcast-inspired che conterrà DVD e interfaccia per PC. Questo in effetti mi suona strano, in quando Sega l'aveva detto a caratteri cubitali al lancio della Dreamcast: "è il nostro ultimo prodotto hardware". Non solo. Sega ha preannunciato che comincerà a sviluppare titoli per le console concorrenti come PS2, XBox e Game Boy Advanced.

Ma tutte queste informazioni vanno lette con il condizionale. Sega of America non ha ancora confermato la notizia, anzi l'ha smentita decisamente. Il problema è che Sega of Japan (la sede "madre") l'ha confermata. Quindi il fatto che la sede americana non l'abbia ancora confermata va attribuito esclusivamente ai 100 titoli Dreamcast che aspettano di vedere la luce nel 2001 (e che in Giappone sono già usciti). Se si venisse a sapere che nei negozi sparirà la console tra sei mesi, chi affronterebbe l'acquisto dei titoli?

Aggiornamento ore 19.48
Sega ha commentato le voci circolate questa mattina e qui sopra riportate. Sebbene nella press release ufficiale di Sega ci sia una smentita su tutto, non viene dichiarato chiaramente che la produzione di Dreamcast continuerà, piuttosto che "ci sarà una riorganizzazione strutturale della produzione, distribuzione e circolazione delle macchine". In effetti questo potrebbe significare qualsiasi cosa come ad esempio che Sega non produrrà più macchine e le farà produrre ad altri, oppure che la distribuzione sarà solo online. Insomma, il comunicato stampa di oggi non lo ritengo una smentita, anzi, come esperienza insegna, solo un ritardo dell'ufficializzazione di una notizia trapelata.