I videogiochi sempre meno giocattoli
Associated Press riporta che Zany Brain, una grande catena americana di giocattoli, ha deciso di non vendere più videogiochi a causa del loro sistematico spostamento verso forme di intrattenimento violente e comunque destinate a un pubblico sempre più maturo. Il motivo va ricercato nelle considerazioni di molti analisti, da noi già riportate, sul fatto che l'aumento del numero di videogiochi destinati a un pubblico più adulto sarebbe da considerarsi oggi un trend inarrestabile del mercato. Nel passato la catena di giocattoli aveva messo sui propri scaffali esclusivamente titoli giudicati con il bollino "E - Everyone" dalla ESRB, rifiutando anche i titoli "Teens" che costituiscono ormai la stragrande maggioranza dei titoli in commercio e ricanvando dalle vendite di videogiochi solo il 3% dei profitti totali. Si tratta di una notizia che dovrebbe fare riflettere sul modo in cui le forme di intrattenimento anche più strettamente imparentate possano allontanarsi progressivamente, ma anche sul modo in cui i videogiochi stanno ripiegando sempre più su forme di narratività e di rivestimento culturale che le avvicina al mondo cinematografico a discapito della loro natura propriamente ludica.