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Ion Fury, dichiarazioni transfobiche e sessiste degli sviluppatori fanno discutere

Alcune dichiarazioni transfobiche fatte dagli sviluppatori di Ion Fury sul loro canale Discord stanno facendo discutere la comunità.

NOTIZIA di Simone Tagliaferri   —   17/08/2019

Polemiche per alcune dichiarazioni transfobiche e sessiste degli sviluppatori di Ion Fury, fatte sul canale Discord ufficiale del gioco.

Riassumendo: parlando con i loro fan alcuni sviluppatori hanno preso in giro i cosiddetti Social Justice Warrior, hanno dato dei malati di mente a coloro che decidono a priori che i loro figli sono trans alla nascita, hanno commentato, mettendole a confronto, le decisioni della WHO di riconoscere ufficialmente il gaming disorder e di non considerare più i trans dei malati di mente, hanno dichiarato incredulità per le donne che pretendono di vestirsi come vogliono, ma se poi si fa lo stesso con un personaggio femminile dei videogiochi urlano al sessismo e così via.

Ovviamente in molti non hanno reagito bene a queste esternazioni e hanno avviato una specie di boicottaggio di Ion Fury. Altri hanno proposto di farsi rimborsare i soldi spesi per acquistare il gioco, lì dove possibile. La situazione sta diventando abbastanza paradossale perché molti avevano applaudito Ion Fury proprio per la protagonista femminile, considerata un modello di donna forte e non sessualizzata, nonostante le forme pronunciate.

Per adesso 3D Realms, lo studio di sviluppo, non ha ancora commentato ufficialmente la vicenda.

Ion Fury è uno sparatutto in prima persona realizzato usando il motore grafico Build di Duke Nukem 3D. Pubblicato in forma definitiva il 15 agosto, ha ricevuto recensioni generalmente positive dalla critica, che lo ha trovato davvero fresco e divertente. Il gioco è disponibile per PC, ma presto sarà lanciato anche su Nintendo Switch, Xbox One e PS4.