Un doppio omicidio in Giappone e subito si punta il dito sui videogames
Andiamo avanti con la razione quotidiana di crimini commessi sotto l'influenza malsana (come viene etichettata dai giornalisti) dei videogames.
Il Giappone è rimasto scosso questa settimana a causa di un grave incidente che ha visto coinvolto un quindicenne, reo di aver ucciso i suoi genitori malmenandoli e pugnalandoli fino alla morte. Non contento dell'atrocità delle percosse, il ragazzo ha pensato bene di concludere in bellezza, facendo saltare in aria il suo appartamento di Tokyo utilizzando esplosivi fatti in casa.
I principali giornali del Sol Levante hanno ovviamente indagato in profondità nella vita dell'adolescente e, intervistando una serie di compagni di scuola, sono venuti a conoscenza della sua enorme passione per i videogiochi, in particolare per Grand Theft Auto 3. Ovviamente, dopo questo "sconcertante indizio", il passo è stato molto breve per arrivare ad additare il capolavoro di Rockstar (distribuito in Giappone da Capcom), già sottoposto in passato a numerose critiche in questo senso.
Il ragazzo ha comunque confessato il crimine dichiarando di aver ucciso il padre perchè lo derideva sempre e la madre perchè si lamentava costantemente del suo lavoro, al punto di aver detto in diverse occasioni di voler morire.