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Vendicatori uniti!

Tratto dalla saga Secret Invasion, ecco un titolo per Kinect semplice ma davvero ben fatto

RECENSIONE di Tommaso Pugliese   —   21/11/2012

Negli ultimi anni le serie a fumetti della Marvel non fanno che passare da un crossover all'altro, evidentemente perché questi particolari eventi destano l'attenzione degli appassionati e spesso li convincono ad acquistare anche testate che normalmente non prediligono, solo per vedere quali dettagli della trama verranno rivelati in quel determinato frangente. E così dalla saga "Vendicatori Divisi" si è passati alla nota "Civil War", che ha visto contrapposte due squadre di supereroi in seguito all'emendamento di una legge che obbligava i vigilantes mascherati a "registrarsi" presso il governo, dalla morte (e conseguente rinascita) di Capitan America si è passati appunto alla "Secret Invasion", forse l'opera più spettacolare finora partorita dalla mente di Michael Bendis (che con l'Universo Marvel classico ci sa decisamente fare, mentre stenderei una trapunta pietosa su quello che ha combinato con Ultimate Spider-Man).

Vendicatori uniti!

In pratica succede che gli Skrull, un popolo di alieni mutaforma, riescono a infiltrarsi tra le fila degli eroi e ad assumere posizioni di comando, sostituendo alcune figure chiave. Dopo aver introdotto un potente virus informatico, portano la loro offensiva contro lo Shield e tutte le forze di difesa del pianeta, con l'obiettivo di sottometterlo. Ovviamente i vari Thor, Capitan America, Iron Man, Spider-Man ecc. non possono permettere che ciò accada, e così inizia una vera e propria guerra in cui nessuno riesce più a fidarsi dei propri alleati, perché potrebbero appunto rivelarsi degli Skrull. È proprio sulla saga "Secret Invasion" che si basa Marvel Avengers: Battaglia per la Terra, il nuovo action game sviluppato da Ubisoft per Xbox 360 con supporto Kinect e per Wii U.

Lui vi ama

Una volta avviato il gioco e posizionatici davanti al sensore, basta pronunciare la parola "uniti!" perché il sistema faccia partire i comandi vocali, che mai come in questo caso ci sono sembrati ben implementati: "giocatore singolo!" e si entra appunto nella modalità single player, "campagna!" e ci si affaccia alla lista delle missioni disponibili, per poi pronunciarne il nome e accedervi, il tutto in modo rapido e senza mai un'incertezza.

Vendicatori uniti!

Non siamo grandi fan dei controlli a riconoscimento vocale laddove la semplice pressione di un tasto ci consente di effettuare la medesima operazione in un millesimo del tempo (vedi ad esempio "Xbox, chiudi il carrello disco"), ma in questo caso gli sviluppatori hanno davvero saputo dare un senso a tale feature, che risulta dunque molto simpatica da utilizzare. Se poi preferite le mani, anche qui le cose funzionano molto bene e si passa rapidamente da un menu all'altro, senza inutili attese per il caricamento di barre o quant'altro. Insomma, la nostra prima reazione di fronte all'interfaccia di Marvel Avengers: Battaglia per la Terra può essere riassunta con la frase "era ora!", perché fino ad oggi pare quasi che si sia fatto a gara a sfruttare nel modo peggiore le peculiarità di una periferica che, inquadrata in un certo modo, può dare grandi soddisfazioni e promuovere effettivamente un approccio "cool" ai videogame. È assodato che Kinect non è stato pensato per le applicazioni di tipo "hardcore", ma niente paura perché non è assolutamente questo il caso, visto che il gioco è a tutti gli effetti un picchiaduro a incontri (in tag team, peraltro) in cui l'azione si svolge però dalla media distanza. Ma come funziona esattamente? Ve lo spieghiamo subito...

Obiettivi Xbox 360

Sono quarantatre gli Obiettivi contenuti in Marvel Avengers: Battaglia per la Terra, e molti si ottengono con grande facilità. Per avere 50G basta infatti vincere un incontro senza subire danni, oppure farlo utilizzando uno solo dei due personaggi, o ancora vincere senza usare la schivata. Completando la campagna si ottiene un Obiettivo da 100G, mentre ottenendo il ranking più alto se ne guadagnano addirittura 200.

Il mio dio ha un martello

In piedi di fronte a Kinect, alla solita distanza standard di circa tre metri, ci viene chiesto di assumere una serie di posizioni per attivare altrettante manovre d'attacco. Il gioco rileva dunque le pose, non segue i nostri movimenti in tempo reale, ma tale soluzione si rivela eccellente per lo scopo: divertirsi senza troppi fronzoli.

Vendicatori uniti!

Nella parte bassa dello schermo alcune icone ci ricordano in ogni momento i movimenti necessari per eseguire gli attacchi, ognuno dotato di un cooldown più o meno lungo a seconda dell'efficacia. Ogni supereroe dispone di un proprio set di mosse, ma alcuni movimenti sono uguali e si fa abbastanza in fretta a memorizzarli. Il rischio è infatti quello di giocare guardando sempre la parte bassa dello schermo per avere un riferimento anziché gustarsi il combattimento vero e proprio, che si svolge secondo dinamiche molto rapide e spettacolari. Caricata una determinata barra, infatti, è possibile spiccare un salto ed eseguire una breaker oppure un'ultra, la cui potenzia si amplifica se pronunciamo prontamente frasi del tipo "tempesta di frecce!" (vestendo i panni di Occhio di Falco), oppure "per Asgard!" (se impersoniamo Thor).

Vendicatori uniti!

Come accennato in precedenza, gli scontri si svolgono per lo più dalla media distanza, ma è possibile avvicinarsi al nemico alzando un ginocchio (e colpendolo dunque con una ginocchiata in corsa) e da lì dar vita a combo devastanti, che possiamo estendere effettuando il "tag" (braccio sinistro alzato) e continuando a colpire con il secondo personaggio. Per quanto concerne la fase difensiva, non è possibile parare i colpi ma bisogna limitarsi alla schivata, inclinando il corpo a destra o a sinistra. Purtroppo appare chiaro fin da subito che il grado di sfida è stato bilanciato tenendo in mente un'utenza molto giovane e/o casual, dunque i più smaliziati riusciranno a completare la pur lunga campagna (sono una cinquantina di stage) in qualcosa come tre ore e senza particolari sforzi. Per fortuna l'offerta ludica è ampia e abbastanza variegata: oltre alla campagna in single player, Marvel Avengers: Battaglia per la Terra ci offre una modalità multiplayer competitiva via Xbox LIVE oppure in locale, nonché una modalità cooperativa per due giocatori. Sono inoltre presenti modalità in singolo alternative, come il combattimento libero o le sfide, e non mancano schede tecniche complete di tutti i supereroi che compongono il roster. Il comparto tecnico è ottimo: la grafica scorre fluida e i modelli poligonali ci sono sembrati molto ben fatti, con un buon set di animazioni. La parte del leone la svolge comunque la visuale, estremamente dinamica, con continui cambi di inquadratura che vivacizzano l'azione. Bene anche il sonoro: il gioco è completamente doppiato in italiano, le musiche sono carine e alcuni effetti sonori faranno esaltare i Marvel-fan più esigenti (vedi il rumore dei repulsori di Iron Man, identico a quello dei film).

Conclusioni

Versione testata: Xbox 360
Periferica richiesta: Kinect
Multiplayer.it
7.2
Lettori (12)
6.7
Il tuo voto

Marvel Avengers: Battaglia per la Terra ci ha davvero sorpreso. Benché l'azione su schermo sia estremamente semplice e per molti versi limitata, soprattutto per via di un bilanciamento della difficoltà un po' troppo permissivo, il titolo Ubisoft fa un uso eccellente delle caratteristiche di Kinect, rilevando alla perfezione le nostre posizioni per l'esecuzione delle varie manovre d'attacco e finanche reagendo nel migliore dei modi ai comandi vocali, molto ben implementati. La campagna in single player è piuttosto lunga ma per via della facilità si completa abbastanza in fretta e, purtroppo, le modalità extra, benché interessanti, non possono ovviare a tale mancanza. Ad ogni modo, il risultato finale somiglia molto al paradiso per i videogiocatori più giovani appassionati di supereroi Marvel, che di certo non si pentiranno dell'acquisto, anzi.

PRO

  • Eccellente uso di Kinect
  • Gameplay immediato e divertente
  • Grafica e sonoro ottimi

CONTRO

  • Troppo facile
  • Si completa abbastanza in fretta
  • Non chiedetegli lo spessore di un picchiaduro vero