Le premesse erano buone, anzi erano ottime. Sviluppato dal team tedesco Realmforge Studios, DARK ci mette infatti nei panni di Eric Bane, un uomo che si risveglia in stato confusionale all'interno di un club pieno di gnocca e musica tunz-tunz, senza ricordare come ci sia arrivato.
La visione di un angelo bianco sembra guidarlo all'interno del locale, insieme a dolori lancinanti che, scopriremo, sono dovuti alla sua recente trasformazione in vampiro. Non un vampiro "completo", però: a quanto pare chi lo ha reso tale non ha portato a termine il processo, che prevede che anche la vittima beva il sangue del carnefice. Se non lo fa, in una manciata di ore è destinata a trasformarsi in un ghoul, una creatura patetica, più simile a una bestia che non a un uomo. Messo al corrente della situazione da Rose, la proprietaria del Santuario (il locale di cui sopra), che non a caso è gestito da vampiri, Eric trova una possibile soluzione al suo problema: succhiare il sangue di un essere come lui ma di razza "nobile", il che equivarrebbe a completare il processo di trasformazione. Rose si offre di aiutarlo via radio, guidandolo all'interno degli edifici ed eventualmente supportandolo tramite l'hacking dei sistemi di sicurezza, e così parte un'avventura composta da sei capitoli in cui non solo dovremo cercare di trovare un vampiro capace di "salvarci" grazie al suo sangue, ma anche capire cosa si nasconde dietro quella misteriosa visione angelica. È davvero un angelo oppure...?
Nascondino
DARK, senza troppi giri di parole, è uno stealth game. Ma proprio stealth, fino al midollo. Eric può nascondersi dietro sedie o muretti, dentro cespugli e naturalmente dietro le pareti, utilizzando anche i suoi poteri di vampiro allo scopo, come ad esempio una "vista a infrarossi" per individuare la posizione dei nemici e la capacità di teleportarsi in un istante da un punto all'altro dello scenario, a patto che riesca a vederlo.
Il personaggio è però anche insolitamente fragile per essere un succhiasangue, e ciò significa che una volta scoperto da una guardia morirà nel giro di qualche secondo sotto i suoi proiettili. Nelle prime fasi di gioco questo fattore è fonte di grande frustrazione, perché in pratica non si può fare il minimo errore pena il game over e la ripresa dall'ultimo checkpoint, che non è mai vicino quanto vorremmo. Chiaramente, nell'ambito delle meccaniche stealth gli sviluppatori si sono sbizzarriti: Eric può eliminare silenziosamente i nemici che sorprende alle spalle, camminando sempre basso, oppure scegliere di nutrirsi del loro sangue. Questa operazione non è silenziosa e dunque va effettuata a debita distanza da eventuali altri avversari, dura alcuni secondi ma va a riempire una delle "tacche" che ci permettono di usare le altre capacità oscure, tutte potenziabili utilizzando punti che guadagniamo man mano che portiamo a termine le missioni e ammazziamo persone. Una di queste abilità è la Shadow Kill, ad esempio: Eric si teleporta come al solito, uccidendo però all'istante il suo bersaglio. Oppure gli artigli d'ombra, che consentono al personaggio di eliminare una guardia grazie alla sua stessa ombra, dalla distanza.
DARK è uno stealth game dotato di una storia interessante, ma anche di un gameplay limitato
Girotondo
Gli altri poteri implementati dagli sviluppatori di DARK ruotano attorno alla distrazione degli avversari e alla silenziosità, ma l'abilità che faremo bene a potenziare fin da subito è senz'altro la resistenza del personaggio, che ci permette di resistere a molti più proiettili e dunque di fuggire in caso di avvistamento e nasconderci nell'attesa che lo stato di allarme passi.
Scordatevi però Metal Gear Solid: in questo caso serviranno ben novanta secondi perché le guardie si dimentichino di noi e di eventuali cadaveri a terra (che per fortuna possiamo spostare in zone nascoste). L'aumento della resistenza di Eric va in effetti ad agire sul bilanciamento del gameplay, modificandolo in modo sostanziale: se nella prima missione è praticamente impossibile farsi beccare e uscirne vivi, dopo aver pompato le difese del personaggio si potrà talvolta fregarsene di tutto e di tutti, lanciarsi all'attacco e raggiungere la zona successiva del livello. Varcata tale soglia, infatti, la situazione si "resetterà", anche se fino a un metro prima non facevano che spararci addosso. Il problema è che DARK, come abbiamo detto, si concentra sullo stealth ignorando tutto il resto, ed è per questo che il sistema di combattimento del protagonista funziona solo quando si nasconde, mostrando il fianco a evidenti limiti in campo aperto. Considerando il budget a disposizione di Realmforge Studios, è possibile che il team abbia deciso di concentrarsi su di un unico aspetto dell'esperienza per curarlo dignitosamente e lasciar perdere tutto il resto, ma in questo modo la godibilità del gioco viene senza dubbio pregiudicata. Lo stesso discorso può essere fatto per il comparto tecnico, con una grafica in cel shading a tratti piacevole ma decisamente "old gen", specie sul fronte delle animazioni, e dialoghi in inglese recitati maluccio.
Requisiti di Sistema PC
Configurazione di Prova
- La redazione usa il Personal Computer ASUS CG8250
- Processore: Intel Core i7 860 a 2.8 GHz
- Memoria: 8 GB di RAM
- Scheda video: NVIDIA GeForce GTX 670
- Sistema operativo: Windows 7 a 64 bit
Requisiti minimi
- Processore: dual core da 2,0 GHz
- Scheda video: NVIDIA GeForce 9600 GT, ATI Radeon HD 4670, Intel HD Graphics 4000
- Memoria: 2 GB di RAM
- Sistema operativo: Windows XP SP2
Conclusioni
Anche nel caso di DARK la stampa internazionale c'è andata giù pesante, con voti uno più basso dell'altro. In realtà, tenendo ben presenti i limiti della produzione Kalypso, ci troviamo di fronte a un titolo che può rispondere a determinate esigenze, se ad esempio siamo fanatici delle meccaniche stealth, e che propone una storia e tematiche interessanti. Il problema, come già detto, è che non appena si esce da questo tracciato emergono grosse lacune, evidenziate anche da un'intelligenza artificiale dei nemici di basso livello e da boss fight che nulla hanno a che vedere con tale definizione, presentandosi come una mera estensione del naturale gameplay "nasconditi e uccidi". Con qualche soldo e qualche mese in più, magari, ci saremmo trovati di fronte a un prodotto migliore.
PRO
- Storia e ambientazione interessanti
- Tanti poteri potenziabili
- Meccaniche stealth ben implementate...
CONTRO
- ...ma non c'è altro a corredo
- Intelligenza artificiale di basso livello
- Comparto tecnico datato