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Rocksmith 2014 Edition, recensione

Una riedizione del non gioco musicale che l'anno scorso seppe sorprendere musicisti da tutto il mondo

RECENSIONE di La Redazione   —   24/10/2013

I giochi musicali sono arrivati e se ne sono andati alla velocità della luce, lasciando il binomio musica videogiochi per lo più collegato alle fortune, anche immense, di giochi come Juste Dance e Dance Central.

Rocksmith 2014 Edition, recensione

Gli amanti del rock o, più in generale, della bella musica suonata, si son trovati un po' messi in disparte, se non fosse per il tentativo fatto da Ubisoft con Rocksmith, interessantissimo software messo in piedi da un team di nemmeno trenta persone, che permetteva di imbracciare una chitarra ed un basso veri e provare a imparare a suonarli o a perfezionarli. Dopo un esordio un po' problematico, soprattutto per l'edizione PC, quest'anno arriva Rocksmith 2014 Edition che non è un seguito quanto una riedizione di quello che era un metodo pratico di tecniche per chitarra e basso. Nessuna rivoluzione, diciamolo subito, ma una serie di così tante piccole e grandi aggiunte che ne fanno davvero un ottimo modo per iniziare a suonare uno strumento o per affinare la propria tecnica con una bella serie di brani.

Rocksmith 2014 Edition è il perfezionamento di un'idea brillante e un buon aiuto per iniziare a suonare

Obiettivi Xbox 360

I 1000 punti di Rocksmith 2014 Edition sono ritagliati sull'idea di un vero e proprio metodo con cui passerete decine d'ore. Ergo, per ottenere un bottino consistente, il tempo e la pazienza sono tutto quello di cui avrete bisogno.

Dalle basi

Laddove lo scorso anno un misero fogliettino suggeriva di collegare la propria console usando connessioni analogiche - almeno per l'audio - per evitare ritardi eccessivi, questa volta una schermata avverte qualsiasi giocatore, appena si lancia il software, che quello è il miglior modo di usare Rocksmith 2014 Edition. Ubisoft ha lavorato anche sul ritardo delle connessioni digitali, ma è bene avvertire che con un televisore troppo lento, connessi in HDMI, potreste trovarvi con un ritardo audio tale da rendere l'esperienza ingiocabile, proprio per i fini didattici che Rocksmith si pone. Non è possibile imparare uno strumento se non si riesce ad andare a tempo. Noi abbiamo provato il gioco su un LG di circa quattro anni fa, che non è mai stato un fulmine di guerra, e su un recente Samsung di fascia bassa, riuscendo a non avere alcun problema con il secondo, mentre nel primo, anche per colpa di uno switch HDMI, l'esperienza era ai limiti del tollerabile. Avendo addirittura a disposizione un cavo component, potete stare tranquilli che, come l'anno scorso, Rocksmith sarà tranquillamente utilizzabile su qualsiasi televisore. Il gioco non ha più una sorta di carriera da attraversare, ma tutti i brani liberamente suonabili e messi lì a disposizione di chi suona come chitarrista solista, ritmico o bassista. Progredendo nel perfezionamento dell'esecuzione delle canzoni si sbloccano orpelli per le chitarre virtuali, effetti e locali per i concerti, ma alla fine e come giusto il vero premio è accorgersi di migliorare costantemente nelle proprie tecniche.

Rocksmith 2014 Edition, recensione

Un punto da chiarire è che Rocksmith può essere considerato quasi unicamente un metodo di tecniche, visto che la teoria musicale è poco più che accennata e che quindi, prima o poi, ci si deve cimentare con spartiti e pentagrammi, ma è stato finalmente inserito un comodissimo prontuario di accordi (decine) che mostra in pochi click la posizione da tenere per eseguirne uno. Grandissimo lavoro è stato fatto anche per le tecniche vere e proprie con oltre 50 lezioni accompagnate da video e brani d'esercizio che possono essere rallentati, accelerati e per i quali vale il discorso che faremo per quel che riguarda il riff repeater, ovvero il selettore di difficoltà che è un'altra ottima innovazione. Insomma, considerando che ci sono tutorial dedicati fino al tapping a due mani, lo slap e gli accordi Jazz a più livelli, è chiaro che Rocksmith sia finalmente un ottimo modo per iniziare a suonare o per migliorarsi, tenendo sempre conto che qualsiasi gruppo musicale là fuori ragiona per note e tabulati e non per pallini colorati che scorrono su uno schermo.

Come mi vuoi

Il software alla base del gioco è in grado di "percepire" chi suona e di adattare progressivamente la difficoltà del brano quanto più abile sia il musicista, aggiungendo note alla partitura in tempo reale. Questo però portava a una serie di problemi sia per chi iniziava, sia per chi era esperto, visto che nella precedente edizione non si poteva fare nient'altro che adattarsi a quanto proposto. Questa volta, ogni canzone e dal menu di pausa è divisa in sezioni, ognuna delle quali è regolabile per velocità o difficoltà d'esecuzione. La cosa interessante è che le variazioni nella partitura da suonare vengono mostrate in tempo reale ogni volta che si cambia la difficoltà e quindi si può scegliere esattamente il livello a cui ci si sente di poter eseguire un brano.

Rocksmith 2014 Edition, recensione

Oltre a questo, prima e dopo ogni pezzo, il gioco ci ascolta e, rilevate le lacune del giocatore rispetto alle tecniche necessarie per il brano o rispetto agli accordi che è necessario saper suonare, consiglia esercizi, accordi da imparare col prontuario o minigiochi in cui cimentarsi per riuscire a migliorare la propria esecuzione. Proprio i minigiochi, ce ne sono undici e tutti curatissimi dal punto di vista grafico, sono una delle migliori trovate di questa edizione perché ad essi sono relegati gli esercizi per alcune tecniche molto importanti di ogni strumento tra il saltare da una corda all'altra senza guardare il manico e il suonare lungo le note di ogni singola scala concepibile dalla pentatonica minore alla dorica. Oltre a questi ci sono delle vere e proprie sfide "arcade" musicali che impongono di realizzare certi punteggi o percentuali di maestria su certi brani a difficoltà preimpostata e su queste sfide si basano anche le classifiche online per gareggiare coi propri amici. Insomma, seguendo le raccomandazioni di Rocksmith e una serie di missioni che di volta in volta vengono proposte dal gioco (raggiungere una certa percentuale di maestria in un brano, seguire una certa lezione ecc) si viene sempre stimolati a fare qualcosa di nuovo e a scoprire tutto quello che Rocksmith ha da offrire.

Rocksmith 2014 Edition, recensione

Questo stimolo continuo è importante per chi vuole imparare a suonare. Ubisoft, come già spiegato nelle precedenti anteprime, ha pensato inoltre di inserire, oltre alla possibilità di suonare liberamente combinando effetti, amplificatori e pedaliere a volontà, una vera e propria band virtuale, della quale possono fare parte ben quattro musicisti scegliendo tra basso, batteria, tastiere, chitarre, synth, percussioni e un paio di amenità. Un vero e proprio sequencer a quattro tracce che è in grado di percepire l'intensità e il ritmo di chi suona e di seguirne le indicazioni in quanto a scala da suonare, secondo una serie di progressioni armoniche decise a tavolino dallo sviluppatore. Questa parte, se pur ovviamente molto basica anche se estremamente affascinante, è sicuramente un ottimo punto per i principianti anche se niente si può sostituire a una piccola band in una cantina o in una sala prove. Senza dimenticare che in questa edizione il testo delle canzoni passa nella parte alta sinistra dello schermo e che, attaccando un microfono USB, alla band si può unire pure un cantante. Oltre ai tanti brani del gioco base, si possono utilizzare gratuitamente tutti i DLC acquistati in precedenza. Le nuove canzoni già sono presenti sullo store e i prezzi sono forse un po' alti, visto che si aggirano intorno ai 2,59€ a brano.

Conclusioni

Versione testata: Xbox 360
Periferica richiesta: Basso o chitarra dotati di ingresso per jack audio
Multiplayer.it
9.2
Lettori (17)
8.8
Il tuo voto

Altro giro altra corsa, si usa dire. Ubisoft, però, più che un'altra corsa con la nuova edizione di Rocksmith ha fatto una vera e propria maratona, aggiungendo tante di quelle piccole novità da portare il pacchetto a configurarsi finalmente come un vero e proprio ausilio a chi voglia imbracciare per la prima volta un basso o una chitarra. I tutorial sono chiari ed esaustivi e persino chi sappia già padroneggiare uno strumento troverà di che divertirsi. Bisogna stare attenti alla connessione per domare la latenza e bisogna sempre tenere a mente che si tratta di un metodo pratico, visto che la teoria musicale non viene quasi affrontata, ma se davvero il mondo delle sei o quattro/cinque corde vi ha sempre tentato, questa volta vale proprio la pena buttarsi.

PRO

  • Tutorial completi e numerosi
  • Minigiochi ingegnosi e tecnici
  • Il gioco non abbandona mai i musicisti in erba
  • Il prontuario degli accordi

CONTRO

  • Occhio alla latenza e al set up per suonare
  • La teoria musicale è appena accennata
  • Costo dei brani aggiuntivi un po' alto