Chiariamoci subito: RainBlood Chronicles: Mirage non è un capolavoro. Dovendo descriverlo in breve parleremmo di un Muramasa un po' rozzo e tradotto male, ma pieno di caratteristiche interessanti che sulla lunga distanza lo rendono migliore di quello che possa sembrare a una prima impressione. Insomma, uno di quei titoli non definibili perfetti ma che si lasciano apprezzare giocandoci. Se vogliamo, la conferma di questa nostra affermazione arriva dalla reazione di molti giocatori, che lo stanno apprezzando e lodando in ogni dove, nonostante sia stato un po' maltrattato da certa critica perfettina e un po' sbrigativa.
In effetti gli sviluppatori, i cinesi e sconosciuti S-Game, ci mettono del loro per farlo andare subito di traverso. Vediamo come.
La trama è narrata in terza persona da un nonno a sua nipote, attraverso dei filmati d'intermezzo, come fosse un'antica favola. Racconta di una nave volante leggendaria e di un emissario del gruppo segreto Cabal sparito nel corso di una missione che la coinvolgeva. Lo scopo del giocatore, che vestirà i panni di due assassini appartenenti a Cabal, Soul e Shang, sarà di trovare la nave volante e scoprire cosa ne è stato di Jade, l'agente scomparso. La trama è molto semplice e piuttosto piacevole nelle sue linee generali. Purtroppo i sottotitoli in inglese, che accompagnano il parlato solo in cinese, sono tradotti, come dire, maluccio... no, la verità è che fanno veramente pena, al punto che ci siamo accorti della loro pessima qualità anche noi che non siamo madrelingua inglesi. Nonostante siano abbastanza chiari, in alcuni casi rasentano il ridicolo, soprattutto nei momenti più tesi in cui gran parte dell'atmosfera viene vanificata da frasi sconnesse e senza senso. Allo stesso modo può indisporre la pochezza narrativa, ossia la serie di buchi che si aprono qua e là nella trama a causa di una gestione indiscriminata di personaggi e situazioni, buchi che conducono a un finale incompiuto che servirà probabilmente a introdurre un sequel ma che può lasciare con l'amaro in bocca.
Riusciremo in RainBlood Chronicles a sconfiggere l'esercito dei demoni e la cattiva traduzione?
Azione furiosa
Fortunatamente ci pensa il gameplay a riabilitare il lavoro di S-Game. RainBlood Chronicles: Mirage è un gioco d'azione bidimensionale in cui si guidano due personaggi distinti nelle caratteristiche e nelle abilità, i già citati Soul e Shang. Soul è un tipo selvaggio e determinato, specializzato nel combattimento veloce e brutale, Shang è più riflessivo e raffinato e usa tecniche di combattimento più ragionate ma altrettanto letali. Entrambi sono dotati di combo e mosse speciali, alcune delle quali vanno sbloccate nel negozio di gioco (non vi preoccupate, niente micro transazioni), che rendono i combattimenti davvero interessanti. La verità è che mentre possiamo affermare che a livello offensivo le differenze tra i due sono meno rilevanti per l'economia di gioco, è parlando delle abilità passive che emergono le peculiarità di entrambi.
Premettendo che non esiste la parata, scopriamo che Soul si difende schivando i colpi, mentre Shang può usare delle spade fatte di energia pura messe in posizione di difesa. Le due tecniche modificano sostanzialmente i combattimenti: con Soul si tende a un essere più dinamici, schivando i colpi dei nemici e impilando combo tra attacchi deboli e attacchi potenti alla bisogna, mentre Shang permette azioni più laterali, ossia più strategiche, perché bisogna imparare a gestire le spade per poterlo sfruttare veramente. Entrambi, comunque, offrono dei grossi margini di miglioramento al giocatore, che impara a usarli al meglio con il proseguo dei livelli. In realtà per padroneggiare completamente le loro tecniche bisogna concludere il gioco più volte, affrontandolo a diversi livelli di difficoltà, che poi è anche l'unico modo per acquisire tutte le numerose abilità, alcune delle quali capaci di modificare ulteriormente il modo in cui ci si approccia ai combattimenti. I nemici, dal canto loro, fanno di tutto per rendere la vita difficile alla coppia di assassini. All'inizio sembrano poca cosa, ossia dei fragili demoni da affettare come burro, ma ben presto ci si troverà ad affrontare avversari più grossi e resistenti, spesso molto veloci e capaci di schivare e parare i nostri colpi, oppure dotati di attacchi a distanza. Non mancano boss di diversa taglia, tutti piuttosto forti e con strategie individuali che richiedono risposte diverse dai nemici normali. I boss offrono una buona sfida anche ai livelli di difficoltà più bassi e sono una delle caratteristiche meglio realizzate di tutto il titolo.
Crescita dei personaggi ed extra
Cosa sarebbe tutto questo senza un elaborato sistema di crescita dei personaggi? Anche da questo punto di vista RainBlood Chronicles: Mirage è ben fornito. Tra un livello e l'altro Soul e Shang si troveranno a visitare un'area di ristoro (chiamiamola così) dove potranno compiere diverse azioni, oltre a ricapitolare i loro obiettivi. Intanto potranno vedere gli oggetti raccolti nei livelli (pietre della resurrezione, campane, statuette e così via), quindi potranno spendere i punti raccolti uccidendo mostri in abilità e oggetti speciali. Come dicevamo, le abilità sono personali, mentre gli oggetti saranno selezionabili indistintamente da entrambi i ragazzi malefici. Superando le missioni si sbloccherà anche il negozio di Zhang, che permetterà di scambiare beni per altri beni così da poter acquisire più velocemente le risorse che servono. Giocando noterete subito che i prezzi dei negozi sono veramente alti e che bisogna affrontare i livelli più volte per potercela fare ad acquistare qualcosa (soprattutto i potenziamenti hanno dei prezzi incredibilmente alti). Tranquilli comunque, perché il gameplay veloce e lo sblocco di alcune modalità supplementari renderà piacevole rigiocarsi i livelli, soprattutto se si gradisce il sistema di combattimento. Se poi si dispone di un amico per provare il gioco in modalità cooperativa locale (o in modalità sfida, per darsele di santa ragion), il ritornare più volte in gioco sarà una pratica piacevole.
Quindi, è facile dire che RainBlood Chronicles: Mirage dura parecchio, soprattutto per il prezzo che costa: diciamo che siamo sulle cinque ore per completare il primo giro a livello normale, e almeno altre dodici per i due livelli di difficoltà successivi. Se vogliamo aggiungere al conto anche il tempo necessario per sbloccare tutti i bonus e per perfezionarsi in ogni livello, ottenendo valutazioni positive, capirete che il titolo di S-Game ripaga completamente i dieci euro che costa. Dal punto di vista stilistico RainBlood Chronicles: Mirage è un buon titolo per la sua fascia di prezzo. Certo, ha alcuni elementi un po' rozzi, soprattutto negli scenari, e siamo decisamente sotto un capolavoro come Muramasa, ma va sicuramente considerato il diverso livello produttivo e, se vogliamo, il fatto che il bellissimo titolo di Vanillaware non è mai uscito su PC. Diciamo, per concludere, che non ci troviamo di fronte a un'alternativa di secondo classe, ma a un prodotto abbastanza fresco che potrebbe fare felici molti.
Requisiti di Sistema PC
Configurazione di Prova
- La redazione usa il Personal Computer ASUS CG8250
- Processore: Intel Core i7 860 a 2.8 GHz
- Memoria: 8 GB di RAM
- Scheda video: NVIDIA GeForce GTX 670
- Sistema operativo: Windows 7 a 64 bit
Requisiti minimi
- Sistema operativo: Windows XP SP 3, Windows Vista/7/8
- Processore: Intel Pentium3, AMD Athlon
- RAM: 1 GB
- Scheda video: ATI Radeon X1800, Nvidia GeForce 6800
- Hard Disk: 3 GB
- DirectX: 9.0c
Conclusioni
RainBlood Chronicles: Mirage è un buon action game. Certo, ha i suoi bei difetti e pecca parecchio nelle rifiniture, ma se vi piace il genere non vi dispiacerà assolutamente e ben presto i suoi pregi, il sistema di combattimento su tutti, vi faranno dimenticare traduzioni marchiane e qualche oggetto dello scenario che sembra disegnato con Paint. Insomma, una buona opera prima per il mercato indipendente occidentale dei cinesi S-Game, che speriamo abbiano il successo che meritano e tornino presto con nuove proposte.
PRO
- Ottimo sistema di combattimento
- Buona longevità, soprattutto in relazione al prezzo
- Buona varietà di nemici, belli gli scontri con i boss
CONTRO
- La traduzione in inglese è davvero atroce
- Pecca nelle rifiniture
- Multiplayer solo locale