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Il gran finale

Si conclude, dopo un'attesa piuttosto lunga, la saga di Basilisk Games dedicata ai classici hardcore del genere RPG

RECENSIONE di Mattia Armani   —   07/03/2014

Con il terzo capitolo di questa serie di RPG ispirati ai grandi classici, in sviluppo da tempo e finalmente apparso su Steam e GoG.com, la formula non cambia e ci offre visuale a tre quarti, parecchie ore di gameplay, quest classiche, trama articolata e combattimenti a turni piuttosto difficili. La riuscita degli attacchi viene decisa da tiri di dado basati su abilità e statistiche del personaggio e i risultati vengono mostrati nel classico feed di testo che include avvisi importanti e descrizioni.

Il gran finale

Tutto estremamente classico ma, come nel caso dei capitoli precedenti, reso intrigante dai contenuti. La trama è ricca, l'atmosfera è buona, l'evoluzione di personaggi è complessa e gli scontri, soprattutto quando il livello del nostro eroe aumenta, possono essere decisamente divertenti. Inizialmente, però, le limitazioni si fanno sentire e la difficoltà è calibrata approssimativamente. Innanzitutto, nonostante questo sia il terzo e conclusivo capitolo della trilogia, si riparte da zero, in brache di tela e sperduti in una palude. Un inizio probabilmente dedicato ai neofiti, con il titolo che racconta tutti gli eventi principali dei capitoli precedenti diventando indipendente, ma se l'intenzione era quella di accogliere il nuovo pubblico reso possibile dalle nuove frontiere della distribuzione digitale, le cose non sono andate secondo i piani. I giocatori si trovano infatti costretti ad affrontare, in un clima ben poco epico, una lunga serie di combattimenti monotoni con i soliti insetti giganti per completare quest poco ispirate. Non certo una novità, nemmeno per chi non ha mai toccato un gioco di ruolo classico. Il risultato è che nella fase iniziale di Eschalon: Book III la frustrazione, tanto per i fan della serie quanto per chi non l'ha mai toccata, può toccare vette decisamente elevate e in questo caso la difficoltà dei combattimenti, che ci propone anche creature immuni all'unica arma in nostro possesso, non aiuta.

Eschalon: Book III è l'ultimo capitolo di una trilogia dedicata ai fan degli RPG classici

Il fascino del classico

Eschalon non è una serie spacca mascella e non brilla nemmeno nel campo dei giochi di ruolo con visuale isometrica. La grafica si è gradualmente arricchita di capitolo in capitolo ma i nuovi elementi non sono sufficienti a compiere un miracolo. Il protagonista, tanto per cominciare, si muove come il Frankenstein di Mel Brooks e diversi ambienti, spesso per colpa di texture non troppo varie, risultano piatti e poco ispirati. In ogni caso, sia chiaro, quella estetica non è una componente vitale per fruire di un titolo del genere, i cui requisiti sono decisamente bassi, e non tutto il lavoro estetico è malvagio. Ci sono, infatti, creature intriganti, i nani hanno un modello strepitoso e non manca tutta una serie di dettagli estetici, come le lucciole che si illuminano di notte o le nubi che di tanto in tanto passano davanti all'inquadratura, che incrementano l'immedesimazione e distraggono dalla staticità generale della grafica.

Il gran finale

Inoltre, superando il look che per qualcuno può essere un grosso ostacolo ma che in questo genere di titoli passa in secondo piano rapidamente, si scopre una trilogia capace mescolare una complessità elevata con un'interfaccia intuitiva. Il sistema di gioco, infatti, include alchimia, magie suddivise per livelli, religioni e abilità a profusione, con tanto di penalizzazione per armature pesanti o dovute alla mancanza di una particolare abilità. Ed è presente persino un sistema simil stealth che ci avvisa se qualcuno sente i nostri passi o lo sferragliare del nostro equipaggiamento. Inoltre, a rimarcare la natura hardcore del gioco, è anche possibile giocare in modalità realistica attivando il deperimento dell'equipaggiamento, limiti per i salvataggi e la necessità di nutrirsi. Abbastanza, insomma, per allettare i fan duri e puri del genere RPG anche se, in un titolo già difficile come questo, ci vuole un attimo perché la sfida si trasformi in frustrazione. Ma anche i più coraggiosi, se non altro, non hanno di che preoccuparsi sul fronte dell'interfaccia. Nella schermata di Eschalon: Book III tutto è a portata di mouse con icone vivide, "quest log" chiaro e persino un'opzione che permette di scegliere al volo un equipaggiamento secondario preimpostato, in stile Diablo II, in modo da affrontare al meglio determinate situazioni. Purtroppo, quest'impostazione implica anche un problema evidente. La porzione di schermo dedicata all'azione è davvero piccola e anche se l'interfaccia può essere minimizzata, farlo ha poco senso visto che la risoluzione massima è di 1024x768 pixel.

E se fosse troppo classico?

Eschalon: Book III, lo abbiamo già detto, non è una questione di estetica e possiamo passare, a fatica, anche sulla risoluzione antidiluviana. Ma, anche tenendo conto della natura modesta del progetto, emergono difetti di natura tecnica che sarebbero stati risolti con un pizzico in più di attenzione. Se la grafica non è sempre importante, infatti, la questione è diversa nel caso del controllo del personaggio che nel titolo Basilisk è spesso legnoso al di la delle ovvie limitazioni dettate da un sistema di movimento vincolato a sole otto direzioni. Inoltre, nelle interazioni con il mouse viene considerata solo la punta del cursore e questo costringe il giocatore a dover "lavorare" un po' troppo per recuperare un bottino o attivare meccanismi.

Il gran finale

Niente di insopportabile, sia chiaro, anche se quattro anni di lavorazione lasciano tempo in abbondanza per rifiniture che, al giorno d'oggi, sono importanti. In ogni caso il lavoro del team emerge in altri comparti. I testi sono stringati ma validi e il comparto musicale, tra effetti sonori e musica, compie un ottimo lavoro. Resta, purtroppo, il rammarico per lo scarso bilanciamento anche se l'esplorazione senza rischi perde un pizzico di fascino e talvolta le sorprese improvvise, per quanto negative, sono proprio quello che il giocatore hardcore brama per essere stimolato e non stupisce che chi apprezza questa serie lo faccia con tutto il cuore. Libertà di provarci a tutti i costi, dunque, anche se la parola bilanciamento non è sinonimo di facile e non implica necessariamente una mancanza di libertà. In ogni caso, superando limiti e ostacoli, Eschalon: Book III può regalare soddisfazioni grazie a un gameplay ricco che, tra l'altro, include tesori, enigmi, quattro posizioni di combattimento, una notte buia che costringe a impugnare una torcia per non perdere la via e diversi combattimenti divertenti. Tutti elementi che portano a rimpiangere ancora di più la mancanza di una partenza più intrigante e meno canonica, un inizio col botto che avrebbe alleggerito la frustrazione dovuta al bilanciamento approssimativo. Un vero peccato visto il chiaro potenziale di un titolo e di una serie che, soprattutto in quest'era tutta indie di riscoperta dei classici, avrebbero potuto rivolgersi a un pubblico più ampio senza dover rinunciare alla complessità e all'elevata difficoltà.

Requisiti di Sistema PC

Configurazione di Prova

  • OS: Windows 7
  • CPU: Intel Core i7 920
  • RAM: 16GB
  • Scheda Video: GeForce GTX 770

Requisiti minimi

  • OS: Windows XP / Vista / 7 / 8
  • CPU: 1.8 GHz
  • RAM: 512MB
  • Scheda Video: DX9, 512MB
  • Spazio su disco: 400MB

Requisiti consigliati

  • OS: Windows XP / Vista / 7 / 8
  • CPU: 1.8 GHz
  • RAM: 1GB
  • Scheda Video: DX9, 512MB
  • Spazio su disco: 400MB

Conclusioni

Versione testata: PC
Digital Delivery: Steam/GoG.com
Prezzo: 18,99€
Multiplayer.it
6.5
Lettori (1)
7.0
Il tuo voto

Eschalon: Book III è destinato a un pubblico di nicchia, un pubblico disposto a passare sopra a limiti e difetti di una produzione piena di potenziale ma contraddistinta da scelte che la rendono fin troppo pesante, anche tenendo in considerazione la natura hardcore del titolo. Eppure, superando il muro iniziale, compare un titolo capace di dare dare soddisfazioni sebbene privo di grandi novità rispetto al genere e rispetto alla stessa trilogia di cui fa parte. Il nostro consiglio, dunque, è quello di provare la demo del gioco prima di affrontare un'esperienza che per molti potrebbe risultare troppo frustrante.

PRO

  • L'ottima interfaccia lo rende intuitivo nonostante la natura hardcore.
  • Superati limiti evidenti può regalare soddisfazioni

CONTRO

  • Mal bilanciato
  • Le prime ore di gioco sono faticose
  • Non sempre ispirato esteticamente