Disney Interactive non è nuova a trasposizioni videoludiche di sue produzioni cinematografiche, siano esse state indistintamente grandi successi ai botteghini o semi flop. E' il caso de L'Apprendista Stregone, film che nonostante le non certo esaltanti accoglienze da parte di pubblico e critica si vede dedicato un videogame su Nintendo DS.
La trama del prodotto è legata ovviamente alla pellicola in questione anche se i personaggi rappresentati pur essendo gli stessi del film hanno volti anonimi e non quelli degli attori che li hanno interpretati sul grande schermo, anche se lo sviluppo dei fatti segue una sua strada personale. Essa racconta a grandi linee del Mago Merlino che viene tradito da uno dei suoi tre discepoli, Horvath, e che incarica gli altri rimastigli fedeli, cioè Balthazar e la sua amata Veronica, di fermarlo prima che lui e la sua alleata, la Fata Morgana, possano fare danni. Dopo un violento scontro Veronica cattura in sé lo spirito di Morgana ma viene imprigionata con essa nella Grimhold, una sorta di bambola matrioska che racchiude nei suoi strati vari spiriti malefici. Merlino incarica allora Balthazar di custodire l'artefatto e trovare il Sommo Merliniano, l'erede cioè del prodigioso Maestro, l'unico capace di uccidere la terribile Morgana nel caso dovesse un giorno tornare e... il resto lasciamo a voi il piacere di scoprirlo. Aggiungiamo solo che le vicende si spostano poi ai giorni nostri e che il giocatore si troverà a controllare il giovane protagonista dell'avventura, Dave Stutler, uno studente impegnato a combattere Maxim Horvath. Il gioco è suddiviso in diverse modalità, con quella principale chiamata Storia che in linea di massima altri non è che una avventura sparatutto con grafica a due dimensioni e visuale dall'alto. L'azione si svolge sullo schermo superiore del DS dove ci si muove fra scenari divisi a compartimenti stagni, in cui ci si sposta da un combattimento all'altro fino ad arrivare al boss di fine zona. Mentre sul touch screen in basso sono evidenziate delle ruote dalle quali è possibile selezionare col pennino, durante le battaglie, le varie tipologie di magie da utilizzare poi con uno dei tasti dorsali. Queste ultime possono essere di varia natura, per esempio elementali, legate cioè al gelo o al fuoco, oppure spazio temporali, esplosive.
Furia magica
Esse possono essere inoltre potenziate sbloccando nuovi elementi da combinare fra di loro magari tramite simpatici mini-giochi sul touch screen e consumano un certo numero di energia magica accumulabile succhiandola via da appositi oggetti che si trovano in giro per le aree di gioco. Ed è proprio qui che risiede gran parte del gioco: destreggiarsi fra i nemici facendo fuoco su di loro, mentre si armeggia sul touch screen per cambiare tipo di magia e utilizzarla, sfruttando il sistema di aggancio automatico dei mostri nella gestione della mira per non perderli mai di vista; infine utilizzando il sistema di crescita del personaggio per sbloccare nuove abilità durante il corso di tutta l'avventura.
L'aspetto più interessante del sistema di combattimento è legato a un fattore che fa sì che ogni tipo di nemico sia correlato a un elemento particolare e di conseguenza a un colore. In parole povere se il mostro che ci si trova davanti è di colore giallo, significa che esso è una creatura della categoria Materia e di conseguenza per sconfiggerlo sarà opportuno utilizzare tipi di magia di quel colore. Viceversa per difendersi dai suoi colpi bisognerà equipaggiare degli oggetti che abbiano il giallo fra i suoi componenti. L'Apprendista Stregone offre altre modalità di gioco come quella chiamata Passa il DS che consiste nel prendere un Nintendo DS con una sola copia del gioco e affrontare i vari livelli con l'aiuto degli amici, passando appunto a loro la console a rotazione alla fine di ogni round. Oppure la Time Attack dove bisogna abbattere tanti mostri facendo nel contempo registrare il miglior tempo possibile o Conto alla rovescia, dove invece occorre sconfiggere quanti più nemici possibili entro un certo lasso di tempo per vincere, e molte altre. Nonostante la discreta varietà di sfide presenti però, il prodotto purtroppo non riesce a decollare e dopo l'interesse iniziale il videogiocatore rischia di annoiarsi e vedere scemare velocemente l'attenzione verso questo titolo. Alcuni livelli sono infatti abbastanza ripetitivi, i nemici da un certo punto in poi tendono a essere sempre gli stessi e se perfino la trama non invoglia più di tanto a proseguire resta davvero poco.
E a poco serve la presenza di obiettivi da sbloccare sul modello di quelli di Xbox 360 per convincere l'utente a rigiocare l'avventura o addirittura a portarla a termine la prima volta. Giusto per dovere di cronaca diciamo che i sopra citati obiettivi servono a ottenere oggetti e vestiti per gli avatar utilizzabili nel DGamer, il social network (rete sociale) esclusivamente riservato ai videogiochi Disney su console Nintendo. Per chi non lo sapesse si tratta in parole povere di uno spazio web dove ogni giocatore ha un suo profilo personale e quindi può incontrare persone da tutto il mondo, scambiarvi contenuti e chattarvi.
CI PIACE
- La traduzione interamente in italiano
- La grafica di alcune aree
- I combattimenti
- Il sistema di gestione degli incantesimi
NON CI PIACE
- Mancanza di una trama valida
- La ripetitività di alcune sessioni