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Cantami o diva...

In attesa dell'uscita di Dynasty Warriors 7, Koei ha pubblicato su PS3 e Xbox 360 un hack'n'slash ambientato nelle guerre troiane narrate da Omero, seguendo le gesta di eroi come Achille, Ulisse ed Ettore

RECENSIONE di Vincenzo Lettera   —   29/03/2011

Versione testata: PlayStation 3

Per il piacere dei suoi fan e lo scontento dei suoi detrattori, in passato Tecmo Koei ha di tanto in tanto riciclato la formula hack'n'slash tipica di Dynasty Warriors in altri contesti, alcuni più riusciti, altri meno.

Cantami o diva...

Tra i più atipici figurano sicuramente i vari Dynasty Warriors: Gundam e Fist of the North Star, recente action game ambientato nell'universo di Ken il Guerriero. Ora però gli l'azienda nipponica ha deciso di proporre un'ambientazione ancora più fuori dal comune, mirata stavolta a un mercato palesemente più occidentale. Affidato alla divisione canadese di Koei anziché ai soliti sviluppatori di Omega Force, Warriors: Legends of Troy catapulta il giocatore nel bel mezzo delle mitologiche guerre troiane, vestendo i panni dei più celebri personaggi dell'antica Grecia. Basterà questo drastico cambio di palcoscenico a rinfrescare un sistema di gioco che stenta a catturare l'attenzione al di fuori dei confini giapponesi?

Trofei PlayStation 3

Legends of Troy offre 35 trofei da sbloccare fin da subito, assieme a qualcuno segreto. Fortunatamente gli sviluppatori si sono sforzati di aggiungere qualche obiettivo più vario, e oltre a portare avanti la trama viene chiesto di effettuare particolari combo o portare a termine un combattimento soddisfacendo particolari requisiti.

Il tallone di Achille

Warriors: Legends of Troy si apre con i primi versi dell'Iliade, un'introduzione un po' scontata, prevedibile e piena di cliché, ma che grazie all'accompagnamento di splendidi dipinti greci prima, e di una concitata scena d'intermezzo dopo, prova ad abbozzare una narrazione in grado di coinvolgere subito il giocatore nei poemi omerici. E, senza perdere tempo, si viene subito messi nei panni del prode Achille, sbarcato con un manipolo di uomini e pronto a fare strage di troiani. L'eroe affronta un gruppetto impreparato di avversari, taglia la testa a un troiano troppo stupido, ne raccoglie l'arma e con grande precisione la scaglia contro un codardo in fuga. Poi l'inaspettato: improvvisamente si fa buio, l'oscurità sopraggiunge e il sole viene coperto da una nuvola di frecce pronte ad abbattersi sugli Achei. "Usate gli scudi!" grida Achille ai suoi uomini, avanzando piano in una sorta di testuggine. Il gioco fa di tutto per far innamorare i fan di lungometraggi come 300 e Troy, soprattutto grazie a una narrazione sufficientemente elaborata: dialoghi in battaglia, scene d'intermezzo e sequenze con narratore esterno tentano di raccontare le gesta di eroi come Ettore, Ulisse o Paride, dedicando un capitolo a ciascuno di essi man mano che si prosegue nella storia. Eppure, tristemente, tutto viene imbastito in maniera pessima: il doppiaggio dei personaggi è quasi deprecabile, spesso inespressivo e mai coinvolgente, mentre tra una scena d'intermezzo e l'altra si alternano lunghe e noiosissime sequenze di button mashing.

Cantami o diva...

Da questo punto di vista, Legends of Troy raccoglie il peggio del peggio che Koei abbia mai realizzato nei suoi giochi più recenti: l'azione è scandalosamente ripetitiva, i nemici sono carne da macello, e nonostante i personaggi differiscano leggermente nelle armi e negli attacchi non c'è alcun gusto né soddisfazione nel fare stragi di avversari. Per poter effettuare combinazioni più elaborate è necessario acquistarle spendendo i Kleos raccolti in battaglia, ma il gioco non invoglia a farlo, tant'è che è possibile vederne la fine senza alcun potenziamento. Prima di ciascuna battaglia è possibile associare al proprio eroe equipaggiamenti e abilità sbloccate, riempiendo una griglia con un numero limitato di slot: fortunatamente gli stessi oggetti possono essere rimossi e vincolati a un nuovo personaggio, evitando così che vengano persi in tempi record. Di tanto in tanto si viene coinvolti in alcuni scontri 1 contro 1, faccia a faccia con nemici più ostici e duri a morire, ognuno dei quali è dotato di un proprio schema d'attacco e, come il giocatore, ha la possibilità di entrare in una sorta di modalità berserk, amplificando sensibilmente il danno inflitto. In questi casi lo scontro diventa leggermente più strategico, spingendo ad alternare con cautela l'attacco, le schivate e l'uso dello scudo; ma non è abbastanza, e in poco tempo tali scontri si rivelano fin troppo ripetitivi. Un vero peccato, anche perché a queste battaglie gli sviluppatori hanno dedicato anche una modalità a parte in cui sfidare altri combattenti all'interno di alcune arene. In questo caso si può liberamente scegliere uno degli eroi utilizzati nella campagna principale, e lo scopo è quello di vincere un certo numero di battaglie contro contendenti sempre più agguerriti. La noia viene però a galla, e anche dopo qualche ora Legends of Troy si rivela incapace di divertire o tenere alto l'interesse del giocatore. Se a questo si aggiunge una realizzazione tecnica scialba il risultato è davvero disastroso: graficamente povero e dilaniato da animazioni altrettanto discutibili, il gioco non riesce mai a proporre momenti spettacolari, mentre anche la colonna sonora avrebbe meritato qualche brano più epico e concitato.

Conclusioni

Multiplayer.it
4.5
Lettori (58)
7.0
Il tuo voto

Warriors: Legends of Troy è purtroppo una grande occasione sprecata. Gli action Koei non hanno mai avuto un grande appeal al di fuori del mercato nipponico, e ambientare un titolo à la Dynasty Warriors all'interno delle guerre troiane poteva essere un'occasione decisiva per attirare nuovi giocatori. I primi minuti fanno anche sperare in un capitolo particolarmente epico, prima di rendersi tristemente conto della cruda realtà: tecnicamente scarso e fin troppo ripetitivo, Legends of Troy è in grado di annoiare anche il meno esigente e più paziente dei giocatori. Le battaglie nell'Arena e la possibilità di sbloccare brani e illustrazioni non rappresentano certamente un buon incentivo per continuare a giocare anche dopo aver portato a termine la modalità in singolo. I pochi fan di Dynasty Warriors che hanno voglia di sperimentare un nuovo ambiente potrebbero non trovarlo poi così pessimo, ma il consiglio è comunque quello di aspettare il più promettente Dynasty Warriors 7.

PRO

  • L'ambientazione della Grecia omerica è interessante

CONTRO

  • Tecnicamente arretrato
  • Meccaniche di gioco noiose e ripetitive
  • I combattimenti con i boss non danno soddisfazione