Piaccia o meno ai giocatori più hardcore, i prodotti definiti in gergo "casual" e dunque indirizzati principalmente a utenti occasionali del divertimento elettronico, sono oramai una realtà consolidata nell'universo videoludico mondiale, al punto da avere sempre più seguito da parte del pubblico. E conseguentemente un certo successo commerciale limitatamente al loro settore. E' infatti innegabile come molti di questi prodotti, che puntando su aspetti come la giocabilità, l'innovazione o un divertimento immediato, riescono a coinvolgere i videogiocatori alla pari o quasi dei titoli più quotati in termini tecnici. Un sotto genere del casual che tira parecchio nei gusti della gente è senza ombra di dubbio quello relativo ai "simulatori" di vita animale e nello specifico quelli che permettono al videogamer di scegliere, accudire, crescere e far divertire un cucciolo virtuale, sia esso realistico, basato cioè su creature realmente esistenti come puledri e gatti, o di fantasia, come unicorni, draghetti o strani incroci fra scimmiette e cagnolini, come nel caso della serie EyePet di Sony, che oltre a quanto appena descritto ha sempre puntato anche sulla cosiddetta realtà aumentata come feature principale (e di cui parleremo a parte più avanti). Come il gioco che lo ha preceduto su PlayStation Portable un annetto fa, i cucciolotti di Sony ritornano sulla console portatile con questo Eyepet all'avventura, un titolo che è inutile sottolineare essere palesemente indirizzato a un pubblico di bambini.
Coccola e insegna
Eyepet All'Avventura è quasi identico al suo predecessore, dal quale riprende parecchi aspetti legati alla giocabilità per poi aggiungervi delle novità, come per esempio delle sezioni più dinamiche legate all'esplorazione di alcuni livelli assieme ai cuccioli, sulla falsariga di un gioco a piattaforme con visuale laterale, allo scopo di recuperare degli oggetti o per puro divertimento.
Per fare quanto appena descritto bisogna prima entrare a far parte del Club degli Esploratori EyePet.
Una volta diventato membro di questa associazione il giocatore può, come detto, far compiere tutta una serie di attività ludiche al proprio animaletto, che a bordo di un apposito mezzo da trasporto sottomarino si muove all'interno di alcuni scenari in stile platform alla ricerca di nuovo vestiario, tesori, giocattoli, oggetti abbandonati o persi da altri eyepet, gettoni da utilizzare per sbloccare nuovi contenuti e quant'altro.
Ovvio che data la natura del prodotto il livello di sfida di queste fasi non può essere definito complicato. Per cui, se si esclude il rischio di perdersi un po' durante l'esplorazione per via della mancanza di una mappa di gioco, sostanzialmente ogni area non costituisce un vero e proprio problema per il giocatore e si può lo stesso completare scoprendone quasi ogni segreto al primo colpo. Tuttavia la presenza di queste sezioni di gioco è a nostro parere una gradita aggiunta da parte di Sony che così offre una certa varietà alla giocabilità generale del prodotto e una discreta longevità grazie a quei contenuti extra sbloccabili e collezionabili che faranno la gioia di tutti gli appassionati di questi gadget virtuali.
Per il resto il gioco prevede le solite attività che si svolgono con un cucciolo virtuale da accudire. E qui entra in ballo la citata, all'inizio dell'articolo, realtà aumentata.
Gira il mondo, gira
Per chi non la conoscesse essa è una tecnica che permette la sovrapposizione di elementi virtuali e multimediali all'esperienza reale di tutti i giorni. Nel nostro caso grazie alla Go!Cam e a una Carta Magica inclusa nella confezione o riciclabile dal predecessore, si possono creare le basi per poter interagire "fisicamente" con il proprio animaletto.
Puntando infatti l'obbiettivo della camera in direzione della carta, sullo schermo di PSP appare l'EyePet virtuale dentro l'ambiente reale inquadrato in quel momento. Per accarezzarlo basta poi muovere le dita in corrispondenza dello spazio vero e in direzione della sagoma del cucciolo, in modo da rivedere tale gesto riprodotto sul video sul corpicino dell'animaletto.
La sensazione di toccare con mano veramente il cucciolo è forte, grazie all'ottimo lavoro svolto dalla console, ed è un'esperienza corroborata anche dal modo in cui egli interagisce con noi, con movimenti e animazioni che sembrano realmente essere istintive e naturali. Immerso nella realtà del giocatore, nella sua cucina o nel suo salotto, per esempio, il cucciolo si interfaccia poi in diversi modi agli oggetti che gli stanno intorno. Sembra insomma davvero di poter avere accanto a sé un animale, di coccolarlo e di giocare con lui, tanto più che bisogna poi anche lavarlo o dargli da mangiare. In conclusione, tirando le somme, anche se questo Eyepet all'avventura è più completo del suo predecessore sempre su PlayStation Portable e le sfide in esso non manchino, alla lunga data la sua natura potrebbe un po' stancare, specie magari dopo che il fattore novità costituito dalle aggiunte alla giocabilità vanno scemando nelle prime ore di gioco. Tuttavia se si è consapevoli della tipologia di prodotto e del suo "funzionamento" diverso da tutti gli altri videogiochi, allora non si può non apprezzare un titolo del genere che costituisce un buon passatempo che sa divertire ed emozionare.
CI PIACE
- L'interazione col cucciolo
- Le tante attività e sfide da giocare
- La simpatia degli animaletti
NON CI PIACE
- La ripetitività delle cose da fare
- Non essendo un videogioco nel vero senso della parola, alla lunga potrebbe annoiare