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I veri pazzi sono i giocatori

"Free co-op bullet hell action RPG": così Steam definisce Realm of the Mad God dopo averlo accolto sulla sua piattaforma a quasi un anno dalla sua uscita come browser game. E i proseliti già si moltiplicano come cavallette!

RECENSIONE di Andrea Rubbini   —   29/02/2012

A circa un anno dalla sua uscita come browser game gratuito, Realm of the Mad God è ancora gratuito e giocabile dalla finestra del browser, ma dispone anche di un client tutto suo e di achievement per alimentare nevrosi da completamento. In poche parole, Realm of the Mad God è approdato su Steam, e ora non potete più ignorarlo. Voi, perché noi già lo seguivamo molti mesi fa, come dimostra un articolo nascosto in una rubrica di Multiplayer.it impossibile da trovare [qui]. La sostanza del gioco comunque è sempre la stessa: si comincia scegliendo il mago in tunica grigia, l'unica classe disponibile quando giochiamo per la prima volta. Se raggiungiamo il quinto livello con il mago si sblocca il chierico, se sopravviviamo fino al quinto con il chierico si sblocca l'arciere e così via fino alla tredicesima classe disponibile. Una volta nel mondo di gioco bisogna prima di tutto togliersi di torno il tutorial. Una cosuccia da niente, comunque: WASD per muoversi, il mouse per mirare, un tasto per sparare e uno per lanciare l'abilità speciale che consuma per ogni classe la barra del mana. Tutto è ridotto all'essenziale, anche lo slot per gli oggetti e l'equipaggiamento.

Quasi nessuno di loro tornerà indietro.
Quasi nessuno di loro tornerà indietro.

Superato questo momento di solitudine si approda al Nexus, dove troviamo la compagnia di decine di pixel frenetici che vendono oggetti, comprano oggetti, talvolta regalano oggetti, oppure perdono tempo a curarsi sotto alle fontane dalle quali zampillano deliziosi cubetti azzurri e grigi. I più introdotti li vedrete scomparire nella sala della gilda, mentre tutti gli altri possono solo scegliere uno dei mondi in cui c'è ancora posto e precipitarsi dentro, fino a un massimo di 85 giocatori in ogni mondo. Fuori dal Nexus è un'ordalia di pixel assassini in libertà. Più ci sia avventura verso il centro della mappa e più i nemici si fanno esagitati e crudeli. È come se Jamestown avesse incontrato Torchlight e invitato decine di giocatori nella stessa partita. Ovunque ci sono altri come noi che corrono e sparano a tutto quello che si muove. Stringendo è proprio quello lo scopro del gioco: uccidere i nemici, saccheggiare il bottino, salire di livello e sperare di sopravvivere abbastanza da trovarsi faccia a faccia con Oryx, il Mad God. Talvolta capita di morire. Purtroppo, la morte è permanente. Non ve lo avevano detto, vero? È un'amara lezione, ma se può consolarvi, ci siamo passati tutti. E continuiamo a passarci con inquietante frequenza.

Si vive insieme, si muore soli

Gli altri giocatori sono vitali, ma è qualcosa che arriva dopo. In Realm of the Mad God si è prima di tutto ossessionati dalla crescita del personaggio. Tutti vogliono crescere subito di livello. Per arrivare al ventesimo e ultimo livello ci vogliono al massimo un paio d'ore, ma la sensazione di non contare nulla prima dell'agognata meta è insopportabile. Poi c'è il bottino: purtroppo il più veloce arraffa quello che viene lasciato sulla mappa dai nemici. E l'idea di starsi perdendo qualcosa rispetto alla massa alimenta l'ingordigia. Mai un gioco è stato così egoista. La chat c'è e serve a richiamare i giocatori presenti nel mondo per i treni, sciami di giocatori che corrono insieme lungo la strada facendo il pieno di punti esperienza, o segnalare a tutti che si è scovata una divinità e la presenza di ogni giocatore abile al combattimento è richiesta per abbatterla. Riguardo al primo punto, ecco una buona notizia: tutti guadagnano punti esperienza per l'uccisione di un nemico, basta che si trovino nei paraggi. Riguardo invece al secondo punto, spesso non bastano sessanta giocatori per sconfiggere una divinità. Comunque se volete raggiungere un giocatore è sufficiente che digitiate "/teleport nome giocatore" e comparirete all'istante nel fulcro dell'azione.

Bwahahahah: livello 20! Ma quanto dureremo?
Bwahahahah: livello 20! Ma quanto dureremo?

Cercate solo di non teletrasportarvi vicino a uno che ha dieci livelli più di voi. Altrimenti sapete già cosa può succedere. Il fatto è che questi ammonimenti sono inutili, la foga di crescere, arraffare e scoprire tutto prevale sempre sul buon senso. Ci si può teletrasportare ad esempio nel Nexux in qualunque momento e lì depositare oggetti extra nella nostra cassaforte a beneficio dei personaggi futuri, ma questo vorrebbe dire lasciare l'azione a metà. E poi spesso manca così poco al prossimo livello. Pensieri del genere uccidono in Realm of the Mad God. Comunque mentre siamo impegnati a sparare a tutto ciò che si muove, capita di vedere dei mostri incorniciati in un riquadro con una freccia. Quella è la direzione di un boss particolare, l'equivalente delle quest secondarie in questo gioco. Inutile dire che nessun NPC vi saluterà mai e che non leggerete niente che non siano i farfugliamenti degli altri giocatori nella chat del mondo. Anche le quest infatti si risolvono in concitati momenti di spara-spara generale. Ovviamente spesso si muore, ma questo dovreste averlo già afferrato. Per fortuna ogni nostro personaggio deceduto può accumulare fama nel corso della sua vita, un elemento che tornerà utile alla nostra nuova incarnazione. Buon sangue non mente. E comunque dove non arriva la pazienza, potrebbe giungere la nostra carta di credito. Già, ci sono pure le micro transazioni tentatrici a farci tornare per l'ennesima "ultima partita prima di staccare".

Realm of the Mad Gold

Potete fare a meno di mettere mano ai soldi veri e godervi comunque il gioco, arrivando fino a dove fortuna e abilità vi consentono. Potreste addirittura vivere abbastanza da incontrare Oryx, che compare solo dopo che i giocatori di un server hanno ucciso un numero sufficiente dei suoi tirapiedi demoniaci - a quel punto tutti i giocatori presenti sul server vengono teletrasportati al cospetto di Oryx. La metà di loro è certo che scomparirà nel corso dei primi secondi della battaglia finale. Sì, potete benissimo fare tutto questo senza mettere mano al portafogli, specialmente se entrate a fare parte di una gilda organizzata. Ma poi si sa, le gilde sono peggio di Scientology, vogliono sempre di più. E poi perché sperare che un boss dopo la sua morte faccia comparire la rara entrata di un dungeon quando potete acquistare la chiave a aprirlo voi stessi. La febbre per un equipaggiamento migliore potrebbe salire e la pazienza scemare. E in fin dei conti lo spazio in cassaforte non è mai abbastanza; senza contare che potreste volere più personaggi attivi allo stesso tempo.

Tipico momento di aggregazione giovanile.
Tipico momento di aggregazione giovanile.

Insomma è questione di tempo, prima o poi una micro transazione sfugge e, cosa strana, non lascia sensi di colpa dietro di sé. Se ne valga la pena o no lo lasciamo stabilire a voi, chi scrive d'altronde ha buttato soldi in micro transazioni tra le più stupide (Farmville?). L'importante è sapere che anche evitandole non vi perdete nulla. D'altronde qualche difetto Realm of the Mad God ce l'ha, per esempio la sua ripetitività, sebbene sia compensata dalla grande quantità di nemici e di classi diverse, ognuna capace di cambiare le regole del proprio modo di giocare. Un altro elemento fastidioso è il fatto che chiunque possa rubarvi il bottino da sotto il naso, se non nei rari casi in cui sia legato definitivamente ai giocatori che hanno ucciso un particolare boss. Anche riuscire a organizzarsi in un gruppo coerente fuori da una gilda non è uno scherzo e potrebbe scoraggiare i nuovi avventurieri. Ma lo spirito del gioco è questo e la sua immediatezza uno dei pregi che lo rendono così magnetico. Noi però vi avvertiamo: iniziare a giocarci non costa nulla ma staccarsi può diventare difficile. Tutto quell'equipaggiamento, la fama accumulata, il rango che tutti possono vedere. E Oryx che attende. No, staccarsi è impossibile.

Conclusioni

Multiplayer.it
8.0
Lettori (21)
7.6
Il tuo voto

Se fossimo persone responsabili non vi consiglieremmo mai di giocare a un gioco gratuito come Realm of the Mad God. Il suo frenetico incrocio tra uno sparatutto con un inferno di colpi su schermo e un MMO votato all'accumulo di equipaggiamenti rari potrebbe essere fatale per il vostro tempo libero. Un'infinità di oggetti, battaglie contro divinità supreme al fianco di altri 84 giocatori, un mondo di pixel così carini che viene voglia di mangiarli: ce n'è abbastanza da togliervi il sonno. No, se avessimo un po' di coscienza non vi consiglieremmo mai di cedere a una nuova dipendenza. Ma noi siamo spietati come Oryx e per questo vi esortiamo a non esitare. Adesso che Realm of the Mad God è arrivato su Steam dovete assolutamente sperimentare la sua malia. La morte è definitiva e ogni nuovo inizio tende presto a diventare ripetitivo, ma la grande varietà di classi e nemici compensa questo difetto. Inoltre è immediato e appassionatamente spensierato. E se poi volete più interazione umana ci sono le gilde con decine di giocatori organizzarti. Ma soprattutto c'è l'auto fuoco salva dito.

PRO

  • Tredici classi tra cui scegliere
  • Fino a 85 giocatori uniti in un'epica lotta
  • Combinazione perfetta tra MMO e sparatutto
  • Gratuito (con micro transazioni)

CONTRO

  • Il primo che arriva sul bottino lo fa suo
  • Ogni nuovo inizio è simile ai precedenti
  • Crash occasionali

Requisiti di Sistema PC

Configurazione di Prova

  • Processore Intel Core 2 Quad Q6600
  • RAM 2 GB
  • Scheda video GeForce 8800 GT
  • Sistema operativo Windows Vista

Requisiti minimi

  • Processore single core 2.33GHz o superiore (Oppure Mac con processore Intel)
  • 1 GB RAM
  • 100 MB di spazio su disco