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Armored Core 2: Another Age

Tornano su PlayStation 2 i robottoni di From Software. Alla guida di un poderoso gigante d'acciaio potrete rivivere tutte le emozioni delle battaglie tra mech nella versione riveduta e corretta di Armored Core.

RECENSIONE di La Redazione   —   19/10/2002
Armored Core 2: Another Age
Armored Core 2: Another Age

Già dall’inizio si avrà la possibilità di accedere alla sezione che permette di modificare in tutto e per tutto il proprio robot, e non dico così per dire. Saranno infatti disponibili tutti i tipi di parti che possono migliorare la potenza distruttiva, nonché l’agilità del mech: dall’arma per il braccio destro e per quello sinistro, alle gambe, ai propulsori e anche alla testa. Ovviamente più il pezzo sarà leggero e resistente e maggiore sarà il suo costo, e credetemi, servono veramente tanti soldi per assemblare un mezzo competitivo e divertente da utilizzare. Simpatica, ma non troppo innovativa, la presenza di un editor dei loghi e dei colori, visto poi che già faceva bella mostra di sé nel primo titolo per la nostra scatola nera. Sempre in tema di modifiche, vi allerto sulla difficoltà del gioco: è veramente difficile, e solo con un’ oculata spesa per le parti, alla ricerca del miglior compromesso per creare una vera e propria macchina omicida (o meglio robicida!), si riuscirà a proseguire nelle missioni che saranno via via più ostiche. Queste verranno sbloccate mano mano che si porteranno a termine le quattro “aperte” subito dopo la prima, che può essere etichettata come una specie di briefing. È questa infatti la missione più facile e corta dell’intero gioco. Una piccola (fino ad un certo punto ) nota di demerito va al sistema di controllo che non permette un facile utilizzo del proprio robot. Praticamente è rimasta invariata la pecca dell’altro gioco, ovvero la grossa difficoltà per far ruotare il mech. Capisco che si sta guidando una macchina del peso di svariate tonnellate e non chiedo nemmeno si abbia un controllo tipo quello di Devil May Cry, ma così ne risente tutto il gameplay. Una risposta più pronta sarebbe stata decisamente più gradita. Molto comoda invece l’opzione della mira automatica che permette di districarsi agevolmente anche in situazioni molto concitate.

Armored Core 2: Another Age
Armored Core 2: Another Age

Rispetto al precedente titolo, questo Another Age ha fatto pochissimi passi avanti dal punto di vista puramente estetico, risultando non al passo con i tempi. Infatti anche i fondali che pure nel precedente Armored Core erano veramente scialbi, hanno mantenuto la loro “bruttezza”!! Già la grafica risultava a suo tempo inferiore rispetto a Z.o.E., immaginate oggi con l’imminente uscita del secondo episodio della fortunata serie Konami….proprio non ci siamo. Sarebbe il caso che la From Software si guardasse intorno e capisse che forse era meglio sviluppare un nuovo motore grafico più attuale in quanto a complessità grafica. Per carità, non voglio certo dire che il gioco sia mal programmato o altro, infatti i modelli sono comunque ben realizzati e gli effetti delle armi e le esplosioni non sono male, dico solo che se avessi trovato questo gioco due anni fa sugli scaffali del mio negoziante di fiducia lo avrei preso in considerazione, mentre ora…..cerco di meglio. In definitiva potrei dirvi che se avete già AC2 e vi è piaciuto molto, potete dargli un’ occhiata, altrimenti guardatevi in giro e magari aspettate il ben più promettente Z.o.E. 2 o meglio sarebbe il terzo Armored Core!

    Pro:
  • Possibilità di elaborare i mech
  • Longevità garantita dall’ i.Link
  • Effetti grafici
    Contro:
  • Costo elevato dei pezzi
  • Difficoltà a ruotare il mech
  • Eccessiva difficoltà

Armored Core 2: Another Age
Armored Core 2: Another Age
Armored Core 2: Another Age
Armored Core 2: Another Age

Seguito, o meglio, remake dell’ormai vetusto ma sempre ottimo Armored Core 2 per PS2, questo Another Age ripropone un po’ troppo fedelmente il suo predecessore, in tutto e per tutto. Anche in questo caso infatti si vestiranno i panni di un mercenario della ristretta cerchia dei Raven, uomini senza scrupoli alla costante ricerca di nuove missioni da portare a termine. Ma partiamo dalla presentazione. Sinceramente sono rimasto deluso, e non poco, dal filmato iniziale perché quello che si presenta agli occhi del giocatore è una semplice e poco coinvolgente sequenza di scene in CG che non appassiona neanche un po’. Non tutte le presentazioni sono trascinanti e intriganti al punto da essere un piacere riguardarle, ma questa non fa nemmeno capire molto del prodotto che ci si appresta a giocare. L’unica cosa chiara è che c’è un mech che da solo distrugge tutti gli altri robot senza batter ciglio….mah! E l’accenno alle missioni, al fatto che si impersona un mercenario e che con i soldi guadagnati si riesce a customizzare il proprio mezzo, dove sono? E poi non parliamo delle musiche, altamente sottotono e poco coinvolgenti. Arrivati alla schermata iniziale fa piacere vedere che tra le opzioni è stata mantenuta la possibilità di giocare in due tramite cavo i.Link, evitando così la fastidiosa opzione dello split-screen (comunque presente ), che, per carità, permette di giocare in due o più persone (a volte), ma che rovina anche i giochi più belli (vedi, per me, Gran Turismo ), visto che si perde in profondità, velocità e dettaglio grafico.