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Asterix alle Olimpiadi - Recensione

In occasione dell'uscita del terzo film cinematografico, la serie Asterix & Obelix XXL cambia nome!

RECENSIONE di Tommaso Pugliese   —   25/03/2008

Storicamente, l'arrivo delle Olimpiadi si traduce nella produzione di un certo numero di simulazioni sportive a tema. Mai come quest'anno, però, si è verificata una particolare inversione di tendenza: i normali videogame olimpici hanno lasciato il posto ad applicazioni "alternative", come nel caso di Mario & Sonic ai Giochi Olimpici. La cosa più strana, però, è che Asterix alle Olimpiadi, a dispetto del titolo, non appartiene alla categoria dei giochi sportivi: si tratta, in realtà, del terzo episodio della serie Asterix & Obelix XXL, rinominato in questo modo per richiamare il film appena uscito nei cinema. A conti fatti, si tratta di una scelta che da un lato potrebbe aumentare il richiamo di questo nuovo prodotto sviluppato dai talentuosi Etranges Libellules, dall'altro potrebbe solo generare dubbi e confusione in chi magari procede all'acquisto aspettandosi qualcosa di completamente diverso.

Attenti a quei due

La trama di Asterix alle Olimpiadi si lega a quella del film solo per alcuni elementi e per la presenza di determinati personaggi. Il romano Bruto, intenzionato a togliere di mezzo Cesare, si affida alle invenzioni di una sorta di scienziato pazzo, e diventa capace di fondere diverse dimensioni: quella dei videogame, quella dei fumetti e quella dei film. Asterix e Obelix si accorgono di tutto ciò dopo aver visto il druido Panoramix trasformato in un disegno su carta, e così decidono di unire l'utile al dilettevole: si recheranno in Grecia non solo per risolvere il problema di Bruto, ma anche per aiutare il loro compagno Alafolix a vincere i Giochi Olimpici e sposare la bella Irina. La relazione con gli episodi XXL e XXL 2 è resa chiara dalla presenza dell'agente segreto Sam Schieffer (parodia del protagonista di Splinter Cell), che in più di un'occasione aiuterà i galli a completare la propria missione. Per il resto, il gioco si presenta con la stessa struttura di sempre: è possibile controllare sia Asterix che Obelix, passando da un personaggio all'altro grazie al pulsante "-" del Wii-mote, e ci sono diverse sezioni in cui i due devono collaborare in qualche modo per raggiungere zone altrimenti inaccessibili. Rispetto al passato, l'azione è posta in secondo piano rispetto alla risoluzione di enigmi: ci troveremo a dover azionare dispositivi di vario genere per aprire delle porte e proseguire nella ricerca della chiave interdimensionale. E ogni tanto potremo decidere di cimentarci con le varie discipline olimpiche...

Asterix alle Olimpiadi - Recensione
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Altrimenti ci arrabbiamo

Dopo alcune fasi introduttive, ci troveremo a esplorare la città di Olimpia, cercando di ottenere l'accesso a tutte le sue zone. Perché alcune porte si aprano, però, dovremo affrontare necessariamente i giochi olimpici, stabilendo dei record e vincendo contro degli avversari controllati dal gioco. Selezionando un personaggio fra quelli disponibili (inizialmente solo Asterix, Obelix e Alafolix, con gli altri da sbloccare mano mano), dovremo gareggiare nella corsa, nel lancio del giavellotto, nel salto in lungo, ma anche in discipline completamente originali come la palla rana o il combattimento. È durante queste sezioni "sportive" che il sistema di controllo del Wii fa la differenza rispetto alle altre console: per correre bisogna agitare alternativamente Wii-mote e Nunchuck, mentre durante i salti o nel riscaldamento i controller vanno ruotati o spostati seguendo le indicazioni sullo schermo. Tutte le discipline si rivelano discretamente divertenti, anche se non possono vantare lo spessore visto in Mario & Sonic ai Giochi Olimpici. C'è da tenere in considerazione, però, che in Asterix alle Olimpiadi tali applicazioni fanno solo da contorno all'azione standard. Detto questo, durante le fasi di esplorazione e combattimento i controlli sono decisamente più classici, con lo stick analogico del Nunchuck utilizzato per muovere il personaggio, il pulsante A per attaccare e il grilletto B per saltare. La rilevazione di movimento dei controller entra in gioco quando bisogna eseguire le mosse speciali, dimostrando sempre una certa prontezza e una buona risposta. L'unica cosa che risulta un po' scomoda è la gestione della visuale, affidata al d-pad.

Asterix alle Olimpiadi - Recensione
Asterix alle Olimpiadi - Recensione
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Realizzazione tecnica

Asterix alle Olimpiadi è davvero carino da vedere, con dei personaggi disegnati e animati molto bene, estremamente fedeli agli originali a fumetti. Il gioco su Wii è anche piuttosto fluido, contraddistinto da un ottimo uso dei colori e da location abbastanza ricche di dettaglio. Alcuni elementi sono realizzati davvero bene (vedi l'erba), si finisce per combattere contro decine di soldati romani ma non si verifica mai un rallentamento. Insomma, un risultato davvero ottimo, offuscato solo in minima parte da qualche difetto nel rendering dei poligoni. Le trovate divertenti sono poche rispetto al capitolo precedente, ma decisamente riuscite (vedi Asterix che si toglie l'elmo e tira una testata in pieno petto a un bullo romano, con tanto di arbitro che tira fuori il cartellino rosso...). L'impressione è che il livello "artistico" si sia un po' abbassato, comunque. Per quanto riguarda il sonoro, abbiamo degli effetti e delle musiche discrete, accompagnati da un doppiaggio in Italiano fatto davvero benissimo. È un peccato che le voci e gli effetti siano limpidi durante le sequenze animate e invece si sentano molto "metallici" durante il gioco vero e proprio. È possibile giocare in due contemporaneamente, controllando dunque sia Asterix che Obelix, mentre manca qualsiasi modalità online (ma vista la scarsa importanza attribuita alle discipline olimpiche, non se ne sente la mancanza).

Asterix alle Olimpiadi - Recensione
Asterix alle Olimpiadi - Recensione
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Commento

Chi ha apprezzato i due Asterix & Obelix XXL si troverà a proprio agio con Asterix alle Olimpiadi: a parte la presenza dei giochi olimpici sottoforma di minigame (giocabili anche singolarmente), la struttura di gioco è fondamentalmente la stessa che già abbiamo potuto apprezzare. Tecnicamente molto ben fatto e dotato di un ottimo sistema di controllo (affidato al solito connubio Wii-mote / Nunchuck), questo terzo episodio purtroppo vede il bilanciamento fra enigmi e azione propendere verso i primi, che finiscono per essere spesso ripetitivi. Forse il problema principale di questo titolo è la mancanza di mordente: gli sviluppatori hanno cercato di cambiare un po' le cose, ma è evidente che ci troviamo di fronte a un prodotto sottotono rispetto a quanto visto finora. I fan della serie, comunque, non dovrebbero farselo mancare.

    Pro:
  • Ottima realizzazione tecnica
  • Sistema di controllo efficace
  • Bellissimo doppiaggio in Italiano...
    Contro:
  • ...rovinato da un effetto "metallico"
  • I minigame olimpici non brillano
  • Non molto longevo, talvolta ripetitivo