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Boom Blox 2: La Vendetta

Steven Spielberg torna ad occuparsi di videogiochi con un sequel "esplosivo".

RECENSIONE di Fabio Palmisano   —   21/05/2009
Boom Blox 2: La Vendetta

La storia ci insegna che difficilmente le incursioni di personaggi dello spettacolo nel mondo dei videogame si risolvono in prodotti qualitativamente ineccepibili, ma l'anno scorso Boom Blox ha saputo costituire una piacevolissima eccezione alla regola: ideato da Steven Spielberg, il gioco ha ottenuto un ottimo successo di critica ed un buon sostegno da parte del pubblico, a conferma della validità delle intuizioni ludiche del celebre regista. Ecco ora arrivare un secondo capitolo che, come da tradizione, si preannuncia "bigger and better".

Two is megl che uan

E' evidente come Spielberg abbia tratto ispirazione per il concept di Boom Blox pensando ad una delle fonti di divertimento più ancestrali e radicate nell'animo umano: la distruzione di strutture esistenti al solo scopo di essere abbattute. Chiunque abbia avuto a che fare con il primo capitolo sa che le sensazioni da esso regalate sono paragonabili a quelle che si provavano da bambini, quando si radeva al suolo una costruzione (fosse questa un castello di sabbia o una casa fatta coi LEGO) per il semplice gusto di farlo. E' questo fondamentalmente ciò che l'utente è chiamato a compiere nel prodotto EA, e che questo Smash Party non fa che moltiplicare all'ennesima potenza. Il gioco è suddiviso in stage diversi per ambientazione, caratteristiche ed obiettivi, ma accomunati tuttavia dalla necessità di distruggere -in un modo o nell'altro- l'agglomerato di blocchi presente su schermo. Ciò è possibile sfruttando a proprio vantaggio una serie di strumenti che variano a seconda dell'occasione:

Boom Blox 2: La Vendetta

ci si può trovare dunque a fare a pezzi una struttura lanciando palle da bowling, a far crollare blocchi a colpi di palle da baseball o a scagliare delle bombe nel tentativo di dare luogo ad esplosioni devastanti. Entrando più nel dettaglio, Boom Blox Smash Party offre la bellezza di oltre 400 livelli ed una maggiore quantità di variabili ludiche rispetto al suo illustre predecessore. Anzitutto, vi sono nuovi strumenti che garantiscono una ancor più marcata varietà d'azione: degne di menzione sono la fionda, con la quale selezionare un blocco della struttura e lanciarlo nella direzione desiderata, e le cosiddette "palle virus", che consentono di contagiare gli elementi neutri adiacenti al punto d'impatto causandone la disgregazione. Vi sono addirittura casi eclatanti nei quali l'utilizzo di un particolare strumento porta a tipologie di gameplay tanto diverse da sembrare appartenenti ad un altro titolo: è il caso delle palline di vernice, che permettono di cambiare colore di un blocco, mettendo così l'utente nella condizione di allinearne tre o più di una stessa tinta allo scopo di farli sparire dallo schermo, in pieno stile match'em up. Ancora, da segnalare il ritorno in pompa magna di modalità ereditate dal primo capitolo, su tutte una sorta di clone di Jenga dove bisogna estrarre dei parallelepipedi da una struttura senza provocare il crollo dei blocchi malus, opportunamente piazzati in zone strategiche.

Viva la fisica

Come è facile intuire dai fatti descritti finora, Boom Blox Smash Party non è un mero data disk con una valanga di livelli in più rispetto all'originale, ma arricchisce un piatto già particolarmente invitante con nuovi elementi, senza scordarsi di migliorare quelli esistenti. Sotto quest'ultima categoria va ascritta la fisica che regola gli scenari di gioco, resa ancora più convincente ed utile a fini ludici: vedere una complessa struttura di blocchi franare verosimilmente al suolo dopo un colpo ben assestato è una vera e propria goduria, specie quando si considera che, nel mondo reale, gli effetti sarebbero stati molto simili. Il sistema di controllo si conferma invece nella sua eccezionale semplicità, richiedendo all'utente solo di puntare l'obiettivo desiderato, premere il tasto A e muovere il Remote per eseguire l'azione propria dello strumento che si sta utilizzando. Sul fronte delle novità fanno la loro bella figura i nuovi scenari che fungono da contorno "attivo" all'azione: ecco dunque che i livelli ambientati nello spazio costringeranno il giocatore a distruggere blocchi in assenza di gravità, mentre quelli con setting sottomarino apriranno la strada a nuovi obiettivi, come ad esempio quello di far risalire in superficie il maggior numero possibile di pezzi.

Boom Blox 2: La Vendetta

Il sottotitolo Smash Party trova conferma poi in una modalità multiplayer potenziata sotto tutti gli aspetti rispetto alla controparte del prequel: tantissimi sono gli stage affrontabili in cooperative o in salsa competitiva, e per un gioco immediato come Boom Blox questo è un dato non certo da sottovalutare. Come se la quantità di contenuti descritta finora non fosse sufficiente, EA ha riproposto infine l'editor di livelli, rendendolo più snello ed intuitivo e consentendo agli utenti di mettere online le proprie creazioni e condividerle con gli altri senza dover più passare attraverso la seccatura dei Codici Amico. Se poi la software house confermerà le proprie intenzioni di aggiornare costantemente il prodotto con nuovi livelli scaricabili, abbiamo per le mani un puzzle game potenzialmente infinito.

Conclusioni

Multiplayer.it
8.9
Lettori (13)
7.7
Il tuo voto

Boom Blox Smash Party è, sotto diversi aspetti, il sequel perfetto: conferma la struttura di base del precedente capitolo, ma ne potenzia i contenuti all'inverosimile ed aggiunge ulteriore carne al fuoco. Inutile dire che, visti i presupposti, il prodotto EA si prefiguri come un must-buy assoluto per i fan del prequel, ma il valore dell'opera di Spielberg va ben al di là di un mero fan service: Boom Blox Smash Party rappresenta infatti la prova che produrre un casual game accessibile a chiunque ma capace di coinvolgere anche l'utente più hardcore non è impresa impossibile.

PRO

  • Incredibilmente vario e divertente
  • Eccezionale quantità di contenuti
  • Modalità multiplayer semplici e coinvolgenti

CONTRO

  • Lo stile grafico può non piacere
  • A volte la fortuna conta più della reale abilità