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Chi vuol essere Milionario? - Recensione

Perché aspettare l'ora di cena per vedere il Milionario, quando potreste abbuffarvi giocandoci all'ora che preferite?

RECENSIONE di Alessandro Bacchetta   —   29/01/2008

Il Milionario è un quiz televisivo di enorme successo, le cui regole sono ampiamente conosciute da molti italiani; per chiunque non le sapesse, ci prodighiamo di spiegarle. Al contrario di altri programmi simili, nel Milionario gioca un solo concorrente alla volta: a separarlo dalla vincita del milione ci sono quindici domande di cultura generale, di difficoltà crescente, alcune delle quali costituiscono una sorta di check-point che, una volta superato, garantisce almeno il guadagno della cifra appena conquistata. In aiuto del giocatore ci sono tre aiuti, che tratteremo più dettagliatamente nel corso della recensione.

Chi vuol essere Milionario? - Recensione
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Giocare dal divano

Il quiz ha ottenuto ottimi ascolti in televisione non solo per la strutturazione, abbastanza classica, ma anche per il contesto in cui si svolge la partita. La comunicazione tra concorrente e conduttore è stata fondamentale per la riuscita dal programma, e questo elemento, inevitabilmente, è andato perduto nella trasposizione videoludica. Lo stesso discorso si potrebbe fare per la tensione generata dal quiz televisivo, che mette in palio molti soldi: tale caratteristica non solo coinvolge maggiormente lo spettatore, ma equilibra anche la partita del concorrente, rendendola indubbiamente più lenta e ponderata di quelle del videogioco. Si è smarrita anche la voce di Gerry Scotti, sostituita da quella di un anonimo commentatore che, purtroppo, non legge le domande ma si limita a conversare e comunicare l'esito dello risposte. Riguardo quest'ultimo aspetto bisogna criticare la scelta fatta, in quanto alcune frasi sono state associate a un singolo risultato (positivo o negativo), per cui riuscirete presto a capire, prima che vi sia ufficializzato, se la vostra risposta è quella corretta. Anche il sistema di controllo non è esente da problemi, sebbene il Wiimote sia ottimo per questo genere di giochi. Per rispondere a una domanda dovrete illuminare una delle quattro risposte situate nella parte inferiore dello schermo e premere A, ma non è necessario farlo contemporaneamente, come sarebbe stato logico, perché il gioco memorizza l'ultima opzione che avete toccato col cursore: in questo modo, una volta selezionata una delle quattro, vi basterà pigiare A, indipendente dalla posizione del puntatore, per confermare la risposta. Un simile processo conduce inevitabilmente, in qualche occasione, a rispondere – e sbagliare – involontariamente, coadiuvato anche dalla voce del commentatore, che a volte impedisce di spostare il cursore, fissandolo sulla opzione “A”.

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La modalità che non c'è

Come detto precedentemente, ad aiutare il giocatore nella “scalata al milione” ci sono tre aiuti: quello del pubblico, quello da casa e quello del computer (lo switch, introdotto nell'ultima edizione televisiva, non è stato inserito nella versione videoludica), ognuno di essi utilizzabile una sola volta in ciascuna partita. Il primo è piuttosto utile nel quiz originale, e consiste nel saggiare l'opinione del pubblico presente in studio; risulta fondamentale invece nel videogioco, in quanto, più che della domanda in sé, viene tenuto conto della posizione del quesito all'interno dei quindici totali: potreste così ritrovarvi degli spettatori incredibilmente colti, purché vengano interpellati nei primi momenti di gioco. Il secondo, la telefonata a un conoscente, è estremamente vantaggioso nel gioco originale, perché consente, oltre che di affidarsi alle conoscenze proprie della persona chiamata, di fargli cercare il significato di una parola in un qualsiasi vocabolario; per ovvi motivi non è stato possibile traslare nel videogioco quest'ultima prerogativa, così la telefonata ha perso molto del suo valore. In questa versione dovrete così limitarvi a chiamare un personaggio tra quattro proposti dalla CPU, sperando che ve ne sia almeno uno esperto nell'argomento desiderato (non potrete controllare prima): nella maggior parte dei casi non sarete fortunati, così vi ritroverete più spesso a escludere l'opzione suggerita che a selezionarla. L'ultimo aiuto, che elimina il 50% delle risposte, è l'unico che gode dello stesso prestigio nelle due versioni del quiz. Il Milionario soffre di altri problemi, principalmente nella gestione e nel numero delle domande, due discriminanti fondamentali per un gioco di questo tipo. Fin dalle prime partite vi ritroverete a rispondere agli stessi quesiti, che ritorneranno identici o con formulazione inversa, e vi accorgerete immediatamente che l'ordine in cui compaiono è stato impostato ingenuamente: alla prima domanda potrebbe capitarvi un argomento decisamente più complesso che alla sesta o alla settima, eventualità quasi impossibile nel quiz televisivo, ma sfortunatamente piuttosto frequente nella versione qui trattata. Queste sono le pecche che affliggono le parti inserite nel gioco, ma sarebbe ipocrita non menzionare quelle che ne minano la qualità perché assenti: non si possono creare dei profili personali, non ci sono statistiche, non c'è una modalità online per scaricare quesiti aggiuntivi o confrontarsi con altri giocatori. L'unico fattore capace di aumentare la longevità è il multiplayer, in cui massimo due concorrenti si alternano a rispondere alle domande. C'è anche un piccolo minigioco, non disponibile in singolo, che consiste nel trovare un ordine a una serie di parole... sfida che completerete in non più di dieci secondi: per la scarsa durata, oltre che per la mancanza di mordente, non saprà intrattenervi a lungo.

Chi vuol essere Milionario? - Recensione
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Commento

Il Milionario è un gioco semplice, ma troppi dettagli sono stati trascurati perché ci si possa ritenere soddisfatti: controlli imprecisi, domande che si ripetono fin dalle prime partite, difficoltà mal calibrata, modalità online e statistiche totalmente assenti, aiuti mal bilanciati. La strutturazione originaria è comunque valida, e grazie alla fama del quiz rimane un buon regalo per una certa parte dell'utenza Wii, anche se un prezzo budget lo avrebbe reso sicuramente più appetibile.

Pro

  • È sempre un buon quiz...
  • ... capace di coinvolgere molti tipi di giocatore
Contro
  • Diverse pecche nel sistema di controllo
  • Poche domande e mal ordinate
  • Non ci sono modalità secondarie