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Driven

Molti di voi associeranno la Formula Cart al tremendo incidente occorso mesi fa al pilota italiano Alex Zanardi, ma questo in realtà è uno dei campionati racing più seguiti negli States a cui un regista del calibro di Renny Harlin ha dedicato un film con Sylvester Stallone, dalla cui licenza ha preso le forme questo Driven.

RECENSIONE di La Redazione   —   17/02/2002
Driven

Una trama cinematografica

Uno dei film di apertura dell'attuale stagione cinematografica è stato Driven diretto da Renny Harlin, che annoverava attori di spicco del calibro di Sylvester Stallone (Joe Tanto) e Burt Reynolds (Carl Henry) solo per citarne alcuni. La storia si basava su Jimmy Bly, grande campione della Formula Cart in lizza per il titolo di campione in tale specialità. Ma purtroppo grande pilota in pista, ma anche ribelle e sregolato nella vita privata. Per evitare che commetesse pazzie, che andassero a minare la sua leadership nel campionato, il manager della sua squadra gli affianca un pilota veterano, Joe Tanto. Un crescendo di difficoltà in pista e nella vita privata, complicate dalla fidanzata di Joe, di cui Bly si innamora faranno da sfondo a un film giudicato da stampa e pubblico molto al di sotto delle aspettative. Proprio da questa base prende il via questo Driven per GBA di cui andiamo ad analizzare le peculiarità.

Driven
Driven

Tante modalità, poca originalità

Nella schermata principale potremo scegliere tra diverse modalità di gioco: arcade, single race, time trial, story, multiplayer, championship e bonus challenge mode. Come capirete dai nomi si tratta di modalità che possiamo ritrovare in ogni altro racing game esistente, così come classiche sono le opzioni che ci offriranno la possibilità di decidere il numero dei giri da efetturare e poco altro. L'unica veramente originale a disposizione è lo story mode che ci permetterà di vivere interattivamente il film vestendo i panni di Jimmy Bly e Joe Tanto. Il computer ci affiderà una serie di missioni basate sul prodotto cinematografico che dovremo portare trionfalmente a termine per proseguire nello stage successivo ; ad esempio terminare una gara al primo posto o fungere da spalla per il nostro compagno di squadra e così via. Interessante è anche l'opzione multiplayer che permetterà fino a quattro giocatori di sfidarsi in pista mediante cavi link e previo possesso di una copia del gioco per ciascun sfidante (credo che sarà quasi impossibile trovare più di due persone che abbiano questo titolo). In totale potremo dilettarci con dodici piloti, tutti provenienti dal film, e dodici tracciati che saranno sbloccabili via via nel gioco dopo aver terminato il campionato e lo story mode.

Driven
Driven

Grafica e sonoro

Gli sviluppatori hanno scelto per Driven un engine isometrico, con una telecamera che segue l'azione dall'alto così da permettervi di avere una panoramica di ciò che accade in pista. Grafica molto colorata e pulita in cui però ci sono evidenti contrasti. I programmatori hanno curato alcuni piccoli dettagli, anche insignificanti, trascurando aspetti fondamentali come la collisione degi sprite e il frame-rate nei momenti di maggiore caoticità. Ma cominciano con ordine. Se date una occhiata attenta alle vetture, noterete che le ruote sterzano indipendentemente dal comportamento dello sprite che raffigura la vettura, questo sicuramente è un virtuosismo sicuramente apprezzabile. Ma purtroppo la velocità di gioco, nei momenti in cui ci sono diverse vetture contemporaneamente su schermo, subisce dei netti cali che vanno a minare la giocabilità. Davvero un peccato dato che la essa si attesta su buoni livelli grazie ad un elevato livello di facilità nella guida, tanto è vero che il tasto A servirà per accellerare e B per frenare e voilà la gara è fatta. Passando al comparto sonoro posso semplicemente dire che è un titolo senza infamia ne lode, con le solite musichette a farci compagnia nelle schermate di gioco e nel corso della gara

Driven
Driven

Ultimo in pista

Se fosse stato il primo racing game ad uscire sul portatile Nintendo, forse avrebbe avuto qualche chance di notorietà, ma con giochi del calibro di GT Advance e Mario Kart Advance in giro, sarà veramente difficile che qualcuno sia disposto a spendere i suoi sudati risparmi per Driven. Le uniche persone che lo potrebbero trovare discreto sono i fan sfegatati del film da cui è tratto.

  • Recensione Driven PS2
  • Recensione Driven Film

    pro:

  • buon numero di vetture e piloti

  • contro:
  • tale licenza, tale gioco

  • grafica migliorabile
  • Driven
    Driven

    Cinema-videogiochi! Accoppiata vincente?

    In un periodo di scarsa creatività e paura di sperimentare, gli sviluppatori guardano sempre con maggiore interesse il "mondo esterno" alla perenne ricerca di un buon concept che possa fare da sfondo alla loro prossima creazione videoludica. Da sempre il cinema è, e lo sarà, una splendida musa ispiratrice per l'industria dei videogames, tanto è vero che il gap che separava questi 2 ambienti, anni or sono, si sta lentamente riducendo, dando il via a una serie di conversioni gioco-cinema e cinema-gioco che sembrano avere, purtroppo, un unico denominatore comune: la mediocrità. Proprio in questa scia sembrano essersi mossi i ragazzi della Bam che, avvalendosi della licenza del film Driven, ne hanno tirato fuori due videogames per PS2 e GBA.