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L'accademia del pallone

Benvenuti nella Scuola Calcio di EA, dove farete veramente di tutto, tranne che giocare a calcio...

RECENSIONE di Michele Maria Lamberti   —   19/03/2009

Ben strana dev'essere stata quella giornata nella sede canadese di EA, quella notissima per le iterazioni annuali di FIFA, quando, alla ricerca di una valida risposta al successo di Brain Training e compagnia, qualcuno se ne uscì con l'idea di fare un qualcosa di simile, però sull'argomento calcistico! Avreste mai pensato che si possa avere anche un QI calcistico insieme a quello normale che misura la materia grigia? Fatevene una ragione, perché Football Academy vi rivelerà il vostro, e saprà essere anche molto severo...

A Scuola con Scolari

Appena entrati nell'Accademia, la modalità principale di gioco, ci sarà nientemeno che Luiz Felipe Scolari (o meglio una sua versione statica e digitalizzata neanche benissimo...) ad accogliervi ed a spiegarvi i concetti di gioco. E avrà un bel da fare, perché all'inizio non ci capirete niente: nel tentativo di mettere su qualcosa di ben più sostanzioso che una classica collezione di minigiochi con risultato finale, i designer di FA se ne sono usciti con una formula alquanto astrusa e contorta, che però, come vedremo tra un po', in fin dei conti funziona.

L'accademia del pallone

Seguiteci perché la cosa è complicata: dunque, partite con 11 carte ognuna delle quali rappresenta un giocatore, reale grazie alla licenza FIFPro, preso dai cinque campionati presenti (Italiano, Inglese, Francese, Spagnolo e Tedesco), ognuno con le sue belle caratteristiche classiche (Velocità, Dribbling, Tiro... le solite cose insomma), il suo ruolo e la sua bella faccia digitalizzata. La prima cosa da fare è il Test QI, che vi fa affrontare ogni volta tre dei 14 minigiochi presenti. Questi sono chiaramente dedicati agli appassionati veri di calcio in quanto oltre a testare riflessi e abilità, mettono alla prova il più delle volte la vostra conoscenza in ambito di pallone: dovrete per esempio riordinare la formazione di una squadra, associare i giocatori alle nazionalità, le maglie ai campionati, addirittura dimostrare di conoscere la classifica finale della Bundesliga edizione 2001... Anche chi non vive esattamente di solo pallone però, dopo un iniziale periodo di frustrazione, comincerà a prendere le misure e a memorizzare un po' meglio i dati salienti, continuamente riproposti nel corso del gioco, aiutato dal fatto che i vari minigiochi sono comunque divertenti e ben fatti.
Al termine del test viene calcolato il QI calcistico, che influenza poi l'affiatamento della vostra squadra, e vi viene dato un pacchetto da sei carte, col quale rinforzarla. All'inizio potete avere soltanto carte di tipo "Bronzo", per sbloccare giocatori di maggior pregio dovete guadagnare un certo numero di punti sconfiggendo, col vostro team, le squadre delle massime serie dei Paesi citati prima. E' quindi il momento di scendere in campo...

La Partita di Pallone

Lo svolgimento del match vero e proprio è ancora più strano ed inusitato, ma dotato di un fascino tutto suo: la partita va bellamente avanti per cavoli suoi (voi sapete solo dove si trova il pallone in un determinato momento nel campo di gioco) finché non c'è un'azione nella quale intervenite. Ma intervenite in pieno stile da gioco di carte, confrontando le caratteristiche dei giocatori coinvolti ed effettuando diversi lanci di dado! Con un esempio sarà più facile: supponete che il vostro centrocampista si trovi davanti un difensore avversario, e lo voglia superare (lo decide il gioco come) con un dribbling, allora viene considerata la qualità "Dribbling" del vostro giocatore e quella "Difesa" dell'avversario.

L'accademia del pallone

A questi numeri viene poi aggiunto, o sottratto, un primo ammontare che dipende dalla mentalità che avrete dato alla squadra nel corso della partita: in un'azione di attacco, ad esempio, una mentalità offensiva porterà più facilmente un vantaggio, ma, essendo questa fase un lancio di dado, potrebbe anche danneggiarvi. Poi si considera l'affiatamento delle squadre, l'affaticamento giunti a quel punto della partita ed infine c'è la scelta dell'azione tra due possibili, una facile e una difficile. Nel caso del dribbling potete scegliere se effettuarne uno normale nello spazio o tentare di saltare l'uomo: la differenza è che, nel lancio di dado, la prima azione ha un valore massimo di +10 e uno minimo di -5, rappresentando quindi la quasi certezza di effettuare una buona giocata consigliabile quando già siamo in vantaggio sull'avversario, mentre la seconda va da +25 a -25, da rischiare quindi solo nel caso di forte svantaggio nei computi precedenti. Anche l'avversario può fare altrettanto, e nel caso di un'azione difensiva rischiosa ma vincente, se ne partirà bellamente in contropiede: se invece vi blocca normalmente, l'azione termina e il gioco riparte come prima. In caso di successo, infine, l'azione si protrae per svariati passaggi fino alla conclusione finale, dove a confrontarsi sono le caratteristiche "Tiro" dell'attaccante e "Presa" del portiere.
All'inizio sono disponibili da affrontare solo una squadra per campionato, le più debolucce: le successive si sbloccano accumulando, dopo i test QI, un certo numero di carte-giocatore di una determinata squadra e ovviamente una partita vinta contro l'Inter o la Juve vi dà più punti di una contro il Chievo o il Bologna (senza offesa, l'hanno deciso in EA). E il cerchio, in maniera contorta e faticosa, si chiude. Con un'appendice da "scambio di figurine" tra diversi giocatori, purtroppo non utilizzabile via Internet: il multiplayer si limita a questo.

Girone di Ritorno

Confusi? E' normale. Col tempo le meccaniche si capiscono e diventano chiare, e ne escono fuori anche i limiti che, paradossalmente, sono proprio un'estrema linearità e ripetitività. La formula riesce, sappiamo che a prima vista può sembrare incredibile, ad appassionare specie chi già ama il calcio, che vedrà con soddisfazione la sua squadra migliorare di test in test con l'acquisizione di sempre più campioni e divenire in grado man mano di affrontare team sempre più titolati. Lo svolgimento della partita pure sa essere appassionante, con risultati realistici proprio perché basati sulle caratteristiche, che non ci giureremmo ma sembrano prese pari pari da FIFA, vere dei giocatori, ed i minigiochi, come già notato, sono divertenti e ben fatti. Eppure ci si stanca ben presto a fare sempre le stesse cose, ad avere a che fare sempre con gli stessi elementi nei minigiochi e con le stesse azioni nelle partite, il tutto tra l'altro senza un obiettivo preciso che non sia quello di battere tutte le squadre presenti e collezionare, a mo' di album Panini, tutte le carte. In tutto questo non aiuta affatto una realizzazione tecnica che definire "povera" sarebbe un insulto per tutti i giochi dalla realizzazione tecnica effettivamente povera, il che è ben strano per un gioco EA Sports: gli unici elementi in movimento sono nei minigiochi, il resto è fatto da poche decine (in tutto!) di schermate statiche che ricordano i vecchi giochi DOS a 16 colori che si ripropongono continuamente, e da volti e maglie reali ma digitalizzati in modo da renderne difficile il riconoscimento. E il sonoro? Una sola musica per ogni fase del gioco, brutta e insignificante, pochissimi effetti tra i quali quello del pubblico, che avrete sempre nelle orecchie, di gran lunga il peggiore.
Un titolo insomma particolarissimo, molto interessante specie per una determinata fascia di pubblico ma limitato pesantemente da grossi difetti. E' ora del risultato finale...

Conclusioni

Multiplayer.it
6.6
Lettori (4)
8.9
Il tuo voto

Che EA Sports se ne esca con un gioco tanto peculiare, è già una buona notizia: che la singolarissima, seppur astrusa, miscela di Minigame Collection, Manageriale, Quiz e gioco di carte abbia tutte le potenzialità per divertire è una notizia addirittura splendida! FA intrigherà gli appassionati più feroci del Gioco più Bello del Mondo che avranno modo di mettere alla prova le loro competenze, nonché tutti quelli che sanno passare sopra ad una realizzazione tecnica da dimenticare. Siamo però convinti che, specie quando si ha in mano un'idea così carina, si debba fare molto di più per renderla dinamica ed interessante anche per i non calciofili, e per presentarla meglio di un (brutto) gioco DOS. Speriamo sia un inizio, perché la sostanza è indubbiamente molto buona!

PRO

  • Concept di gioco complicato ma intrigante
  • Tutti i minigiochi sono come minimo sufficienti
  • Gli appassionati di calcio lo ameranno

CONTRO

  • Lineare e molto ripetitivo
  • Grafica e sonoro da dimenticare
  • Lo "scambio" online avrebbe aggiunto molto