Lemmings?
Chi non ha mai giocato con Lemmings? Questo fortunato puzzle game è nato ben quindici anni fa, e da allora si è riprodotto su qualunque sistema da gioco, dal PC al Mac, dal CD-I al 3DO. La meccanica di gioco è rimasta pressoché invariata a ogni nuova apparizione: utilizzando un puntatore, dovremo aiutare una serie di Lemming a superare in modo incolume vari ostacoli e ad arrivare all’uscita di ogni stage. Questi animaletti sembrano non rendersi conto del pericolo, e quindi li vedrete camminare verso il vuoto o andare incontro a trappole di ogni tipo senza battere ciglio. Con una serie limitata di abilità da assegnare a ogni Lemming, dovrete a ogni stage trovare il modo di far arrivare al traguardo un numero minimo di creaturine. In molti casi ciò comporterà il sacrificio di alcuni di loro, quindi la componente strategica si fa più forte man mano che si procede nei livelli (tantissimi) e generalmente si trova il sistema per superare ogni zona nel migliore dei modi, attraverso una serie di tentativi. Per darvi un’idea di come funziona Lemmings, poniamo ci sia un livello in cui queste creature vengono depositate su di una piattaforma e cominciano a camminare verso destra. Da quella parte c’è il baratro, dunque dovremo controllare se fra le abilità da assegnare abbiamo l’ombrello: se sì, basterà munire ogni Lemming dell’oggetto perché l’atterraggio sia dolce e la camminata continui verso l’uscita dello stage. Diversamente, dovremo fermarne l’avanzata assegnando al primo della fila l’abilità di far cambiare direzione agli altri, quindi vedere se è possibile arrivare a terra cadendo da breve distanza su altre piattaforme.
Caratteristiche della versione PS2
EyeToy: Lemmings per PS2 è la conversione di Lemmings PSP, dunque ci troverete tutti gli stage e le abilità visti sul portatile Sony. Questo si traduce in due modalità di gioco principali che differiscono solo per la tipologia degli stage, a cui però è stata aggiunta la modalità EyeToy. I possessori di questa particolare periferica potranno cimentarsi in una serie di livelli in cui non c’è puntatore e non ci sono abilità, ma noi stessi sullo schermo a evitare che i Lemming muoiano per un motivo o per l’altro. E così ci ritroveremo a costruire ponti e scale con le mani, sperando che nessuno ci veda mentre lo facciamo…
Solitamente ogni versione di Lemmings differisce dalle altre per il design dei livelli e per le abilità che è possibile assegnare. Per quanto concerne i livelli, è impossibile fare paragoni: sono così tanti e diversi fra loro che possono solo rappresentare un punto di forza di questo prodotto. E le abilità non sono da meno, per numero e peculiarità: è possibile trasformare i Lemming in scalatori, fargli scavare buche o attraversare mura, fargli costruire scale, renderli capaci di atterrare incolumi da grandi altezze o invertire il senso di marcia dei propri compagni. Ed esplodere, naturalmente, quando non ci sono soluzioni alternative per sgombrare il livello…
A livello tecnico, EyeToy: Lemmings è molto ben fatto. I livelli sono più larghi dello schermo e dunque è necessario muovere lo stick analogico destro per farli scorrere, e in quel caso il movimento è fluidissimo. In effetti c’è poco altro: gli elementi poligonali sullo sfondo si muovono ma non mostrano un gran dettaglio. Diciamo che è tutto funzionale al gameplay, con in più un commento sonoro davvero riuscito e di grande qualità. [C]
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Commento
Quando ci si trova di fronte a un videogame che si pone fuori dagli standard, di solito lo si consiglia solo ai cultori del genere. Lemmings è sicuramente un gioco “alternativo” e unico nella sua meccanica, che però è in giro da molti anni e che dunque conta su una solida base di appassionati. Il tentativo del Team 17, in questo caso, è di adeguare la propria creatura ai canoni delle console di ultima generazione, e la presenza di livelli che sfruttano la periferica EyeToy non fanno che confermare la scelta. Alla fine dei conti, però, la sostanza non cambia: se vi piacciono i puzzle game e Lemmings in particolare, EyeToy: Lemmings è un prodotto da tenere in seria considerazione. Se cercate altro dalla vostra PS2, invece… be’, continuate a farlo.
- Pro:
- Molto ben programmato
- Numerosissimi livelli
- Funzionalità EyeToy originale e divertente
- Contro:
- È lo stesso gioco di quindici anni fa
- Se non vi piacciono i puzzle game, difficilmente lo amerete
Se c’è una piattaforma che ha avuto la fortuna di godere del lavoro del fior fiore degli sviluppatori, questa è Amiga. Quale che fosse il modello, il personal computer di casa Commodore ha sempre avuto delle armi molto convincenti per qualsiasi programmatore in erba, e ha visto crescere intere generazioni di software house che si sfidavano a colpi di scrolling in parallasse e sprite giganti. Questa tradizione si è un po’ persa sulle console a 32 bit, ma fa piacere poter vedere su PS2, pur durante la sua inevitabile fase senile, la stessa qualità che nasconde nottate passate davanti a un codice per rendere fluidissimo lo scrolling di immagini 2D ad alta risoluzione. Bentornato, Team 17.