0

FIFA 2002

Come ogni anno EA ci propone una nuova versione del suo best seller. Sarà veramente un nuovo gioco, o semplicemente un aggiornamento?

RECENSIONE di La Redazione   —   19/11/2001
FIFA 2002
FIFA 2002

Venticello allarga per Monnezza…

Iniziamo a giocare, amichevole preimpostata: Juve contro Roma. L’impatto grafico è sicuramente ad alti livelli, ogni textures è estremamente ben definita e piena di dettagli. Le skin dei giocatori sono veramente ben realizzate: è possibile scorgere muscoli in trazione, nonché tacchetti e disegni sugli scarpini, purtroppo si nota una realizzazione dei visi poligonali ambigua. Presi in se per se sono di ottima fattura, ma non corrispondono per nulla alle loro controparti reali: per disegnare Davids non basta applicare i dredd su una skin di colore. Un altro esempio può essere il buon Tommasi: più che lui sembra il commissario Nico Giraldi!! Visto che il titolo è famoso perché estremamente televisivo e verosimile ( apparentemente…), una modellazione più accurata sarebbe stata certamente più opportuna. Le animazioni degli atleti sono molto buone: fluidissime e se a schermo non ci fossero numeri e indicatori vari, un profano potrebbe scambiare il gioco per una partita vera. I guardalinee sbandierano, l’arbitro corre ed è sempre vicino all’azione, mentre i giocatori poligonali replicano con naturalezza i movimenti esatti di quelli veri: chiamano i lanci, si toccano le parti doloranti, zoppicano. Un mese fa TIF 2002 rappresentava il metro di paragone, ora è certamente Fifa, anche se a onor del vero c’è da aggiungere che più che calciatori, i nostri eroi in mutandoni di tela sembrano avere movenze da pattinatori. Si ha la sensazione di scivolare in parole povere. Gli elementi di contorno sono anch’essi molto al di sopra della media: il pubblico e gli stadi sono finalmente realizzati come si deve: la gente anche se realizzata mediante bitmap vive la partita, si alza e tifa come non si era mai visto prima. Il sonoro fa egregiamente il suo dovere: le musiche di sottofondo dei menù sono esattamente quello che ci si aspetta da un titolo di moda come questo, mentre onore al merito per quello che riguarda gli effetti sonori: oltre ai cori dei tifosi, è possibile sentire anche i giocatori sgolarsi in mezzo al campo.

FIFA 2002
FIFA 2002

Le colpe dei padri ricadono sui figli?

Chiaramente, parlando di Fifa, ci deve essere per forza qualcosa di negativo. Viste le critiche piovute col passare delle edizioni ai programmatori, quest’ultimi, bontà loro, hanno cercato di apportare cambiamenti nella meccanica di gioco, croce e delizia del titolo E.A. La novità principale è il nuovo sistema di passaggi: finalmente si ha una barra di caricamento, e in più ci viene data la possibilità di lanciare il pallone in qualunque direzione si vuole. Detto così potrebbe sembrare che si siano risolti tutti i problemi di Fifa. Invece le cose sono peggiorate, in quanto il passaggio da un sistema arcade ad uno più “simulativo” non fa altro che complicare le cose. Oltre a dosare la forza bisogna avere anche l’occhio lungo nel lasciare la X nel momento in cui l’indicatore segna verde ( la barra è divisa in tre zone che non sono lunghe uguali: bianca=lancio corto, verde vuol dire ottime probabilità che il compagno la intercetti, rosso equivale a lanciare nel parcheggio dello stadio ). Il fatto positivo è che i passaggi non sono più telecomandati, però a causa di una meccanica quanto mai cervellotica, la percentuale di lanci errati molto alta. La serie Fifa non accetta compromessi insomma. Purtroppo le note dolenti non finiscono qui: il cross risente molto della nuova meccanica e anche dopo molto allenamento, sarà raro vedere bei cross nel mezzo: il più delle volte vanno a cercare un inesistente compagno fuori area. Passando di bene in meglio c’è da aggiungere anche che la reattività dei giocatori non raggiunge lo stato dell’arte: è veramente gratificante faticare sette camicie per lanciare la palla tra le maglie dell’arcigna difesa avversaria, per poi notare che i nostri punteros se ne stanno fermi in mezzo al campo a rimirare qualche bellezza in tribuna. Niente anticipi insomma. Ci sono poi altre “piccole” cose che non mi sono granché piaciute: rimangono inalterate le dimensioni chilometriche dei tackle in scivolata, molte volte i difensori si addormentano in area, specialmente sulle palle alte, e in più si vedono portieri prodursi interventi alquanto scardinati,valido sul piano teatrale, ma non certamente su quello calcistico. Questo è quanto. Per carità è possibile effettuare discreti numeri, fintare il tiro, doppi e tripli passi, ma la sensazione è quella di non avere mai il pieno controllo delle proprie azioni. Come al solito la fisica della palla rimane la caratteristica più bizzarra dell’intera serie: le traiettorie assunte dal pallone sembrano essere uscite talvolta dai libri di geografia astronomica, in più i tiri in porta o sono di una lentezza esasperante, o d’improvviso accelerano di botto manco i giocatori avessero spinto il tasto della nitro! Tirando le somme, è si possibile affermare che c’è stato un effettivo cambiamento di rotta in Fifa 2002, ma certamente non sono poi molti i benefici che ha realmente apportato. L’aspetto simulativo è stato implementato in una maniera poco intuitiva e di difficile apprendimento nonché fonte di scarsa gratificazione: spingere un tasto al momento esatto è una soluzione valida in alcuni titoli sportivi, tipo il golf, o nei rithm game, ma che appare completamente fuori luogo in un titolo calcistico. Come sappiamo i giochi di calcio si dividono in due categorie, quelli arcade e quelli più votati ad un approccio più realistico. Ora il titolo E.A. ha provato a mediare tra queste due anime, con l’unico risultato di scontentare entrambe. Chi trovava semplici, facili da padroneggiare, accattivanti qualunque delle predenti versioni, si trova per le mani un prodotto che tradisce una tradizione consolidata negli anni, che cede alle lusinghe di Sua Maestà la Realtà. Chi invece è solito giocare a titoli più impegnativi e tecnici, non può che trovare Fifa ancora troppo poco profondo e completo. Alla fine c’è ben poco da aggiungere, il titolo rappresenta una certa voglia di sbilanciarsi verso una meccanica di gioco più accurata e matura, peccato che questi buoni propositi non siano stati accompagnati da una realizzazione pratica positiva. Un vero peccato.

    Pro:
  • Ottima grafica
  • Ottimo sonoro
    Contro:
  • Sistema dei passaggi per nulla intuitivo
  • Reattività dei giocatori
  • Fisica della palla
FIFA 2002
FIFA 2002

Boc cosa ne pensa?

Dopo l’esauriente commento del caro Gozzer, cercherò di essere il più conciso possibile, limitandomi ad esporre esclusivamente le mie impressioni e i miei commenti. Rubo solo qualche riga per ripetere che mi è sembrato molto strano che nella pre-presentazione, ovvero quando compaiono i marchi ufficiali, ci siano i simboli di tutte le leghe calcio e manchi solo lo nostra…vabbè, è un peccato veniale, ma sinceramente non ne capisco il motivo, dato che nel gioco compaiono tutte le squadre del nostro campionato! Ritornando alle mie sensazioni, posso iniziare dicendo che il primo impatto non è stato dei peggiori, forse perché mi ero immaginato di trovarmi di fronte all’ennesimo remake della serie, senza che i programmatori avessero realmente applicato le migliorie tecniche tanto decantate in fase di sviluppo. Mi è piaciuto abbastanza l’ingresso in campo dei giocatori, anche se si fa un pò di fatica a riconoscerli perché i modelli non sono poi così corrispondenti alla realtà come invece avviene in This Is Football 2002 e in ISS. Il commento è affidato a Bulgarelli e Caputi e, nonostante gli interventi siano abbastanza coerenti con le azioni e alquanto vari, si sente nella loro voce un nonsocchè di piattezza e apatia, cosa che al contrario avrebbe non poco aiutato nell’immedesimazione nel titolo, visto che,a primo impatto, sembra proprio di stare assistendo ad una partita vera( considerate che mia madre, passando, mi ha detto: che rottura, anche oggi le partite….! ) Per quanto riguarda l’aspetto ludico puro, ci sono dei lati positivi e alcuni negativi. Per esempio, i controlli sono stati migliorati e, nonostante i calciatori tendano ancora a pattinare, si ha più sensazione di padroneggiali rispetto alle passate serie. Veniamo alla nota ambigua, quella dei passaggi. Ottima l’introduzione della barra di potenza, ma sarebbe stato meglio introdurla solo per i tiri, visto che è veramente difficile calibrare in velocità passaggi degni di tale nome, inoltre, la barra ci mette troppo tempo a caricarsi e spesso gli avversari riescono a toglierti la palla senza troppe difficoltà. Inoltre, risulta spesso frustrante non riuscire a far arrivare la sfera dove si vuole dato che il tutto deve essere effettuato al millesimo di secondo. Non chiedevo certo passaggi telecomandati, ma così è troppo. C’è un’ opzione che dovrebbe sopperire a questa “imprevedibilità” , ma sinceramente, una volta abilitati gli aiuti, non è cambiato molto. Bisogna inoltre dire che settando la velocità di gioco a velocissimo e la difficoltà a esperto è veramente difficile giocare bene. Con l’utilizzo dello stick analogico destro è ora possibile effettuare degli 1-2 molto belli, anche se spesso sono intercettati dagli avversari. Cosa che ancora non capisco è il metodo di utilizzo della corsa; sarebbe il caso di abbandonare la pressione ripetuta del tasto, visto che riuscire a combinare questo movimento col dosaggio del cross o del tiro o del passaggio, nonché della stupenda features che permette al giocatore di far scattare il proprio compagno verso porta o sulla fascia grazie alla pressione di un tasto, è veramente troppo, bisogna essere contorsionisti! Non metto in dubbio che una volta presa padronanza con questo “caos” di combo il gioco risulti molto più gratificante, ma non credo che gli estimatori della serie volessero questo. Si è passati dall’eccessiva vena arcade a questo ibrido che lascia perplessi. Tornando ai cross sono anch’essi di difficile realizzazione, soprattutto se si è pressati da un’ avversario . I tiri al contrario sono sempre gli stessi e non è bastata l’introduzione della barra di caricamento per renderli più vari e realistici. Curiosa l’introduzione nelle opzioni della scelta della potenza dei tiri in partita, visto che alla fine non cambia poi molto, comunque l’ importante è che si sia imboccata la strada giusta. Non mi è piaciuto però il metodo di gestione della panchina, visto che non c’è una schermata che faccia capire in quale posizione giochi un giocatore; c’è solo l’elenco ma non si capisce per esempio, se Rui Costa gioca al centro, sulla fascia oppure in attacco, bisogna andare per tentativi, ovvero cambiargli posto, uscire e rientrare finché non si ottiene quel che si vuole. Migliorata in generale l’intelligenza dei difensori che non creano paurosi buchi come in passato. Alla fine il titolo risulta discretamente giocabile e vario ma con un andamento atipico, né arcade né troppo rispondente alla realtà, quindi ribadisco il concetto che sicuramente i fan della serie rimarranno perplessi e gli estimatori di giochi più realistici non troveranno quello che sicuramente altri titoli sono in grado di offrire. Un plauso alla EA per essere riuscita a invertire la tendenza dopo tutti questi anni di piattezza creativa.

    Pro:
  • Nuovo sistema di controllo
  • Grafica
    Contro:
  • Nuovo sistema di controllo
  • Pattinamento dei giocatori

FIFA 2002
FIFA 2002

BOC: FIFA 2002 PsOne

Puntuale come ogni anno la serie Fifa non poteva non approdare anche sulla piccola di casa Sony. Il gioco ripropone fedelmente tutte le opzioni e i vari contorni presenti nel titolo PS2, quindi rimando all’articolo del mitico Gozzer per eventuali delucidazioni. Rispetto alla sopracitata versione ha però diverse differenze nel gameplay, rispecchiando una programmazione più frettolosa e meno attenta, atta a riprendere tutti i difetti della serie. Stranamente il gioco è parecchio scattoso, non riuscendo a mantenere un frame-rate costante nemmeno in caso si decida di cambiare la velocità di gioco; si, dopo il tutto risulta più veloce ma non più fluido, anzi si ha come l’impressione che si tenga premuto l’avanzamento veloce!! Questo aspetto pregiudica non di poco la giocabilità totale, rendendo molto irritanti e fastidiose le partite. Questo aspetto migliora se si gioca con una PS2 e con abilitate le migliorie che la nuova macchina offre, ma sinceramente mi chiedo chi giocherebbe a questo titolo con suddetta macchina avendo la possibilità di giocare con la versione “maggiore”. Riguardo i controlli e i passaggi, come già accennato prima, il gioco risulta essere più vicino alla precedente release, ma questo non è proprio un gran danno perché perlomeno è più facile effettuare dei passaggi, infatti l’utilizzo della barra di caricamento è più intuitivo. C’è sempre però il gran difetto che affligge tutti i Fifa, dal 3DO a oggi, ovvero la possibilità di partire da metà campo (se non prima) e arrivare davanti al povero portiere senza che questo possa farci nulla. Parlando dei tiri ci troviamo di fronte alle ennesime “bordate” che rendono monotone le conclusioni a rete, portando, nonostante l’introduzione della barra di potenza a tirare sempre forte. I portieri a volte sono saracinesche ma altre volte si fanno bucare troppo facilmente. In definitiva questa ennesima incarnazione della serie Fifa risulta un passo indietro inspiegabile, soprattutto a seguito del buon “esperimento” effettuato con la versione PS2. Consigliato solo a chi non ne ha perso neanche una copia della collezione.

    Pro:
  • Licenza ufficiale
  • Passaggi migliorati rispetto alla versione PS2
    Contro:
  • Scattoso
  • Monotono
  • Sempre il solito Fifa

FIFA 2002
FIFA 2002
FIFA 2002
FIFA 2002

L’ora è giunta….

Finalmente l’articolo che io e Boc aspettavamo oramai da marzo 2001 è arrivato: signori e signore : Fifa 2002 per Ps2. Finalmente potremo fugare (se sarà il caso ovviamente) con decisione e con estrema obiettività tutte quelle voci maliziose che tempestavano la scorsa primavera, la nostra povera casella postale. Come nei miei peggiori incubi (o sogni…) si palesava dietro a minacciosi nick il dubbio, il sospetto: Gozzer e Boc vengono pagati dall’Electronic Arts? Come osano dire peste e corna (ma quando mai!) del venerandissimo Winning Eleven 5? Ma è meglio iniziare, lasciando perdere episodi che in fin dei conti c'entrano poco e male con i giochi. Accesa la console si viene investiti da un tripudio di loghi ufficiali delle varie federazioni e chissà perché manca quella Italiana. Dopo un’introduzione affidata all’ottimo brano 19/2000 dei Gorillaz come accompagnamento ad un intro realizzata parzialmente col motore del gioco, si arriva al menu principale del gioco. Qui ci viene offerta una vasta possibilità di scelta come da tradizione E.A.: è possibile partecipare ad ogni tipo di competizione e campionato, dalle qualificazioni mondiali del centro America, al campionato israeliano. In più è possibile sbloccare manifestazioni segrete, nonché si può creare un torneo a nostra completa discrezione. Il resto dell’opzioni riguarda la possibilità di creare o modificare squadre e giocatori, verificare i nostri progressi e non ultima quella di correggere gli assetti tecnico tattici delle squadre anche mediante il calciomercato. Le opzioni vere e proprie del titolo a parte controlli, audio, durata della partita e via dicendo ci permettono di impostare tutta una serie di parametri tecnici importanti che incidono fortemente sulla giocabilità del prodotto: severità dell’arbitro, velocità,e comandi assistiti, che influiscono sui lanci, sui tiri e sugli scatti.