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L'allenatore in tasca

Dal PC alla PSP arriva il miglior gestionale di calcio degli ultimi anni in una versione "ad hoc" per il portatile Sony.

RECENSIONE di Massimo Reina   —   28/12/2007

Un manageriale di calcio sul palmo della mano. La possibilità per i calciofili più incalliti di portarsi sempre dietro la propria squadra del cuore per allenarla, seguirla, gestirla quando e dove si vuole. Deve essere stata questa la molla che ha convinto anni fa, insieme ovviamente alla possibilità di guadagnare un bel mucchietto di soldi, SEGA e Sports Interactive della bontà dell'operazione e a concepire questa serie per il portatile Sony.

L'allenatore in tasca

Handheld 2008, diciamolo subito, terzo capitolo della serie Football Manager su PSP, è una sorta di porting-titolo a se per la stessa, riveduto e corretto, e aggiungiamo anche ridotto, del quasi omonimo FM2008 disponibile su PC, e naturale evoluzione dei suoi predecessori sempre sul portable. Sports Interactive ha dovuto in questo caso per forza di cose ridurre i contenuti di questa edizione per far entrare il maggior numero possibile di materiale nell'UMD, concentrandosi quindi sul database e sulle funzioni basilari di un manageriale, piuttosto che sul comparto grafico o sonoro, evidentemente abbastanza scarno. Ma in fin dei conti questa tipologia di giochi non contempla di suo troppa attenzione per questi ultimi due aspetti, ed il risultato, come vedremo, non è affatto male.

It’s time to play…

La struttura di Football Manager Handheld 2008 è dunque quella classica della serie e di ogni prodotto del genere. Pochi fronzoli e molta sostanza. All'inizio il giocatore è chiamato a scegliere il campionato dove desidera cimentarsi (in tutto 33) fra quelli disponibili in queste dieci nazioni: Australia, Belgio, Portogallo, Inghilterra, Francia, Germania, Spagna, Olanda, Scozia e Italia. Dopodiché è possibile selezionare la squadra che si vuole allenare senza alcuna limitazione di sorta, dalla più grande per quel torneo, ad esempio Real o Barcellona nel caso della Liga, alla più piccola, da portare ad una tranquilla salvezza, come il Levante o il Murcia, per rimanere sempre in ambito spagnolo.

L'allenatore in tasca

Peculiarità interessante del titolo è il fatto che qualsiasi sia la vostra scelta, le problematiche inerenti alla guida tecnica di un club verranno inevitabilmente fuori nel corso della stagione in rapporto agli obiettivi prefissati e agli uomini disponibili. Nel dettaglio se decidete di allenare il Manchester United o il Milan difficilmente vivrete un torneo sereno per tutto l'anno, come e più che se sceglierete altri team meno prestigiosi. Nei momenti più sereni in cui tutto sembra andare bene avrete il problema di chi mandare in panca fra i campioni in organico, con tanto di mugugni e musi lunghi da parte dei prescelti, mentre in quelli in cui i risultati non arrivano la pressione dei dirigenti e del pubblico si farà via via più intensa. Diventa quindi fondamentale mantenere un certo equilibrio fra gestione tecnico-tattica e rapporti umani, cura della psicologia degli uomini a disposizione nell'organico. Un premio in danaro, un rinnovo, un posto in prima squadra in un match clou al momento giusto può servire a mantenere unito lo spogliatoio e calmi i fuoriclasse che vanno spesso in panchina, più di ogni altra cosa (è ad esempio possibile criticare o elogiare i propri giocatori in pubblico o in privato per motivarli). E questa serenità del gruppo dovrebbe poi portare a dei risultati sul campo e conseguentemente una minore pressione di tifosi e proprietari del team.

La gestione è tutto

Certo ci sono mille altri fattori che determinano poi il successo di un tecnico. A partire dalla sapiente scelta di tattiche e strategie magari in funzione degli uomini a disposizione. In questo FMH 2008 è stata tra le altre cose implementata l'opzione che consente di personalizzare in maniera più approfondita le suddette, per poi magari scambiarle con gli amici via Wi-Fi. Per poi proseguire con l'intelligente e attenta osservazione degli uomini a disposizione. Una delle novità del titolo risiede infatti nella disponibilità di una seconda squadra composta da riserve che tende ad incrementare il numero di giocatori in organico e quindi a variegare le possibilità di scelta e valutazione dei singoli.

L'allenatore in tasca

Senza contare che fra essi si potrebbe nascondere il talento di turno ancora acerbo, da svezzare, che una volta scoperto (nella rosa o tramite gli osservatori altrove e poi ingaggiato) e lanciato potrebbe consentire, oltre che di vincere più spesso, anche di racimolare un bel mucchietto di soldi dalla cessione del fuoriclasse più vecchio che occupava il suo ruolo. Pensate ad esempio di scovare il Messi o il Dos Santos di turno: teoricamente potreste cedere ad una offerta milionaria su Ronaldinho e venderlo, avendo due virgulti come l'argentino e il messicano in squadra... Ed è proprio il mercato un altro degli aspetti importanti del gioco. Qui è possibile praticamente fare di tutto: strappare calciatori in scadenza di contratto a parametro zero ad altri club con offerte allettanti, a volte anche farlocche, o sbaragliare la concorrenza sul Fenomeno di turno aggiungendo dei bonus al suo possibile stipendio per attirarlo maggiormente. Ed ancora convincere le proprie vecchie star alla Maldini o Nedved a non ritirarsi e a giocare ancora un anno o più, etc. Insomma, tutto, ma proprio tutto quanto avviene dietro le quinte del calciomercato e della gestione di un team è realizzabile in FMH2008.

Scarno ma con stile

Operate le varie scelte si affronta finalmente la gara. Ma qui c'è poco da dire. Tutto avviene in forma scritta, non c'è nessuna simulazione visiva di quanto avviene sul campo purtroppo. Dopo aver imbastito la formazione migliore, destreggiandoci tra infortuni, squalifiche e condizioni fisiche precarie, non ci rimane altro da fare che leggere quanto avviene sul rettangolo verde e intervenire di conseguenza alle "segnalazioni" che ci giungono in "cronaca scritta" con cambi di modulo, uomini, strategie. Tuttavia il dopo partita non è affatto male.

L'allenatore in tasca

Ci si può ritrovare ad essere contrari ad alcuni cartellini e successive squalifiche e quindi appellarsi presso il giudice sportivo, o ancora richiamare duramente un giocatore particolarmente svogliato e controbattere alla stampa. Dal punto di vista estetico, come accennato poc'anzi, il titolo si rivela piuttosto povero di dettagli, ma d'altronde non è l'orpello quello che conta in questo genere di prodotti. Graficamente l'interfaccia di gioco appare gradevole, stilisticamente simile ad alcune produzioni tv e molto accessibile. L'audio lo abbiamo più volte ripetuto nel corso di questo articolo non è mai stato il forte dei manageriali, tuttavia qui si è probabilmente esagerato. Va bene non occupare spazio sull'UMD con file sonori, ma almeno una traccia musicale potevano metterla. Durante il lungo spesso navigare fra i menù del gioco, infatti, il silenzio regna sovrano interrotto solamente dai vari click legati alla pressione dei tasti del pad dopo le vostre scelte.

Conclusioni

Multiplayer.it
8.0
Lettori (3)
5.8
Il tuo voto

C'è poco da dire a conclusione di questo articolo: Football Manager Handheld 2008 si conferma per l'ennesima volta il miglior manageriale disponibile sul mercato. Nonostante questa versione sia praticamente simile strutturalmente ai predecessori su PC, a parte come detto delle varianti tecniche, il titolo Sports Interactive rappresenta il prodotto ideale per tutti gli appassionati di manageriali calcistici, l'ideale, sorvolando su alcuni piccoli difetti, per dare sfogo all'allenatore che è in voi.

    Pro:
  • Molto credibile a livello gestionale.

PRO

  • Controllo totale sulla squadra.
  • Grande longevità
  • La componente partita andrebbe visivamente migliorata.

CONTRO

  • Un paio di brani musicali nei menù non avrebbero guastato.