Prima di tutto una domanda: siete fumatori? Bene, amici cari, vi vogliamo bene, saltate pure questo paragrafo introduttivo e dirigetevi spavaldi e pieni di nicotina al cuore dell'articolo. Non lo siete? Ahi ahi ahi, allora siete fuori dal giro: quest'articolo, così come il non-gioco DS al quale si riferisce, non è per voi, per cui girate al largo, non vi vogliamo con la vostra voce limpida, le vostre energie giovanili intatte, i vostri denti immacolati e le vostre possibilità inferiori del chissà quanto percento di beccarvi un tumore. Tzè!
Con il primo passo si è già in viaggio
Rieccoci a noi, cari amici fumatori, quegli altri se ne sono andati, niente paura! Bene, conoscete Allen Carr? Sicuramente sì, visto che si tratta, come egli stesso si definisce sul retro di questa produzione Ubisoft, del "più grande esperto mondiale su come smettere di fumare". Al che, agli albori di questa tutto sommato sorprendente esperienza, ci venne la facile e scontata battuta secondo la quale magari lo era sul serio perché l'aveva fatto decine di volte. E invece salta fuori, dopo un rapido giro di documentazione, che il signor Carr è inventore di un metodo piuttosto di successo che trova tra i suoi beneficiari e testimonial nientemeno che Anthony Hopkins, e tranquilli, non è che per smettere di fumare il noto attore abbia dovuto cominciare a mangiare le persone, quello era solo un film. Al massimo sarà diventato divoratore di chewing gum.
Tale metodo, chiamato semplicemente "Easyway", è anche alla base di un libro, best seller internazionale pubblicato in 50 nazioni e che ha venduto nove milioni di copie, che noi, ovviamente, non avevamo mai sentito nominare prima di accingerci a testare quest'ultimo non-gioco della serie "Il Mio Coach di Benessere": effettivamente, riflettiamo, già che Ubi è in ballo con questa serie ben poco ludica farne uno sul fumo non è affatto una cattiva idea, e da qui a rivolgersi al massimo esperto mondiale il passo è breve. Insomma, in effetti le premesse sono delle migliori: una software house seria, un esperto riconosciuto... Il problema è che noi non abbiamo la minima intenzione di smettere di fumare, ce l'hanno imposto editorialmente: dunque, indole beffarda e scettica, accendiamo il DS con aria di sfida come a dire: "Bene, caro Allen, fammi vedere cosa sai fare!"
La strada per la libertà
In realtà, ce ne saremmo resi conto di lì a poco, non eravamo noi a sfidare Allen Carr, ma il piccolo "mostro della nicotina" che risiede in ogni fumatore, una piccola, vorace creatura che ha bisogno di sigarette per vivere, e che ci spinge a fare le cose più folli solo per soddisfare la sua bulimia. E' difatti definibile solo folle, l'Easyway ci spinge a pensare, lo spendere un sacco di soldi per una cosa che ci fa male, non ha un buon sapore, ci toglie energie ed oggigiorno ci esclude anche dal consesso sociale; acceso il DS, il titolo sembra fare di tutto per accoglierci a braccia aperte, ci chiede come ci chiamiamo, ci permette di scegliere il nostro tutor da una rosa di sei (persone realmente esistenti e che lavorano in qualche centro Easyway sparso per il mondo), ci rassicura sul fatto che l'esperienza dello smettere di fumare sarà tutt'altro che dolorosa,
anzi, persino divertente: infatti, mentre smettiamo di fumare possiamo tranquillamente continuare a fumare. Dove sta l'inghippo? Semplicemente nel fatto che il "gioco", così come il metodo, si divide in due grandi parti, la prima delle quali, la "Strada per la libertà", è una sorta di indottrinamento psicologico uguale ma opposto a quello che ci ha fatto il mostriciattolo: lui ci convinse, ai tempi, che fumare era bello, che le sigarette avevano un buon sapore, che era un'ottima cosa per superare i momenti di noia, che ci rendeva attraenti ed interessanti per il prossimo, che ci avrebbe rilassati e aiutati a concentrare... Allen Carr invece, passo passo, ci convince esattamente del contrario, ribattendo punto su punto a quelli che sono tutti i luoghi comuni, positivi, sulle sigarette. E mentre siamo piuttosto sicuri che le parti testuali di questa fase di gioco siano né più né meno che dei riassunti delle parti salienti del libro, il medium videogioco ha una possibilità che la carta stampata non ha: ad ogni "sezione", riguardante ognuna uno specifico motivo per il quale si fuma, è associato un minigioco, che ribadisce in forma interattiva il concetto. E così ci ritroviamo ad esplorare una grotta raccogliendo diamanti che però ci portano sempre più in basso finché non possiamo più risalire, a pulire denti sempre più sporchi, a fare il nostro lavoro di ogni giorno che però sarà sempre più difficile dopo ogni pausa-sigaretta... Un'ottima idea, anche se piuttosto obbligata, che si rivela in ultima analisi azzeccata ed efficace, anche grazie allo stile grafico semplicissimo ma simpatico; una volta sbloccato un minigioco nella modalità principale potremo riaffrontarlo singolarmente per ottenere punteggi più elevati: purtroppo però così, avulsi dal contesto, ci si rende conto del valore ludico non esattamente di pregio di molti dei 12 minigame presenti, spesso noiosi, frustranti, poco giocabili o una combinazione delle tre cose.
Ma mi lasci sul più bello?
Dopo aver demolito in maniera gentile e amichevole le nostre convinzioni sul fumo (cosa che si può fare anche in mezza giornata), il nostro tutor ci mette di fronte al fatto compiuto: la sigaretta che quasi ci ordina di fumare a questo punto sarà l'ultima! E' una sorta di verifica, per testare quanto le cose che ci ha detto fino a quel momento siano state veramente assimiliate dalla nostra psiche. Dopodiché una serie di consigli per affrontare l'ultima e definitiva parte del nostro viaggio, che si sblocca nello stesso momento:
il "Calendario dei benefici". Uno si aspetta chissà cosa, un sostegno di un certo livello in quella che, si sa, è la parte più difficile quando si smette di fumare, e invece questa è proprio la fase più deludente, scarsa, povera di tutto il "gioco", limitandosi ad un paio di frasette da sbloccare una al giorno per la prima settimana, poi una alla settimana per le successive tre, che ci informano, ad esempio, di quando si è esaurita la nicotina in circolo nel nostro corpo, di quando dovremmo cominciare ad accorgerci di avere una pelle più luminosa, di quando cominciamo a sentire in maniera più definita sapori ed odori... Tutte cose vere, per carità, che abbiamo potuto riscontrare in prima persona, resta il fatto che il caro Allen sembra abbandonarci proprio nel momento di maggior bisogno: dopo aver fatto uno splendido lavoro nel creare, o nel risvegliare, anche in chi non aveva intenzione di smettere di fumare la convinzione che fumare fa solo male senza dare alcunché in cambio, quando si tratta di dover realmente cominciare a resistere alla tentazione Easyway sembra praticamente inutile, lasciandoci in balia della sola forza di volontà. Il che, magari, dal punto di vista della psicologia e dell'efficacia del tutto può anche essere positivo, ma dovendo giudicare il prodotto dal punto di vista di un magazine di videogiochi...
Conclusioni
Non c'è voto in questa recensione perché non sarebbe corretto inserire Smetto di Fumare con Allen Carr in una scala di valori formata da prodotti di tutt'altro scopo; certo, il titolo ha una componente ludica che, tagliamo la testa al toro, non è certo disastrosa ma diventa assolutamente insignificante se presa solo per i suoi valori tradizionali, ma il punto è un altro: Allen Carr vi farà realmente smettere di fumare? Chi vi scrive non tocca una sigaretta esattamente da una settimana, ed i benefici, inutile dirlo, sono concreti, tangibili, superiori a qualsiasi cosa possiate sentire in giro. Non fumare, in una parola, è meraviglioso. Solo che chi vi scrive ha anche una voglia incredibile di accendere, il che è normalissimo, ma qui il supporto fornito dal gioco è venuto completamente a mancare, dopo essersi dimostrato assolutamente vincente nella prima fase, e ora ci tocca contare solo sulle nostre forze. Il metodo Easyway insomma funziona, ma forse il DS non è il mezzo ideale: magari sarebbe meglio comprarsi il libro e frequentare un centro. Oppure, semplicemente cominciare a resistere ogni volta che si presenta la tentazione. In ogni caso, in bocca al lupo!
PRO
- Prima fase molto convincente
- Graficamente (non "tecnicamente") molto simpatico
CONTRO
- Abbandona nel momento di maggior bisogno!
- Minigiochi di scarso valore ludico