0

Medal of Honor: Airborne

Mentre la serie di Call of Duty, con l'imminente quarto capitolo, ha abbandonato lo scenario della seconda guerra mondiale per passare ad un setting moderno, la saga di Medal of Honor continua a rivangare gli scontri tra forze alleate e naziste, mettendo stavolta l'utente nei panni di un indomito paracadutista americano.

RECENSIONE di Fabio Palmisano   —   12/10/2007

Medal of Honor: Airborne rappresenta la seconda uscita della serie su cellulare, sequel di un discreto action game bidimensionale e conversione dell'omonimo titolo previsto per console. In realtà, di "airborne" questa versione mobile ha ben poco: il paracadute riveste infatti un ruolo assolutamente di contorno, quando invece poteva essere tranquillamente protagonista di mini-game o sezioni a parte. Al di là di questa discutibile omissione, l'ultimo nato in casa EA è uno shooter convincente, di sicuro non esente da difetti ma comunque di un livello qualitativo sopra la media. A partire dalla realizzazione grafica, totalmente tridimensionale e che svolge bene il proprio compito: il frame rate è stabile, gli elementi su schermo sono abbastanza numerosi e i modelli poligonali all'altezza. Qualche dubbio è sollevato soltanto dall'utilizzo dei colori (grigio, marrone e verde scuro la fanno da padroni) e dalle animazioni un po' risicate dei soldati nemici, mentre il sonoro si basa su pochi effetti e musiche ma di buona qualità. A livello puramente ludico, Medal of Honor: Airborne si rivela un action game dalle meccaniche piuttosto semplici, ma ben implementate: primo indizio in tal senso viene dato dall'efficiente sistema di controllo, composto da otto tasti per il movimento ed altri due delegati al fuoco e al cambio dell'arma.

L'azione è inquadrata da una telecamera aerea a tre quarti, che permette un'ottima visione dello scenario circostante: qui l'utente deve muoversi di copertura in copertura, eliminando i soldati nazisti e procedendo verso i propri obiettivi, che rientrano nei classici canoni del genere (raggiungere un checkpoint, distruggere un'installazione nemica, e così via). Per quanto le meccaniche ludiche siano tutto sommato elementari, Medal of Honor: Airborne non è esente da un pizzico di tattica negli scontri a fuoco, che si realizza nella scelta di una copertura adeguata e nell'utilizzo dell'arma più adatta: lungo il percorso è possibile infatti imbattersi in granate, fucili di precisione e da trincea, torrette ed altro ancora (compresi dei fumogeni che servono a chiamare un paracadutista alleato come rinforzo) ognuna con pregi e difetti immediatamente riconoscibili. Un altro punto a favore della produzione EA sta nel design degli otto stage, capace di mettere in mostra sempre qualche elemento nuovo man mano che si prosegue. Passando invece alle note dolenti, Medal of Honor: Airborne è anzitutto davvero breve, un difetto acuito peraltro da un livello di difficoltà piuttosto basso. In secondo luogo, le varie missioni hanno forse una durata un po' troppo estesa per un mobile game: sarebbe stato senz'altro preferibile avere il doppio degli stage con la metà del tempo richiesta per essere completati.

Conclusioni

Multiplayer.it
ND
Lettori (3)
4.0
Il tuo voto

Medal of Honor: Airborne è un buon action game, che segna un grosso passo in avanti rispetto al dimenticabile prequel: contraddistinto da una realizzazione tecnica all'altezza e da un gameplay dotato del giusto equilibrio tra semplicità e divertimento, il prodotto EA pecca un po' per longevità e ritmo di gioco, senza considerare il fatto che, nonostante il nome, i paracadutisti si vedano solo nelle cutscene...

PRO

CONTRO

PRO

  • Semplice e divertente
  • Buona veste grafica
  • Sistema di controllo all'altezza

CONTRO

  • Piuttosto corto
  • Ritmo di gioco non impeccabile
  • Non c'è l'elemento "airborne"