Orange Box
L’Orange Box è IL pacco per eccellenza per Xbox 360 e PC (è prevista anche una versione per PS3, ma verrà rilasciata più avanti e non sappiamo se conterrà qualche extra a causa del ritardo). Acquistandolo si portano a casa i seguenti titoli:
- Half-Life 2 (Recensione - Voto: 10)
- Half-Life 2: Episode One (Recensione - Voto: 8.7)
- Half-Life 2: Episode Two (Recensione - Voto: 9.2)
- Team Fortress 2 (Recensione - Voto: 9.0)
- Portal (Recensione - Voto: 8.5)
Il prodotto è disponibile nelle versioni PC e Xbox 360. Nota per la versione PC: chiunque abbia acquistato precedentemente Half-Life 2 o Half-Life 2: Episode One, potrà regalarne una copia a chiunque, a patto che il destinatario non abbia già i due giochi registrati su Steam. La procedura da seguire è spiegata da Valve stessa (cercate nella scheda del pacco). Per il resto la qualità dei titoli parla da sola: Half-Life 2 e Team Fortress 2 sono dei capolavori, i due episodi della trilogia a puntate sono degli ottimi giochi mentre Portal è un extra grandioso (speriamo che in caso di un seguito optino per una maggiore longevità) che vale la pena provare per capire cosa può tirare fuori un gruppo di studenti supportato da un grande sviluppatore. L’Orange Box, da qualsiasi punto di vista lo si guardi, è un acquisto imprescindibile che non dovete lasciarvi sfuggire.
Suonala ancora Sam
Come avrete capito, il gameplay di Portal è molto originale. Realizzato da un gruppo di ex-studenti della scuola Digipen, che riuscirono a convincere Valve della bontà del loro progetto mostrandogli una demo, questa piccola gemma riesce nel non facile compito di stupire per le sue caratteristiche ludiche più che per qualche trovata tecnica e non è poco. Capite le semplici regole dei portali, è facile rimanere intrappolati nell’azione. Non si uccide nessuno (al massimo ci sono delle torrette da disattivare) e non ci sono altre armi oltre a quella base, ma non si può fare a meno di giocare, anche grazie all’intelligente uso della voce fuori campo, che poi sarà la fonte dell’unico colpo di scena della trama (che ovviamente non vi raccontiamo). Oltretutto le battute del computer, continue per tutta l’avventura, sono ben scritte e rappresentano un extra interessante. Insomma, si capisce che non sono state messe lì tanto per aggiungere qualcosa, ma hanno una loro funzione che culmina nello splendido finale (non vi possiamo raccontare neanche questo… ma fidatevi, è originalissimo e va visto assolutamente). Insomma, la voce di Portal, appartenente ad un computer, è molto più umana della maggior parte dei personaggi “umani” dei videogiochi, grazie ad una caratterizzazione sapiente e non approssimativa. Detto questo è impossibile non citare l'unico altro personaggio del gioco, la scatola da compagnia (di cui trovate uno screenshot subito sotto), che sarà protagonista di uno dei momenti più esilaranti del gioco e che è irresistibile con i suoi cuoricini rosa stampati su ogni lato. DEVE diventare un oggetto di culto. Ne vogliamo una in tutti gli FPS!
Esistenza breve
Purtroppo finisce subito. Noi ci abbiamo messo due ore e mezza per concludere Portal (livelli extra esclusi), ma supponiamo che parlare di una longevità media di tre ore e più non sia irrealistico, a meno di non rimanere bloccati davanti a qualche enigma. È veramente corto. La fine arriva quando si è ancora in piena esaltazione per la novità e si brama di continuare a giocare. Soprattutto la sezione finale, in cui si è liberi e bisogna affrontare delle difficoltà inedite, fa venire voglia di continuare ancora e ancora. Peccato che non sia possibile. Francamente avremmo preferito più livelli e almeno un paio d’ore di gioco in più. Sì, ci sono degli extra sbloccabili che allungano il brodo, ma sono poca cosa rispetto alla delusione che si ha dopo la fine dei titoli di coda. Se fosse durato almeno cinque ore il voto sarebbe stato molto più alto, perché in fondo l'aver sfruttato troppo poco il motore grafico di Half-Life 2 non ci interessa più di tanto. Gli scenari sono piuttosto vuoti, anche se non manca qualche chicca (soprattutto nella parte finale), ma giocando non ci si accorge neanche della povertà della grafica e, anzi, spesso si rimane affascinati da momenti esteticamente gradevoli prodotti dai portali. Però la fine arriva repentina e lascia di sale. Probabilmente con il tempo arriveranno livelli extra, soprattutto grazie agli utenti, e l’originalità dell’idea va premiata senza riserve. Ma non si può sorvolare su un difetto di questa portata che va tenuto in considerazione.
Requisiti di Sistema
Requisiti Minimi
- Processore: Intel Pentium 4 1700 MHz o AMD equivalente
- RAM: 512 MB
- Scheda Video: compatibile con le DirectX 8 o superiore
- DirectX 9.0c
- Processore: Intel Pentium 4 3000 MHz o AMD equivalente
- RAM: 1024 MB
- Scheda Video: compatibile con le DirectX 9 o superiore
- DirectX 9.0c
- Processore: Intel Pentium 4 3,4 Ghz
- RAM: 2 GB
- Scheda Video: NVIDIA 7800GT
Commento
Il voto che vedete nel riquadro si riferisce all'intero pacchetto Half-Life 2: Orange Box mentre il voto relativo a Portal è 8.5.
Acquistate Portal con l’Orange Box per non fare troppo caso alla sua scarsa durata. In ogni caso, siate coscienti del fatto che lo finirete nel giro di tre ore ma anche che si tratta di uno dei giochi più originali dell’anno e che vale sicuramente la pena giocarlo. Sicuramente è un prodotto capace di ammaliare ma proprio per questo si sente la mancanza di qualche ora di gioco in più. Siete avvisati.
Pro
- I portali sono una delle migliori trovate degli ultimi anni
- Belli i dialoghi e il rapporto che si sviluppa con la voce fuori campo
- Divertente e impegnativo lo scontro finale
- La longevità, nonostante gli extra, è ridotta all’osso
- Visivamente non è eccezionale
- Ne vorremmo ancora
Portal è parte di Half-Life 2: Orange Box, è disponibile per PC e Xbox 360 e sarà disponibile per PlayStation 3.
La versione testata è quella per PC.
Risvegli
Essere risvegliati da un lungo sonno per fare da cavia ad un esperimento scientifico che implica l’uso di un’arma potentissima, deve essere un’esperienza traumatizzante. Soprattutto se le cose non vanno come dovrebbero e a guidarci è uno dei computer più schizzati della storia dei videogiochi. Pensate che alla protagonista non verranno fornite scarpe per tutta l'avventura (e questa, invece, è l’annotazione più inutile mai scritta). Insomma, per riassumere, il nostro ruolo sarà quello di testare un fucile capace di aprire dei portali di connessione su alcune superfici, e per farlo dovremo superare delle stanze trabocchetto in cui dovremo riuscire a capire come raggiungere l’uscita risolvendo diversi enigmi. Ovviamente gli enigmi implicheranno sempre l’utilizzo dei portali, che possono essere utilizzati in vari modi.
L’utilizzo standard è quello che permette di raggiungere luoghi altrimenti inaccessibili, come piattaforme sopraelevate o corridoi chiusi da grate. Si lancia una sfera blu o gialla verso il punto di arrivo creando il primo portale, si lancia l’altra sfera nelle vicinanze del giocatore e si attraversa il portale per arrivare a destinazione. Semplice e immediato. Ovviamente i portali hanno anche altri utilizzi. Ad esempio permettono di trasportare oggetti, di far passare sfere energetiche per farle arrivare verso dei generatori e di compiere balzi molto lunghi eseguendo una tecnica particolare. Di base ci sono sempre i due portali, ma uno va aperto su una superficie obliqua o, comunque, molto elevata, posta di fronte alla piattaforma che si vuole raggiungere, mentre l’altro va messo su una piattaforma più bassa rispetto a quella dove si trova il personaggio e dove è possibile saltare con una certa precisione. La dinamica è semplice: aperti i due portali, la protagonista salta dentro quello posto più in basso e, sfruttando l’accelerazione della caduta, esce dal portale più alto volando verso la piattaforma obiettivo. Sembra molto complicato, detto a parole, ma non vi preoccupate, Portal è un gioco più difficile da spiegare che da giocare.