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Street fighter 3 Third Strike

Quando, nel lontano 1986, CAPtive COMmunications introdusse lo storico Street Fighter nel mercato dei coin-op (nei cabinati a 6 tasti o con 2 pulsantoni, equivalenti a pugni e calci di potenza lieve, media o forte) di sicuro non si sarebbe aspettata che, quella che poi sarebbe diventata una saga videoludica popolarissima e avrebbe inventato “ incidentalmente” (anche se non di fatto, Yie Are Kung Fu anyone?) il genere dei picchiaduro ad incontri, sarebbe stata per la celebre software house di Osaka una vera e propria gallina dalla uova d’oro, tanto da spingerla l'anno successivo a intrudurre un sequel!

RECENSIONE di La Redazione   —   13/10/2000
Street fighter 3 Third Strike
Street fighter 3 Third Strike

Anni Novanta

Street Fighter 3, caratterizzato tuttora dalle migliori animazioni mai viste in un picchiaduro (a scapito di fondali al limite della scarnità) vide la luce nel 1997 su scheda Cps-3 generando reazioni contrastantissime tra gli appassionati: Ryu e Ken, i due miti della saga, restano al loro posto ma miti come Zangief, Guile (a detta di molti il FIGO della saga, tra l’altro migliorato sempre molto meno degli altri da episodio in episodio essendo già di per sé bilanciatissimo), Dhalsim lasciano il posto a delle new entry dalla qualità e carisma non certo irresistibili: se Elena, Ibuki e Sean possono anche piacere, Necro e Oro sono stati contestatissimi mentre Gill, il nuovo superboss che dopo 6 anni manda in pensione Vega (in occidente M.Bison), è risultato ai più impossibile o quasi da battere. Un anno dopo appare nelle sale giochi il primo update, SF3 double impact, che aggiunse 2 personaggi, Urien (paurosamente simile come character design a Gill, che siano parenti??) e Hugo (è Andore di Final Fight, non può essere altrimenti!!!), come al solito neanche paragonabili alle vecchie glorie andate. Mentre questi 2 episodi vengono raccolti in unico Gd per Dreamcast (SF3 World Impact, disponibile, tra l’altro anche in versione pal), iniziano a trapelare dettagli del terzo update, Sf3 Third Strike, oramai approdato in versione Giapponese e Americana sul 128 bit Sega. Mettiamo subito in chiaro che il gioco, così come i 2 prequels, è stato convertito in maniera perfetta, senza per questo avere tempi di caricamento superiori ad un (1!) misero secondino! L’intro disegnata a mano mostra in un colpo solo le 2 differenze più marcate rispetto all’immediato Double Impact (e un attesissimo ritorno): 4 personaggi che si assommano ai 12 precedenti (ed ai “ segreti “ Gouki/ Akuma e Gill) ed una colonna sonora composta da brani House/ Garage/ Dance / Hip hop che soppianta tutte le più recenti composizioni dei musicisti Capcom (compreso Capcom vs Snk, e... aspettate un atimo, ma….quella cinesina la conosco……..è Chun Li!!! Ebbene si, oltre a Remy (ottimo personaggio che ricorda esteticamente molto Iori Yagami e come stile di combattimento Guile, di sicuro la migliore new entry di questa edizione), Makoto (karateka che ricorda moltissimo Akane di Ranma Nibunnoichi), Q ( un robot con il viso simile a quello del mai troppo apprezzato Giant Robot, purtroppo) e Twelve (un alieno mutaforme che ricorda in maniera clamorosa Glacius della bilogia di Killer Instinct dei Rare), potremo rivestire i panni della beniamina di casa Capcom, tornata con rinnovato vigore.

Street fighter 3 Third Strike
Street fighter 3 Third Strike

Fino all'ultimo capitolo.

Al di là dei cambiamenti della colonna sonora, dei nuovi personaggi e dei nuovi fondali ( che non sono proporzionali al numero dei personaggi), il gioco rimane simile al prequel, mantenendo un’impostazione di gioco molto tecnica, con poco spazio alle combo, senza air guard, con una sola super art per combattimento, da scegliere all’inizio della partita tra 3 a disposizione e la riconferma delle ex moves, cioè versioni leggermente più potenti dei colpi speciali, attivabili sacrificando una piccola parte della barra delle super arts e la pressione di un tasto in più col calcio o col pugno; a chiudere il quadro ovviamente c’è qualche limatura ai personaggi, dal punto di vista della velocità e dell’esecuzione di determinate mosse. Anche se Sf3 Third Strike è nettamente superiore ai prequels, grazie anche all’aumento del numero dei personaggi, difficilmente si può consigliare l’acquisto a chi già possiede Sf3 World Impact, a chi non ritiene degni di essere usati il 40% dei personaggi o più semplicemente a chi possiede Capcom vs Snk o preferisce i soli picchiaduro dell’altra grande software house di Osaka. Per chi invece è un fan di Street fighter o degli ottimi picchiaduro in generale e può comprare anche questo titolo….beh…..si sa……..SHINKUUU HADOUKEEEEN!!!

Street fighter 3 Third Strike
Street fighter 3 Third Strike

Fino all'ultimo capitolo.

PRO:
Eccellenti Animazioni
Giocabilità sempre al top
4 nuove entrate tra cui Chun Li
Ottimo sonoro

CONTRO:
Fondali scarni
quasi inutile (fans, otaku e ricconi esclusi) per chi ha già il prequel

Dall'inizio

Street fighter 2, montato su scheda Cps-1, presentava allora l'impressionante numero di 8 personaggi selezionabili al quale si aggiungevano 4 boss, resi giocabili nell’update Champion edition, fino ad arrivare all’ultimo update, il bellissimo Super Street Fighter 2 Turbo, da molti considerato il miglior Street fighter di qualsiasi saga. La parola saga non è casuale, data la presenza di 3 spin-off: Street Fighter: The movie (trasposizione del pessimo film con Van-Damme, praticamente definito come un incidente di percorso), la trilogia di Street Fighter Zero (da noi SF Alpha) su scheda Cps-2, il cui terzo episodio è stato convertito perfettamente (e con tantissime features in più) su Dreamcast e Playstation ed infine la bilogia di Street Fighter ex (più le edizioni special), contraddistinta dall’uso della grafica poligonale grazie alle motherboards System 11 e System 12, di potenzialità rispettivamente pari e poco superiore al 32 bit Sony. Saga appunto, poichè nessuna di queste rappresentava un vero e proprio sequel!