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Play, Create, Share, Kart!

Siamo tornati a vedere direttamente all'E3 di Los Angeles i kart di pezza di LittleBigPlanet

ANTEPRIMA di Matteo Santicchia e Matteo Sapio   —   08/06/2012

Nel mega stand Sony faceva bella mostra di se LittleBigPlanet Karting. Ovviamente non potevano esimerci dal farci una partita in modo da condividere con voi le nostre impressioni su questo atteso racing game sviluppato da United Front Games in stretta collaborazione com Media Molecule. Da subito, e non poteva essere altrimenti, arriva la sensazione di giocare ad una versione su ruote di uno dei livelli di LittleBigPlanet.

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Il tracciato che abbiamo provato infatti è quanto di più lontano ci sia da una semplice pista. Sviluppato sia verticolarmente che orizzontalmente, pieno di scorciatoie, trappole elettriche, ostacoli semoventi, grandi spugne alle quali agganciarsi (il rampino è una componente fondamentale del titolo), LittleBigPlanet Karting spinge il giocatore ad esplorare più che andare dritti al traguardo, anche perchè non sappiamo quale arma si può nascondere imboccando una biforcazione. La parte prettamente racing, il modello di guida è giocoforza semplificato, non sembra essere richiesta nessuna abilità particolare per apprendere le meraviglie della derapata, quello che conta è il tempismo nello scatenare i nostri attacchi, come razzi, missili guidati, un enorme guantone da pugile da cavalcare in autopilota per un devastante attacco iper veloce, o lo skip forward, che ci permette di andare avanti veloce fino ad un paio di curve più avanti, senza ovviamente dimenticare gli schiaffi a destra o a manca quando qualcuno ci sta per superare.

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A livello tecnico sorprendenti per ricchezza sono i modelli dei kart, da realizzare mediante il solito menu Popit, per mettere sul tracciato mezzi differentissimi l'uno dall'altro. Ad esempio abbiamo scorto una vettura di ispirazione fantascientifica, lucida e cromata. Accanto ad essa un kart creato mettendo insieme pezzi presi dalla spazzatura, pieno di bottoni, ruote di sughero, fili e scocca di cartone. Insomma ci sarà grande libertà nel realizzare il proprio mezzo preferito. Il level design poi, più che il track design potremmo dire, è come al solito il fiore all'occhiello della produzione, a scapito però di un dettaglio inferiore rispetto alla propria controparte platform, con inoltre un frame rate che spesso ha ceduto il fianco a qualche calo. Il prossimo appuntamento con LittleBigPlanet Karting è quindi previsto per la Gamescom di Colonia il prossimo agosto, dove speriamo di mettere al mano al solido e complesso editor di vetture e tracciati.

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Crea e corri

Quando per la prima volta venne mostrato il trailer di Little Big Planet il mondo dei videogiochi fu sconvolto dalla grafica e dalle presunte infinite possibilità del gioco. Milioni di giocatori comprarono il titolo e investirono il loro tempo nella creazione di livelli (compreso il sottoscritto, ma mi venivano solo delle cose dove si cadeva in basso, più o meno velocemente) o a giocare le milioni (letteralmente) di creazioni di altri. Il gioco ha rappresentato senza dubbio una milestone nel'universo videoludico e l'annuncio di quest'ultima incarnazione dell'universo di LBP ha destato immediatamente curiosità.

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"Little Big Panet offre la libertà più totale" ci urla nel caos della presentazione William Ho, sino-americano con occhi piccoli, che spariscono sotto le sue numerose risate. Lui è un game designer della United Front Games, sviluppatori di Mod Nation Racer che, insieme ai ragazzi di Media Molecule, hanno deciso di portare avanti questo progetto. "Parlavamo già moltissimo, ci scambiavamo idee e informazioni" continua Ho "quando alla fine abbiamo deciso di unire i due titoli". Nella sua libertà creativa Mod Nation Racer è comunque legato ad un pista, un mondo chiuso. Con LBPK questo limite non c'è più. Ci vengono mostrati tre livelli: uno creato con i tool del gioco "classici", una battle arena dove si combatte per i punti e una pista ispirata ai nuovi temi creati appositamente per questo capitolo della serie. Grazie all'interfaccia geopaint (quella di little big planet) c'è la possibilità di creare qualsiasi cosa. "Solo dal nostro team , un centinaio di persone, ogni giorno arrivano le idee più folli" ci racconta Jason Coker, produttore associato di Sony "proprio ieri un Q&A tester è arrivato con una slot machine". Una slot machine??? Riviene in mente il matto che aveva creato una calcolatrice. C'è da dire che tutti i produttori e i designer di LBPK hanno lavorato, nella loro carriera, esclusivamente a giochi di guida (leggendo i loro curricula c'è di tutto, da Twisted Metal a Motorstorm, passando per vari Need for Speed).

Su e giù per la pista

LBAPK condivide con i giochi di kart lo stesso principio-obiettivo: divertire. "A me fanno impazzire i giochi di kart: giocarli con gli amici a casa o online, l'immediatezza, l'accessibilità e il divertimento nell'utilizzo delle varie armi lo rendono un'esperienza unica" ci dice William Ho che, afferrato un joypad, gioca per noi uno dei livelli disponibili alla presentazione. Tutto quello che vediamo è stato creato con il tool e gli oggetti disponibili nel gioco. Partendo dalle basi offerte, sarà possibile customizzare anche i power up. Con un'importante novità per il genere: quando siamo "attaccati" da un'arma avversaria, una piccola nuvoletta apparirà sul retro del nostro mezzo. Nella nuvoletta, uno scudo si riempie progressivamente. Al costo del power up che abbiamo raccolto, è possibile respingere l'attacco avversario. Ovviamente, ritornano anche gli schiaffi: non sarebbe un LBP se non si potesse ammollare una cinquina al proprio amico/nemico. Sarà possibile giocare in maniera competitiva e cooperativa, fino ad otto giocatori. Split screen in due se si gioca online, 4 in locale.

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Durante la presentazione e le interviste successive è sempre più forte la sensazione frustrante di incontenibilità del contenuto (che non ci fanno vedere): ci parlano della possibilità di avere scorrimento orizzontale, vista dall'alto, cacce al tesoro, esplorazione di spazi aperti con check-point...Ma soprattuto della possibilità di creare qualsiasi cosa. Ad oggi, solo per il sackboy, sono già disponibili migliaia di inedite tutine. Tra le altre, ricordiamo il bacon sackboy (fatto di bacon e frittata). E' stato poi il turno di Stephen Fry per commentare i tutorial e lo story mode, che ci riporterà nelle atmosfere surreali già incontrate presentando però una serie di nuovi scenari (di cui non c'è stato fatto vedere niente). Viene anche riproposta la possibilità di girare le proprie cut scene utilizzando i personaggi e il motore del gioco. Molto del successo, com'è stato per gli altri titoli della serie, sarà decretato dalla partecipazione della comunità online. La produzione dei livelli per LBP continua ancora oggi e ha superato ampiamente i sei milioni; per Mod Nation Racer ha superato invece 3 milioni: le premesse quindi ci sono tutte per una comunità attiva che riempia la Rete di contenuti. Il gioco utilizzerà il già rodato lbp.me come network per gli utenti. LBPK è un'espansione inedita di un universo che ha riscosso moltissimo interesse nella comunità videoludica. Giocare lo story mode o i livelli creati dell'universo di LBP è sempre stato fonte di divertimento e risate, da soli o in compagnia. Le premesse sono chiare, il team assemblato perfetto per l'operazione: sembra impossibile sbagliare il bersaglio. Aspettiamo comunque di saperne di più.

CERTEZZE

  • Molte risate
  • Spirito dell'universo LBP intatto

DUBBI

  • Che non ci si diverta come a piedi
  • Frame rate da sistemare