Settimana quantomai convulsa. Incasinata verrebbe da dire. L'abbiamo spesa quasi interamente nell'assolata California dove Nvidia ha presentato GeForce GRID, prima di riprende in fretta e furia un volo per l'Italia e metterci di buon piglio su Diablo III, la cui recensione verrà pubblicata con la calma necessaria a giocare a fondo un titolo che, è stato promesso, dovrebbe sbocciare mano a mano lo si completa ancora e ancora.
Sui problemi al lancio dell'hack and slash Blizzard, e in particolare sui rischi connessi a certe scelte relative alla fruibilità dei moderni videogame, parleremo domani nell'editoriale della domenica ma è stato bizzarro constatare come proprio mentre si consumava il "dramma" di migliaia di persone adirate per essere rimaste fuori dai server di Diablo III, uno dei più grandi produttori di hardware da gioco del mondo, Nvidia appunto, abbia dichiarato di voler puntare con enorme enfasi sul cloud gaming. Che ovviamente impone un tipo di esperienza permanente online. Intervistando Phil Eisler, General Manager dell'azienda di Santa Clara, il messaggio che ci ha comunicato è stato chiaro:
la sua visione a 5 anni del mercato dei videogame vede servizi come Gaikai, opportunamente evoluti in quello che saranno, coinvolgere qualcosa come l'80% del mercato. Nvidia, che è protagonista come fornitore di GPU nello sviluppo di praticamente qualsiasi deriva dell'intrattenimento elettronico, punta con fermezza su una e una sola di queste quindi. Oggi contribuisce a mettere sul mercato schede video PC di fascia medio-alta e alta, non solo altissima per un mercato d'elité che mai scenderà a compromessi, ma anche processori mobile e console, eppure crede che in un lasso relativamente ristretto di tempo tutto questo possa essere sostituito dal calcolo in remoto e il cloud computing. E' una deriva che fa riflettere se si pensa a come ancora oggi ci siano enormi problemi, anche per giganti dell'entertainment videoludico, a mettere in piedi un rilascio che fili liscio senza problemi. La strada sarà pure segnata, ma molto deve essere fatta per far sì che venga percorsa senza cappottarsi a ogni curva. Sotto comunque embeddiamo la parte di keynote dedicati a GRID. C'è un Dave Perry in buona forma e soprattutto del footage esclusivo sul promettente Hawken, giocato dal vivo tramite Gaikai.
Tanto per non limitarci alla duplice dittatura firmata Nvidia e Blizzard di questa settimana, vediamo qualche altro divertissement. Ci è bastato un secondo, ad esempio, per innamorarci di MaKey MaKey: un progetto, attualmente a caccia (con successo) di finanziamenti, che usa un circuito pre stampato e delle clip metalliche per rendere possibile la creazione di nuovi strumenti d'interazione con il PC diversi da mouse e tastiera. Dovete guardare il video perché una cosa che sembra sulle prime banale è, nella pratica, puro genio. E inutilità. Arriva invece finalmente qualche aggiornamento sulla mod dedicata S.T.A.L.K.E.R. e sviluppata su CryEngine, con il solito RPS che ben ne riassume gli sviluppi. Infine rimanete a bocca aperta per questa straordinaria dimostrazione di un ambiente composto da frattali generato proceduralmente e viciniore della competizione 4K all'interno dell'Assembly 2012.
Manteniamo la configurazione di fascia media invariata rispetto a 30 giorni or sono: ancora Sandy Bridge fronte CPU e ancora AMD, in particolare la Radeon HD 6870, per quanto riguarda la scheda video. Ma, come specificato settimana scorsa, di GPU valide ce ne sarebbero parecchie e si tratta solo di decidere se si vuole spendere qualcosa in più per arrivare, ad esempio, alla GTX 560Ti, recuperabile a circa 170 euro.
Diablo III
Questa settimana ci sembra giusto aprire le danze con il tanto atteso terzo capitolo del franchise Blizzard, da martedì scorso disponibile in tutto il mondo. Il lancio di Diablo III non è filato liscio per nulla, però, e se avete seguito la nostra Superdiretta notturna lo sapete già: per molti utenti, sopratutto in America, è stato quasi impossibile accedere ai server per quasi ventiquattro ore, mentre alcuni giocatori hanno lamentato perfino la perdita dei propri personaggi. Blizzard si è perciò scusata ufficialmente con una vaga ammissione di colpa: "Nonostante le più complesse previsioni, non eravamo abbastanza preparati al lancio del gioco". Maddai? Eppure lo sapevano perfino su Marte che Diablo III era il gioco più atteso dell'anno da milioni di giocatori...
La mancata lungimiranza di Blizzard, condita con la delicata questione DRM e un'oncia di astio assolutamente nerd, ha condotto a un epocale bombardamento di valutazioni negative su Metacritic, con un agghiacciante userscore che attualmente non supera il 4. In attesa delle prime recensioni della critica, probabilmente più affidabili di quella di Pinco "DarksephirothSSJ92" Palla, la softco di Irvine ha già provveduto a risolvere la situazione, posticipando anche il lancio della famigerata asta con soldi reali, inizialmente previsto per il 22 maggio. A sorpresa, è stata anche rilasciata una sorta di "versione di prova" chiamata Starter Edition: è possibile quindi giocare gratuitamente l'inizio dell'Atto I (fino allo scontro con il Re Scheletro) e soltanto fino a livello 13, abbastanza comunque per farsi un'idea del gioco e capire se piace o meno. La Starter Edition sarà disponibile tra un mese sul sito ufficiale, ma se morite dalla voglia di provare il dungeon-crawler più chiacchierato del momento avrete bisogno di un amico che lo ha già acquistato e che possa quindi passarvi uno dei codici contenuti nella confezione.
Rift
Già da un po' di tempo si parla di una nuova feature PvP per l'MMORPG di Trion Worlds, ma finora non era trapelato alcun dettaglio e alcuni cominciavano a pensare che non se ne sarebbe fatto più nulla.
Fino a qualche giorno fa, almeno, quando è stato spiegata ufficialmente la nuovissima modalità Conquest, una "battaglia interdimensionale" che coinvolgerà fino a tre fazioni. I giocatori potranno infatti scegliere una delle tre fazioni in guerra - gli avidi Dominion, i nobili Oathsworn e i dotti Nightfall - per prendersi allegramente a mazzate in una lotta senza quartiere che decreterà chi sono gli Ascesi più potenti di Telara. Da giovedì 17 maggio la modalità Conquest sarà introdotta nei Public Test Server in modo che tutti gli utenti di Rift possano provarla e contribuire allo sviluppo con suggerimenti e critiche, ma la domanda è sempre la stessa: basterà questa modalità a rivitalizzare il PvP di Telara?
Guild Wars 2
Ecco finalmente la data di uscita ufficiale! ... ci siete cascati, eh? Peccato, non è ufficiale, anzi non si sa proprio cosa sia questo 26 giugno che gira nei corridoi della nota catena GameStop: l'immagine di un cartellone che associava a chiare lettere la fine di giugno all'uscita dell'attesissimo MMORPG di ArenaNet sembra infatti essere errata o fasulla e in effetti la maggior parte dei tester concorda sul fatto che il gioco non sia ancora pronto per essere immesso sul mercato tra appena un paio di mesi. Inoltre, nell'ultima teleconferenza in merito agli introiti della compagnia,
il direttore Robert Lloyd ha confermato lo spostamento di Guild Wars 2 dal primo al secondo quarto dell'anno, collocandone quindi il lancio dopo il mese di luglio. Ancora una volta, ArenaNet invita i giocatori a credere soltanto alle comunicazioni ufficiali della società, ma per quanto possano essere inesatte o ipotetiche queste date c'è da dire che qualcosa si sta comunque muovendo: da oggi, infatti, ArenaNet registrerà i nomi dei personaggi attualmente esistenti nei server del primo Guild Wars, consentendo ai loro proprietari di mantenere gli stessi nomi anche nel sequel. Per farlo, i giocatori dovranno accedere a Guild Wars entro il lancio di Guild Wars 2 e poi accedere a Guild Wars 2 il giorno del lancio per confermare il nome selezionato, quest'ultimo inoltre sarà necessariamente composto da due parole. In pratica, acquistando Guild Wars adesso potrete già salvare il nome che penserete di usare tra qualche mese in Guild Wars 2: ArenaNet parla di circa venti milioni di nomi già in ballo, incrociate le dita e sperate che nessuno abbia già pensato di chiamarsi Supercalifragili Stichespiralidoso come voi!
TERA
Dato che da questa settimana su Arborea si comincia a parlare di politica ed elezioni, i ragazzi di En Masse Entertainment (la società che gestisce TERA in America) hanno ben pensato di aggiornare il sito ufficiale con una serie di guide ed approfondimenti che spiegano questa particolare meccanica del gioco: come candidarsi, coinvolgere la gilda, creare una campagna elettorale e infine diventare Vanarch, ovvero una specie di re temporaneo.
Se siete interessati a questa importantissima carica che vi permetterà, tra le altre cose, di impostare vari parametri per regione, dalla presenza di vendor a speciali regole PvP, vi suggeriamo di leggere la guida ufficiale e di non ispirarvi alla tragicomica politica della nostra penisola. D'altra parte, potrebbe farvi comodo sapere come migliorare il più possibile il vostro personaggio a livello di equipaggiamento per fare bella figura quando girate per il mondo a distribuire volantini e tenere comizi: in questo caso dovreste proprio consultare TERA Tome, ovvero un nuovo database ufficiale vero e proprio, frutto della collaborazione con ZAM Network. Il sito web offre naturalmente tutte le informazioni relative a oggetti, NPC, abilità e quest, condite da forum e commenti, calcolatori di glifi virtuali e altre utili opzioni. A tutto questo si aggiungono le interessanti novità che arrivano direttamente dalla Corea, relative a città volanti gestite dai Vanarch, raid da venti giocatori, battleground dieci contro dieci e invasioni PvP da un server all'altro: è tutto ancora molto nebuloso ma non appena avremo informazioni più precisi sarete i primi a saperlo.
di Christian La Via Colli
MDK
Non chiedeteci cosa voglia dire la sigla che compone il nome di questo gioco perché non lo sappiamo. Ma per quanto bizzarre possano sembrare quelle tre lettere, alla fine sono diventate un'altra particolarità di questo gioco d'azione sovreccitato, pervaso da un umorismo spiazzante, e assolutamente pieno di stile. D'altronde quale altro eroe gira con una tuta aliena il cui improbabile copricapo dalla forma allungata nasconde un fucile di precisione con tre visori incorporati per valutare le traiettoria del proiettile? Inoltre, somma ironia, vestiti così sembriamo degli alieni, mentre in realtà siamo umanissimi e impegnati a sgominare proprio una razza di extraterrestri liberticidi che Dio solo sa cosa come abbiano fatto a trovarci.
E della trama abbiamo già parlato a sufficienza. Torniamo alla nostra tuta. Questo gioiello della tecnica è dotato anche di un paracadute che si apre per consentirci di planare in volo. Oggi siamo capaci tutti di fare gli Alex della situazione (eroe di Prototype, se vi siete distratti) ma nel 1997 tutto ciò era pionieristico. E assolutamente divertente. Immaginate di correre e saltare come forsennati, smitragliare in ogni direzione - ché tanto in giro ci sono solo nemici - e baloccarvi con gadget esplosivi, martelli giganti e raid aerei. Sono esperienze che si ricordano. Oltretutto in mezzo a questa confusione c'è anche il tempo per accendere i neuroni e applicare un po' di strategia bellica. Niente di troppo complicato, comunque. MDK è caotico e pieno di sorprese, ma non è certo un gioco intellettuale. Immediato e fluido, questo sì, e anche poco coerente: sembra infatti che qualcuno abbia lasciato andare a briglia sciolta la fantasia e riversato tutte le trovate nei vari livelli, mettendoli poi uno di fila all'altro così come capitava. Al di là di questo difetto, che si può perdonare in un gioco tanto frivolo, quello che dispiace davvero è che sia troppo facile. E troppo corto. Ma se deciderete di dargli una possibilità, potrete sempre dire di avere speso un pomeriggio con classe.
di Andrea Rubbini
Titolo: MDK
Linea: GOG.com
Prezzo: 5.99$
Storico: Nulla di rilevante da segnalare.
Voto originale Multiplayer.it: N/D
Non è stata una grande settimana in termini di uscite di titoli indipendenti. Anzi, diciamo che sono stati giorni piuttosto mosci, con giusto qualche DLC di titoli da tempo sul mercato a smuovere un po' le acque. Per non farvi mancare roba da giocare, vi segnaliamo 513.62, un platform stile flashback completamente gratuito. Volendo potete dedicarvi anche al simpatico e stiloso browser game Ballon, una simpatica avventura grafica molto veloce da giocare sullo stile di Samorost di Amanita Design. Se invece volete provare un videogioco davvero promettente, ma ancora in fase beta, quindi con diversi problemi da risolvere, vi consigliamo senza indugio Souvenir, giocabile anche su Mac. È un gioco molto profondo sul crescere e l'andare via di casa. Scaricatelo perché ne vale la pena.
Dal punto di vista delle novità annunciate la situazione è andata decisamente meglio. Intanto vogliamo segnalarvi due ambiziosi progetti finanziabili tramite KickStarter: World Realms, un gioco di ruolo molto interessante e che ha bisogno solo di un piccolo boost per essere completato; e Tex Murphy - Project Fedora, ovvero il tentativo di ridare vita alla serie di avventure grafiche dell'investigatore Tex Murphy che andava per la maggiore negli anni novanta. Sul fronte dei giochi in uscita vi segnaliamo l'avvio dei pre-order su vari siti di Resonance, avventura grafica dallo stile classico che promette davvero molto bene.
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La recensione della settimana: Robot Unicorn Attack: Evolution
Ve lo ricordate Robot Unicorn Attack? Quel running game tutto colorato con l'unicorno uscito da un sogno erotico di Tiziano Ferro che defecava arcobaleni e che quando moriva perdeva letteralmente la testa? Ma sì dai, quello che aveva Always degli Erasure come colonna sonora e che per un attimo ha fatto scoprire a tutti i videogiocatori il loro lato femminile!
Se la risposta è affermativa, allora sarte contenti di sapere che ne è da poco uscita una nuova versione: Robot Unicorn Attack: Evolution. Cosa cambia rispetto al passato? Intanto sono state introdotte delle micro transazioni che consentono di acquistare oggetti utili per andare più avanti nel gioco e fare più punti. All'inizio vengono dati dei campioni gratuiti, ma quando si sono esauriti, se li si vuole riutilizzare bisogna cacciare il cash per fare restock. Altra modifica di rilievo, a parte il leggero restyling grafico, è l'introduzione di nuovi animali che accompagneranno l'unicorno. Segnando delle combo nella distruzione delle stelle, si verrà trasformati in un orsacchiotto, in un lupacchiotto, in un gorilla e così via. Guardando la nuova versione sembra che le novità grafiche mirino a levargli la patina da gioco effemminato di cui parlavamo sopra. In realtà non ci si è riusciti del tutto, perché la colonna sonora è rimasta la stessa e alcuni vecchi pregiudizi non muoiono mai. Comunque, le meccaniche sono rimaste identiche alla precedente incarnazione, quindi bisogna sempre distruggere stelle di pietra a cornate, saltare baratri e baciare farfalle nel tentativo di raggiungere la maggiore distanza possibile, così da fare più punti degli amici (c'è anche la classifica online, non vi preoccupate).
di Simone Tagliaferri
Titolo: Robot Unicorn Attack: Evolution
Sviluppatore: Media Tonic
Distribuzione: Browser
Sito di riferimento: Link
Download: Link
Da sapere per giocare al meglio: Niente di rilevante da segnalare.
Diablo III - Requisiti effettivi
Il gioco evento della settimana, e probabilmente della primavera, è senza dubbio Diablo III e come previsto è al centro di una bufera.
Ma nonostante le connessione permanente, il lancio problematico, la diversa strutturazione del find, le aste che ancora non funzionano e qualche problema legato al movimento del personaggio, beh, nonostante tutto ciò la differenza con gli altri hack & slash si vede e si sente. L'impatto dei colpi, le tonnellate di mostri e la difficoltà casuale delle situazioni sono la firma della serie e Blizzard l'ha mantenuta quasi perfettamente integra aggiungendo al tutto fisica e una struttura ludica più complessa. Ovviamente il motore non è una Ferrari e questa scelta, tipica di Blizzard, è stata senza dubbio presa anche per rendere il titolo giocabile su più configurazioni. Ma si tratta anche di una necessità legata alla natura del titolo. Anche Diablo III infatti, come i precedenti, può generare situazioni capaci di mettere in crisi anche un PC di fascia alta. Non è infatti difficile trovare o raccogliere ben più di cento nemici e per ogni abilità ad area ecco che il nostro PC si trova a dover gestire centinaia di impatti al secondo. Moltiplicando tutto ciò per quattro giocatori e aggiungendo eventuali abilità speciali dei nemici ecco che un motore apparentemente fin troppo leggero si concende a rallentamenti anche su computer che in teoria dovrebbero gestirlo a occhi chiusi. Spesso si tratta di rallentamenti di portata relativa, ma come vedrete giocando alla massima difficoltà anche un millisecondo di ritardo sull'utilizzo di un'abilità può portare a situazioni a dir poco frustranti. Come vediamo da questo test di TechSpot la GTX 570, in 1920x1080, si avvicina ai 100 frame per secondo. Ebbene anche in questo caso scendere al di sotto dei 30 fps è possibile. In situazioni normali invece, sempre secondo i summenzionati test, dovrebbe bastare una Radeon 6550D per giocare in Full HD al massimo dei settaggi. Ci troviamo però a 30 frame per secondo e quindi sulla soglia del rallentamento, dunque per l'alta risoluzione appaiono più adatte la GeForce 550Ti e la Radeon 6750. Ovviamente esiste anche la possibilità di diminuire le impostazioni grafiche e in questo modo il motore grafico si alleggerisce parecchio. C'è infatti chi riesce a giocare anche con una GeForce 8800 (d'altronde i requisiti, che trovate guardando più in basso, parlano addirittura di una 7800 GT) ma in questo caso i rallentamenti comprendono quasi tutte le situazioni di combattimento e possono diventare un problema.
Inoltre c'è da considerare che senza ombre e detriti il titolo perde parecchio e la resa visiva è importante visto che accompagnerà svariati giocatori per migliaia e migliaia di ore di gioco. Tutto cambia quando si entra nel mondo dei laptop preconfigurati. Grafica integrata e sistemi su chip hanno performance sempre più sorprendenti ma non sono ancora in grado di competere con le schede video discrete. Legit Reviews ha deciso di verificare i potenziali problemi nel dettagli testando l'AMD A10-4600M APU e un Intel Core i7-3020XM Ivy Bridge combinato con un chip grafico Intel HD 4000. Ebbene, in entrambi i casi i laptop non riescono a gestire Diablo in 1920x1080 con la combo Intel che si ferma al di sotto dei 20 frame per secondo. In 1280x720 invece ecco che Diablo III diventa pienamente giocabile ma la configurazione Intel resta sempre troppo vicina ai 30 fps. Dal punto di vista tecnologico insomma l'assenza del Cow Level è un bene, visto che migliaia di mucche 3D avrebbero posto diversi problemi tecnici al titolo. Certo la mancanza dei bovini si fa sentire con potenza, ma non disperate, Blizzard ha trovato un'alternativa altrettanto assurda che ha a che fare con l'attualissimo ritorno, in chiave trash, di un certo tipo di quadrupede.
Requisiti Hardware
OS Windows: Windows XP / Windows Vista / Windows 7
Processore: Intel Pentium D 2.8GHz o AMD Athlon 64 X2 4400+
Scheda Video: NVIDIA GeForce 7800 GT or ATI Radeon X1950 Pro or better
OS Mac: Mac OS X 10.6.8
Processore: Intel Core 2 Duo
Scheda Video: NVIDIA GeForce 8600M GT o ATI Radeon HD 2600
di Mattia Armani