Al milionesimo evento, hands on e quindi articolo dedicato alla serie LEGO di TT Games si stanno imponendo con forza un paio di considerazioni nella mente di chi scrive: primo, la rutilante frequenza di uscite imposte al brand ha oramai quasi reso impossibile scrivere qualcosa di nuovo che non sia un testo puramente compilativo di quanto visto; secondo, si può parlare di un genere a sé stante visto che la formula è distintiva e non assimilabile ad altri videogame se non scomponendola e prendendone in considerazione un pezzo per volta.
Lo stile delle cut scene, la valanga di personaggi, le interazioni con i mattoncini LEGO, le abilità, la costruzione dei livelli e lo stile grafico sono per milioni di utenti un cult che ne decretano un successo costante nonostante, alla resa dei conti, la frequenza tra un capitolo e l'altro abbia reso la qualità mediamente alta delle uscite non sempre uniforme. Il bello in tutto questo è che se vi sono piaciuti i precedenti non ci sono motivi per cui non vi debba piacere LEGO Il Signore degli Anelli. Il brutto... beh, l'esatto opposto. Con indomabile spirito di scoperta ci siamo comunque avvicinati all'ultima presentazione del gioco in ordine temporale, mettendo mano ad una versione prossima al completamento e potendo vivere in prima persona lo scontro di Weathertop.
Sotto assedio
Come esaustivamente descritto nella prima, dettagliata anteprima e come ribadito in occasione del test avvenuto nel corso della GamesCom 2012, LEGO Il Signore degli Anelli si poggia sulla trilogia cinematografica di Peter Jackson ma regala agli appassionati del libro una serie di chicche, ad esempio speciali ambienti e livelli costruiti su aspetti rimasti esclusivi dell'opera letteraria.
Il lavoro sul mondo di gioco non si limita alla trasposizione in salsa LEGO delle scene più significative, dato che la mappa della Terra di Mezzo e il percorso tracciato dai protagonisti dell'epopea tolkeniana saranno calcabili all'interno dell'open world sviluppato da TT Games. Una sorta di grande hub di raccordo tra i livelli a cui però è stata riservata una notevole cura, contenendo tantissimi rimandi all'originale e facendo da contenitore per missioni secondarie di raccolta e mini giochi, come le corse a tempo in sella ad un cavallo. La Terra di Mezzo e le battaglie campali, i due pilastri visivi dell'incarnazione live action, sono stati lo sforzo produttivo più importante anche per questo LEGO Il Signore degli Anelli, implicando una distanza e una fedeltà visiva, da una parte, e una quantità di elementi a schermo, dall'altra, che fino ad ora lo sviluppatore di Manchester non era mai riuscito a ottenere.
Non si tratta di un risultato tecnico fuori di testa, ben inteso, ma il gioco fa tutto quanto possibile per mantenere una cosmesi di livello e al contempo risultare fluido a sufficienza da non interrompere l'alchimia che regala pad alla mano.
Doppiatori inglesi e musiche sono entrambi quelli ascoltati in sala, mentre alcune sequenze cult del film sono state rielaborate tramite scene di intermezzo da una parte edulcorate da qualsivoglia forma di violenza o contenuto non adatto anche ai più piccoli, dall'altra rese però più spiritose e calzanti al medium videoludico. Buona parte del fascino dell'esperienza risiede nella rigiocabilità degli ambienti, con aree e bonus a disposizione di chi torna sui propri passi utilizzando un dato personaggio e quindi avvantaggiandosi delle sua abilità. Rispetto al passato, in particolare ai tie-in di Harry Potter, TT Games non ha inserito un numero eccessivo di minifigures - si è fermata, per modo di dire, a 80 - ma ha voluto essere certa che ciascuna renda bene l'idea del personaggio originale a cui fa il verso. Avete presente quando Aragon scaglia Gimli durante l'assedio al Fosso di Helm? Ebbene, il nostro mini-Aragon potrà fare lo stesso lanciando i suoi compagni di gioco per far loro raggiungere piattaforme altrimenti inaccessibili. Nella demo messaci a disposizione abbiamo raggiunto Frodo a Weathertop: mentre dormiva ci siamo dilettati a controllare i compagni hobbit nella preparazione della colazione, attirando i Nazgul e scatenando lo scontro che porta al ferimento del piccolo protagonista.
Come al solito ci sono puzzle perlopiù ambientali, un sistema di combattimento basilare ma anche alcune idee non male. In particolare con Frodo reso invisibile dall'Anello ci siamo alternati tra le due dimensioni passando da lui ad Aragon per sconfiggere gli spettri. In termini di giocabilità non ci sono note particolari da rilevare: tolta la gestione dell'inventario, con gli oggetti da combinare tra loro per ottenerne di nuovi, ed una maggiore collaborazione richiesta tra le minifigures, si tratta della stessa identica formula di sempre. Quindi l'immediatezza è garantita. Raccogliendo i mattoncini di Argento di Moria sparsi per l'avventura, infine, si aprono le porte del crafting che, attraverso le ricette, portano alla costruzione di speciali oggetti dal valore puramente estetico ma anche, in certi casi, dotati di speciali poteri. Il tutto giocabile anche in cooperativa e per la prima volta con una versione Wii contenutisticamente identica in tutto e per tutto alle controparti PC, PS3 e X360. L'uscita è attesa per il prossimo 23 novembre, quando dovremmo anche essere in grado di darvi conto del nostro giudizio definitivo.
CERTEZZE
- Formula solida e apprezzata
- Fedele allo spirito della proprietà intellettuale
- Grande umorismo
DUBBI
- Nonostante lo stile piacevole, tecnicamente resta un gioco che non impressiona
- Da verificare varietà dei contenuti nell'hub-mappa
- TT Games potrebbe sperimentare di più con il gameplay, oltre che con le IP