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Fan x Service 2

Monolith Soft tenta nuovamente la strada del crossover definitivo

PROVATO di Umberto Moioli   —   17/09/2015
Fan x Service 2

Qualche anno addietro un titolo come Project X Zone 2 sarebbe stato ospitato sulle piattaforme casalinghe. Oggi per sperimentare prodotti del genere bisogna sperare che il pubisher benemerito di turno converta per l'Occidente qualche produzione pensata e realizzata con le console portatili in testa. Il Nintendo 3DS, in particolare, resta la principale fonte di soddisfazione per gli utenti filo nipponici che qui possono trovare vere e proprie chicche, prodotti che, se si riesce a guardare oltre l'aspetto squisitamente estetico, sanno regalare una gran quantità di soddisfazioni. La serie di strategici d'azione sviluppata da Monolith Soft, ad esempio, è riuscita a vendere con la prima incarnazione qualcosa come mezzo milione di copie, un risultato stratosferico che si deve alla gran quantità di personaggi provenienti da decine di universi differenti, ma anche ad una formula di gioco solida e divertente. Durante l'evento pre TGS 2015 tenuto dal publisher Bandai Namco siamo riusciti a mettere mani e occhi sull'atteso seguito, previsto in Europa per il prossimo 19 febbraio.

Project X Zone 2 calca la strada del suo predecessore, ampliandone la portata

Scontro tra giganti

In Project X Zone 2 si incontrano-scontrano personaggi provenienti da un numero impressionanti di serie differenti, titoli famosissimi presi dai cataloghi di Bandai Namco, Capcom e SEGA. Chi ha giocato l'originale sa più o meno cosa aspettarsi ma chi dovesse incontrare il brand solo ora, sappia che qui si pesca a piene mani da nomi popolarissimi come Tekken, Street Fighter, Resident Evil, God Eater, Virtua Fighter, .hack//, Sakura Wars, Streets of Rage e via dicendo. In occasione del nostro recente incontro siamo venuti a sapere della presenza, ad esempio, di Captain Commando, June Lin Milliam di Star Gladiator, una selezione dei protagonisti di Resonance of Fate e addirittura Sagata Sanshiro, personaggio apparso in alcune pubblicità televisive, noto esclusivamente in Giappone.

Fan x Service 2
Fan x Service 2

Una delle criticità di Project X Zone fu proprio la trama, comprensibilmente sottile come un foglio di carta data la difficoltà di unire sotto un unico tetto tanti personaggi, tanto diversi tra loro. Gli sviluppatori hanno promesso che, oltre alle gustosissime linee di dialogo e ai mille riferimenti che già i fan apprezzarono al tempo, qui sarà dato maggior spazio all'elaborazione di una storia più articolata e gratificante. La demo che abbiamo provato, completamente in giapponese, non è stata di grande aiuto in tal senso. Le meccaniche di gioco sono invece più o meno quelle del passato: ogni missione prevede di selezionare un'unità per volta e muoverla sulla mappa esagonale a caselle, attaccare il nemico, possibilmente vincere la battaglia e quindi ripetere. I combattimenti sono anch'essi invariati nelle loro componenti fondamentali, chiedendo di attaccare con un pulsante e di eseguire le varie mosse sfruttando le frecce direzionale come modificatore. Sembra semplice, concettualmente lo è anche, però bisogna sempre considerare il posizionamento dei nemici, i loro poteri e sfruttare al meglio i personaggi che si hanno a disposizione. Ciascuna fase del gameplay è piuttosto rapida e, nonostante le missioni possano protrarsi a lungo, non viene snaturata l'essenza portatile del prodotto che si adatta comunque bene a brevi sessioni. La grafica unisce la mappa esagonale bidimensionale con quella degli scontri, visti di lato come in un classico picchiaduro. In quest'ultimo caso i fondali sono in tre dimensioni, non particolarmente esaltati, mentre gli sprite dei personaggi sono sempre gradevoli, accompagnati da un numero ancora maggiore di animazioni che danno il meglio di sé durante le mosse speciali. Non è semplicissimo rendersi conto delle novità perché sono "nascoste" in una struttura radicata nella formula originale e nella barriera linguistica che la demo ci ha presentato. In ogni caso sembra che i fan del primo Project X Zone possano qui trovare un seguito solido, contenutisticamente ancora più ricco e con decine di ore di gameplay. Non sarà per tutti ma tanto dovrebbe bastare per garantirgli un certo seguito.

CERTEZZE

  • Un numero sterminato di personaggi popolari
  • Formula ben congegnata e stratificata

DUBBI

  • A prima vista, non sembra proporre novità incredibili
  • La storia sarà davvero migliore che in passato?