Andrew House ha confermato l'esistenza di una versione "high end" di PlayStation 4, nome in codice NEO, dicendo però che la console non sarebbe stata presente all'E3 2016, il tutto a un paio di giorni dall'inizio della fiera. Una notizia che francamente non ci aspettavamo, vista l'importanza del palcoscenico di Los Angeles, e che ha inevitabilmente smorzato gli entusiasmi rispetto alla conferenza Sony. L'evento è stato però solido e concreto, con tanti annunci di grandissima rilevanza e l'ufficializzazione della data di lancio di PlayStation VR, che arriverà nei negozi italiani il 13 ottobre, nonché quella di The Last Guardian, che farà il proprio debutto nel corso dello stesso mese. Ecco la nostra pagella di PlayStation 4 dopo l'E3.
La nostra pagella di PlayStation 4 al termine dell'E3 2016 fra conferenze, giochi e prospettive future
La conferenza: voto 8
Partiamo dalle note dolenti: è mancato l'hardware, a maggior ragione se si fa un confronto con la conferenza Microsoft, aperta con l'annuncio di Xbox One S e chiusa con quello di Project Scorpio. Sony non aveva intenzione di presentare PlayStation 4 NEO all'E3 2016, certo, ma spendere qualche parola sulla console e sulle sue specifiche non avrebbe guastato; del resto parliamo di un prodotto ormai pronto e a cui sembrerebbe mancare solo un supporto software in grado di valorizzarne le caratteristiche e l'upscaling a 4K.
Insomma, ci siamo trovati di fronte a un'inversione di tendenza rispetto a quanto fatto con l'annuncio di PlayStation 4, che fu presentata prima con il DualShock 4 e mostrata solo successivamente nella sua interezza. Nulla, insomma, avrebbe impedito alla casa giapponese di annunciare NEO, pur brevemente, magari con un teaser sulla falsariga di quello di Project Scorpio, e rimandarne il debutto a un evento successivo; evento che con ogni probabilità sarà PlayStation Experience, dove magari si ricorrerà all'approccio "disponibile ora" che caratterizza da tempo le conferenze Apple, presentando cioè un prodotto nel momento stesso in cui è già presente nei negozi, a sorpresa. A parte il discorso sull'hardware, se escludiamo l'ufficializzazione della data d'uscita di PlayStation VR, il 13 ottobre anche in Italia, la conferenza è stata comunque ottima ed è riuscita nel complicatissimo compito di replicare le atmosfere dello scorso anno. Non si è visto Shenmue III, è vero, ma l'apertura con il nuovo God of War è stata suggestiva e spettacolare grazie al nuovo setting e a una narrazione decisamente più adulta rispetto al passato; c'è stato l'importante annuncio della data di lancio di The Last Guardian (il 25 ottobre) e una nuova demo di Horizon: Zero Dawn, sempre più convincente. Non è mancato lo spazio per Detroit: Become Human, l'avventura di Quantic Dream che esplora il difficile rapporto fra androidi ed esseri umani in una città del futuro, né per un frenetico gameplay di Call of Duty: Infinite Warfare, che ha fatto cambiare idea a chi aveva bollato il nuovo sparatutto di Activision come un prodotto scadente per via dell'ambientazione futuristica. Sul ritorno di Crash Bandicoot, di cui si parlava ormai da mesi, c'è stato un pizzico di delusione: la trilogia originale sarà protagonista di una remaster e vedremo il debutto del personaggio nel prossimo Skylanders, ma chiaramente ci si attendeva un gioco completamente nuovo, che magari arriverà ma che non è stato annunciato in conferenza all'E3. Brividi per l'ingresso sul palco di Hideo Kojima, che ha presentato il teaser di Death Stranding, il suo nuovo titolo per PlayStation 4 di cui però non si sa praticamente nulla, mentre sono apparsi decisamente più concreti i video di Days Gone, l'action game a base open world sviluppato da Bend Studio, e del nuovo Spider-Man di Insomniac Games, che vede finalmente un team di sviluppo coi fiocchi impegnato nella realizzazione di un tie-in di supereroi dopo i vari Batman: Arkham firmati da Rocksteady. Tutto ottimo, insomma: dalla suggestiva cornice teatrale all'emozionante introduzione orchestrale, passando per un ritmo che ha lasciato ben poco spazio a produzioni minori e ha tagliato corto persino sulla realtà virtuale, concentrando le tempistiche allo scopo di dare più respiro possibile ai pezzi da novanta, quasi tutti presentati attraverso corpose demo.
I titoli multipiattaforma: voto 8
Se lo scenario delle produzioni multipiattaforma per PlayStation 4 era roseo prima dell'E3 2016, lo è a maggior ragione dopo la fiera, vista la notevole quantità di titoli di grande rilevanza in arrivo anche sulla console Sony. Il gameplay di Call of Duty: Infinite Warfare, che ha trovato spazio nella stessa conferenza della casa giapponese, come già detto ha fatto guadagnare tantissimi punti allo sparatutto targato Activision dopo un esordio tutt'altro che positivo.
La missione mostrata durante la demo era infatti frenetica, coinvolgente e spettacolare, tanto che sulle prime nessuno era completamente certo si trattasse del gioco sviluppato da Infinity Ward. Sul fronte opposto, Battlefield 1 non ha fatto altro che confermare quanto di buono annunciato in precedenza, enfatizzando in questa sede le varie classi di veicoli disponibili (inclusi gli enormi Behemoth) e la tradizionale interazione totale con lo scenario, il tutto unito alla forza di una prima guerra mondiale mai così affascinante. Rimanendo in casa Electronic Arts, particolarmente vessata dai leak quest'anno, abbiamo trovato anche Titanfall 2, che debutta su PlayStation 4 con l'episodio della maturità, più ricco sotto il profilo dei Titani e delle personalizzazioni, nonché dotato finalmente di una vera campagna in single player. I calcistici hanno proposto anch'essi una certa dose di novità, vedi la modalità storia di FIFA 17, dando vita all'immancabile scontro preliminare in vista dell'arrivo nei negozi, mentre Square Enix ha mostrato una nuova demo di Final Fantasy XV, sempre più bello e interessante. Ubisoft ha portato in conferenza il gameplay di Ghost Recon: Wildlands, che per certi versi sembra porsi come una solida variazione sul tema di The Division, e quello di For Honor, forte di un sistema di combattimento profondo e sfaccettato, che potrebbe rendere l'esperienza davvero godibile. Tanto spazio è stato poi dedicato dalla casa francese a Watch Dogs 2, titolo di punta per l'autunno che promette di essere decisamente più ricco e sfaccettato del primo episodio, ma non sono mancati nuovi annunci (lo sportivo estremo Steep) e qualche divertente conferma (South Park: Scontri Di-Retti). Su PlayStation 4 giocheremo anche con Dishonored 2, nuovo episodio della serie di Arkane Studios che promette decisamente bene e che è stato mostrato in conferenza in modo ampio, con un lungo gameplay che enfatizzava la libertà d'azione dei protagonisti, Emily e Corvo, rispetto alle missioni di una campagna in single player che si preannuncia imperdibile. A questo elenco si aggiungono prodotti come Mass Effect: Andromeda (pur non mostrato in azione), Mafia III, Deus Ex: Mankind Divided (protagonista di una demo davvero convincente), NieR: Automata (incredibilmente spettacolare, Platinum Games ai massimi livelli), NiOh e altri ancora. Insomma, il supporto delle terze parti non mancherà nel 2016 e oltre, con PlayStation 4 destinata a svolgere un ruolo da protagonista grazie a una base installata di oltre quaranta milioni di unità e al vantaggio tecnologico rispetto all'attuale Xbox One.
Le prospettive future: voto 8
Una doverosa precisazione: le prospettive future di PlayStation 4 e quelle del brand PlayStation non coincidono necessariamente, visto che Sony si prepara a lanciare un nuovo e più potente modello della console. La line-up che si appresta a nascere appare dunque simile a quella dei produttori di smartphone, con dispositivi di fascia media e alta che offrono prestazioni differenti utilizzando, però, le medesime applicazioni.
La massima compatibilità è stato il mantra che ha accompagnato sia i rumor che le conferme di NEO, così come per Project Scorpio, ma l'annuncio tanto anticipato della nuova piattaforma Microsoft ha colto Sony alla sprovvista ed è il caso di fare una riflessione in tal senso. Fino a pochi mesi fa lo scenario vedeva infatti la casa giapponese assoluta dominatrice del mercato, con il doppio delle PlayStation 4 vendute rispetto a Xbox One e l'intenzione, coraggiosa o meno che fosse, di rivoluzionare il settore console attraverso l'introduzione di un effettivo upgrade hardware piuttosto che del tradizionale restyling. La situazione però è cambiata, PlayStation 4 NEO sembra destinata a interpretare l'inedito ruolo della console meno potente, se paragonata alla devastante componentistica di Scorpio, e dunque a contare sarà soprattutto il vantaggio temporale: se NEO, come crediamo, arriverà nei negozi entro la fine dell'anno, approfittando quindi del periodo natalizio per piazzare qualche milione di unità e consolidare la leadership, allora le prospettive future saranno rosee e sarà dura per Microsoft recuperare il terreno perduto nell'arco di un intero anno. Laddove invece ci dovessero essere ulteriori ritardi e incertezze sulla resa grafica della console a 4K upscalati, tali da farne slittare il lancio al 2017, allora Sony si ritroverebbe in una situazione molto diversa e decisamente più rischiosa.