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Oltre il mito con la demo di Etrian Odyssey V

Abbiamo provato la demo di Etrian Odyssey V, l'ultimo dungeon crawler di Atlus per Nintendo 3DS

PROVATO di Christian Colli   —   11/10/2017

Etrian Odyssey V dovrebbe - e sottolineiamo quel dovrebbe con grande forza - essere l'ultimo episodio dell'ormai popolare serie Atlus a uscire per Nintendo 3DS. L'interesse degli sviluppatori e dei consumatori si sta spostando sempre più velocemente sulla nuova piattaforma della grande N, quindi è normale che anche per Atlus si stia avvicinando il momento di passare alla nuova generazione, come tra l'altro ha dimostrato l'annuncio del nuovo Shin Megami Tensei che uscirà per Switch il prossimo anno. Ora bisogna soltanto capire come farà Atlus ad adattare il peculiare gameplay di Etrian Odyssey a una console senza secondo touch screen, visto che una delle feature che rendono la serie così unica è proprio la possibilità di disegnare la mappa dei dungeon sullo schermo inferiore del Nintendo 3DS, prendendo appunti e personalizzandola a volontà. In un certo senso, la demo di Etrian Odyssey V ci ha dimostrato ancora una volta la bontà della formula, ma abbiamo avuto la netta impressione che cominci a essere necessaria quantomeno una piccola svolta.

Aggiungi un Brouni a tavola

La demo di Etrian Odyssey V propone sostanzialmente l'intera introduzione del gioco e ben quattro piani del primo dungeon, intitolato Tutelary Forest e ambientato ai piedi dell'immenso Yggdrasil, il gigantesco albero che questa volta cresce nei pressi della città di Iorys, capitale del regno di Arcania. Si dice che chi riuscirà a raggiungere la cima dell'albero potrà avverare i propri desideri, perciò gli avventurieri di tutto il mondo si riuniscono nelle gilde di Iorys per esplorare il grande labirinto. E qui finiscono le chiacchiere e comincia il gioco, perché Etrian Odyssey V è un episodio più tradizionale rispetto ai due Etrian Odyssey Untold pubblicati negli ultimi anni.

Oltre il mito con la demo di Etrian Odyssey V

Vale la pena ricordare, infatti, che i due Untold sono remake dei primi Etrian Odyssey ai quali Atlus ha ben pensato di aggiungere una modalità Storia piena di dialoghi e cinematiche; solitamente, però, gli Etrian Odyssey veri e propri come questo quinto capitolo raccontano trame veramente essenziali. Sono più che altro dei "parchi giochi" in cui dilettarsi a formare squadre di anonimi avventurieri altamente personalizzabili, prima di gettarsi a capofitto nell'esplorazione di Yggdrasil. In questo senso, pur mancando di una sceneggiatura vera e propria, Etrian Odyssey V rappresenta il punto più alto raggiunto dalla serie sotto l'aspetto della personalizzazione. La demo ci catapulta quasi immediatamente nella gilda di Iorys e ci permette di creare fino a trenta personaggi, scegliendone l'aspetto grazie a un rinnovato editor che permette di selezionare un'illustrazione e quindi di alterare i colori dei capelli, della pelle e degli occhi per renderla più unica. È anche possibile scegliere una voce tra le oltre venti disponibili che caratterizzerà maggiormente il personaggio che stiamo creando.

Oltre il mito con la demo di Etrian Odyssey V

La classe, tuttavia, sarà inizialmente vincolata alla razza selezionata. Gli Earthian possono essere Fencer, Harbinger, Dragoon e Pugilist. I teneri Brouni possono diventare Shaman o Botanist, specializzandosi in incantesimi di guarigione o di supporto. Gli esili Therian possono essere Masurao o Rover, quindi attaccanti in mischia o a distanza. I Celestrian, infine, sono votati alle arti magiche, potendo diventare Warlock o Necromancer. In realtà, una volta completata una delle primissime missioni del gioco, è possibile "riclassare" un eroe, perdendo un certo numero di livelli ma facendogli cominciare una nuova carriera. Il senso di questa meccanica risiede principalmente nei bonus statistici legati alla razza selezionata, che non può essere cambiata, e nel nuovo ramo delle abilità di razza. In questo senso, Etrian Odyssey V offre una varietà imbarazzante di scelte e di possibilità ai giocatori più navigati che desiderano sfruttare ogni potenziale sinergia tra razze e abilità con un sistema di classi flessibile e che, grazie alle specializzazioni e ai nuovi rami più snelli e versatili, consente letteralmente di sbizzarrirsi a suon di build.

Oltre il mito con la demo di Etrian Odyssey V

Noi abbiamo cominciato la nostra esplorazione di Yggdrasil con un team che ci ha permesso di sperimentare varie strategie, ma dobbiamo ammettere che la vastità di opzioni, unita a un livello di difficoltà che, anche settato al minimo, sa essere piuttosto implacabile, può facilmente disorientare i novellini che potrebbero trovare poco attraente un dungeon crawler senza trama. Etrian Odyssey V sembra essere un titolo pensato soprattutto per i fan della serie, nonostante alcuni snellimenti nel gameplay che ci sono moderatamente piaciuti nel corso del paio d'ore che abbiamo dedicato alla demo. La sovrabbondanza di risorse e l'inventario più capiente sono soltanto due miglioramenti alla qualità della vita che riconosceranno soprattutto i giocatori storici del franchise. Anche per loro ci sono diverse novità contenutistiche, comunque, come i numerosi eventi "role play" che si verificano soddisfacendo svariate condizioni durante l'esplorazione della mappa. In questi casi dovremo scegliere una risposta o un'azione che influenzerà temporaneamente l'avventura. Potremmo imbatterci in alcune bacche misteriose e decidere se assaggiarle o meno, e l'esito potrebbe essere tutt'altro che scontato a seconda che le abbia mangiate un personaggio invece di un altro. Queste micro-avventure rendono l'avventura più coinvolgente e rappresentano una continua, potenziale sorpresa che può condurre a momenti esilaranti o a tragici imprevisti.

Nonostante i miglioramenti e le novità, Etrian Odyssey V resta un vero e proprio Etrian Odyssey, fedele fino all'ultimo pixel a una formula che negli anni è cambiata pochissimo. Siamo sicuri che i fan della serie lo divoreranno, apprezzando tutte le novità, ma dobbiamo ammettere che la nostra passeggiata in questo primo dungeon non ci ha suscitato lo stesso entusiasmo di una volta. Anche a livello tecnico ci ritroviamo di fronte a una produzione che, per quanto colorata e dettagliata, ha fatto pochissimi passi avanti rispetto agli ultimi episodi. Ovviamente dovremo esplorare Yggdrasil a fondo prima di esprimere un giudizio più concreto: quello che abbiamo visto ci è piaciuto, ma le novità sapranno tenerci incollati allo schermo anche questa volta?

CERTEZZE

  • L'albero delle abilità è più snello e permissivo
  • Gli eventi RPG sono un piacevole diversivo
  • Personalizzazione ancora più ampia che in passato

DUBBI

  • È tutto molto bello, ma ci ha stupito poco
  • Ora che ci siamo abituati agli episodi Untold, la mancanza di una trama potrebbe sentirsi molto di più